Settembre segna il punto di svolta nella politica delle banche centrali. Dopo quasi due anni di rialzi, comincerà un periodo di tagli dei tassi. Quanto durerà e come impatta su azioni, obbligazioni e materie prime.
Il cambio di rotta delle banche centrali
Il conto alla rovescia per l’inizio del periodo di tassi in discesa è partito.
- La prima sarà l’Europa. La prima data utile è il 12 settembre 2024 quando la Banca centrale europea (BCE) ha fissato la prima riunione dopo la pausa estiva. La sforbiciata da parte della BCE è scontata per i mercati e il dato sull’inflazione annuale dell’Eurozona, che è scesa al 2,2% ad agosto 2024, ai minimi da tre anni, potrebbe convincere la Lagarde a continuare su questa strada anche nella riunione di ottobre.
- L’America sostiene la crescita. La decisione per i tagli di tassi è presa da parte della Banca centrale americana (FED). Il primo taglio è atteso nella riunione del 18 settembre 2024 e la direzione è quella di riportare gradualmente il costo del denaro sui livelli di tre anni fa.
- Tendenza globale. BCE e FED sono le osservate speciali dei mercati, ma la tendenza al ribasso dei tassi sta riguardando tutte le banche centrali a livello globale. Tanto che, secondo quanto riporta il Sole24Ore, il 2024 potrebbe diventare il terzo anno con più tagli dopo il 2009 e il 2020.
- Quanto durerà l’era dei tagli. Secondo il consensus degli analisi di Bloomberg almeno fino al primo semestre 2026.
- Quanti tagli ci saranno nel 2024. Secondo l’analisi degli economisti di Columbia Threadneedle Investments, il mercato si aspetta che la FED potrebbe tagliare il costo del denaro di 100 punti base entro la fine del 2024. Sembra un’ipotesi troppo ottimistica e molto dipenderà dall’andamento dell’occupazione americana. Nel Regno Unito e in Europa sono attesi tagli per 40 punti base entro la fine del 2024.
Tagli tassi: l’impatto sugli investimenti
La direzione dei tassi ha un impatto diretto sull’andamento degli investimenti. In particolare.
- Azioni in vantaggio. Tassi in ribasso sono benzina sul fuoco dei mercati azionari. Per le aziende un costo del denaro inferiore significa maggiori investimenti per crescere, più utili e di conseguenza un dividendo superiore per gli azionisti. I settori che beneficiano dei tagli in ribasso sono quelli ciclici come le utility e i farmaceutici, mentre la tecnologia in teoria dovrebbe soffrirne, ma il mercato sta ancora premiando il comparto.
- Obbligazioni in difficoltà. Quando i tassi scendono i prezzi delle obbligazioni salgono e diventa meno conveniente investire perché i rendimenti scendono. Da preferire in questa fase di mercato sono le scadenze lunghe. Chi ha obbligazioni in portafoglio acquistate prima della discesa dei tassi si trova invece con un buon investimento che apprezzerà di suo valore.
- Materie prime. Il taglio dei tassi americani solitamente indebolisce il valore del dollaro e quindi il prezzo delle materie prime tende a scendere. In un momento di economia in ripresa, la domanda di materie prime aumenta e questo dovrebbe sostenere il prezzo delle materie prime industriali e anche dell’oro che ha già guadagnato oltre il 20% da inizio 2024.
IDEE DI INVESTIMENTO
Il cambio di rotta verso tagli di tassi di interesse è una spinta a rivedere il proprio portafoglio di investimento puntando su strategie di lungo termine, diversificazione e rispetto dei propri obiettivi di investimento.
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Note
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