mercati emergenti

Quale futuro per i Paesi Bric? Ecco perché Goldman Sachs li ha rilanciati
A novembre del 2015 la banca d’investimento americana Goldman Sachs recitava il de profundis per i Paesi Bric, acronimo per indicare le economia di Brasile, Russia, India e Cina. Tanto che, fu presa la decisione di chiudere il fondo Goldman Sachs Bric che negli ultimi 5 anni era sceso da

Olimpiadi Rio 2016: bastano i Giochi per battere la crisi del Brasile? I fondi per investire
Le luci delle Olimpiadi di Rio 2016 stanno per accendersi su una crisi che ormai morde il Brasile. Ed è la peggiore da 25 anni a questa parte. Il Paese nonostante i Mondiali e e i giochi olimpici, infatti, non vede la fine della recessione economica: il Prodotto interno lordo

La volatilità è il nostro mestiere: i migliori fondi che investono sulle crisi di Borsa
Gli analisti americani la chiamano “distruzione creativa” e succede quando un mercato che è cresciuto troppo, forse ingiustamente, corregge pesantemente lasciando sul campo società esangui, ma anche aziende più forti capaci di far guadagnare chi scommette su di loro nel momento della crisi. Questa lezione l’America l’ha imparata nel 2000,

Perché si è rotto il giocattolo dei fondi Bric. Come cambiano adesso i prodotti
C’è la trasformazione del mercato globale dell’energia dietro la fine della cosiddetta era Bric, l’acronimo inventato da Goldman Sachs per catalogare le economie di Brasile, Russia, India e Cina. Ne è convinto Daniel Yergin, economista e premio Pulitzer, fondatore della società di ricerca Cambridge Energy Research Associates. “Quello che sta

La Cina frena ancora: tra Fed e valute, le attese dei gestori mondiali
Sono serviti due mesi per metabolizzare lo choc della borsa cinese e la frenata dell’economia del Dragone. I mercati azionari degli Stati Uniti hanno recuperato tutto il terreno perso: dallo scivolone di metà agosto, l’indice Dow Jones di Wall Street è negativo di poco più dell’1%, lo Standard & Poor’s

Brasile: i guai di Dilma Rousseff sono un’opportunità contrarian per Mobius
Un sondaggio pubblicato intorno alla metà di agosto dice che Dilma Rousseff è la presidente meno popolare della storia democratica del Brasile: il suo indice di gradimento è inferiore a 10% e per i due terzi degli intervistati la soluzione ideale sarebbe l’impeachment, ovvero la rimozione dalla carica che ricopre.

Mercati Emergenti, cinque cose da sapere sull’impatto del rialzo dei tassi Fed
Il dubbio è solo sul “quando”. La decisione che la Banca Centrale americana (Fed) alzi i tassi d’interesse dopo quasi sette anni di tassi è data per scontata dai gestori delle principali case di investimento. I mercati scommettono su settembre e gli analisti di Schroders hanno tracciato il quadri psicologico

La Cina rallenta perché può ammalarsi di troppa crescita. La view di NN Investment Partners
Il problema della Cina è la sua crescita. Sembra un paradosso, che però è confermato dai numeri. La prova è che il Paese, nonostante tutto, rallenta e ha abbassato il target di crescita per il 2015 al 7% (dal 7,5% dell’anno scorso). Una manovra obbligata per il premier Li Keqiang