Gli strumenti derivati finanziari sono contratti il cui valore dipende dall’andamento di un altro strumento. Scopri in questo articolo le caratteristiche e tipologie.
- Definizione di strumenti finanziari derivati
- Il ruolo degli strumenti finanziari derivati
- Strumenti finanziari derivati: come funzionano i più comuni
- Cosa sono i derivati cartolarizzati?
- Come gestire i derivati finanziari
- Quali sono i rischi
Definizione di strumenti finanziari derivati
La caratteristica principale degli strumenti finanziari derivati è che il valore dei contratti è dipendente dall’andamento di un altro strumento finanziario, per esempio azioni, indici finanziari, valute, tassi d’interesse o anche materie prime.
Il ruolo degli strumenti finanziari derivati
In un portafoglio diversificato, i contratti finanziari derivati hanno la funzione di assicurazione o di copertura e trasferimento del rischio finanziario tra due parti. Questo è l’utilizzo tradizionale. Si possono usare i derivati anche per fare operazioni di arbitraggio che consentono di ottenere un profitto correre alcun rischio. L’arbitraggio consiste nell’acquisto/vendita di un asset finanziario con due operazioni (acquisto/vendita) sullo stesso strumento in due mercati differenti.
Strumenti finanziari derivati: come funzionano i più comuni
Vediamo le caratteristiche principali e il funzionamento degli strumenti finanziari derivati più comuni e noti per gli investitori secondo le indicazioni di Consob e Borsa Italiana:
FUTURES
Si tratta di un contratto derivato con cui ci si impegna all’acquisto di una determinata quantità di un bene, definito sottostante, a una data e a un prezzo predefiniti.
- I futures sono strumenti che puntano a cavalcare rialzi o ribassi nel futuro di un determinato asset o mercato.
- I futures sono quotati su mercati regolamentati. Per esempio, i futures su azioni, materie prime e agricole in Italia sono negoziati su IDEM, il mercato dei derivati di Borsa Italiana.
OPZIONI
Sono contratti derivati che danno il diritto di comprare, la cosiddetta opzione “call”, o di vendere, la cosiddetta opzione “put”, un asset (azioni, obbligazioni e così via) a una data scadenza e a un prezzo fissato.
- Ci sono opzioni in stile americano quando il diritto di comprare o vendere è incorporato nell’opzione può essere esercitato in ogni momento, prima della scadenza. Funzionano in questo modo le opzioni su azioni quotate sull’IDEM di Borsa Italiana.
- Ci sono opzioni di stile europeo quando si può esercitare l’opzione solo alla scadenza del contratto. In questo modo funzionano le opzioni sull’indice MIB 30, che racchiude i titoli italiani quotati più capitalizzati, quotate sull’IDEM di Borsa italiana.
SWAP
Si tratta di un contratto con il quale due controparti decidono di scambiarsi somme di denaro a date certe.
- Gli swap sono contratti Over-the-counter (OTC), ovvero non sono negoziati su mercati regolamentati. I pagamenti possono essere nella stessa valuta o in valute differenti ed il loro ammontare.
- Il sottostante determina la natura dello swap. Per esempio, uno swap sui tassi di interesse si definisce Interest rate swap. Ci sono swap su valute (Currency swap), materie prime (Commodity swap), azioni (Equity swap).
Cosa sono i derivati cartolarizzati?
I derivati cartolarizzati non sono contratti, ma dei veri e propri titoli. Il valore dei titoli è legato a una o più attività sottostanti. In particolare:
- Covered warrants e Certificates. I derivati cartolarizzati comprendono due strumenti finanziari: i covered warrants e i certificates. Entrambi possono avere come sottostante azioni e titoli di Stato, indici di mercato, tassi di interesse, valute e materie prime. Sono quotati sul segmento SeDeX di Borsa italiana.
- Da chi sono emessi. I derivati cartolarizzati possono essere emessi da un intermediario finanziario, da società o enti con particolari requisiti patrimoniali e di vigilanza, da Stati e organismi internazionali. L’emittente di un derivato cartolarizzato non può coincidere con l’emittente dello strumento sottostante per evitare conflitti di interesse.
Come gestire i derivati finanziari
La gestione degli strumenti derivati è complessa. I derivati non sono per tutti. Sono adatti solo agli investitori che hanno una forte propensione al rischio e un’ottima conoscenza del loro funzionamento.
Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati nella gestione di portafoglio per tre scopi:
- Hedging. Diminuire il rischio finanziario di un portafoglio attraverso un’attività di copertura rischio.
- Speculazione. Prendere una posizione molto rischiosa per conseguire un profitto.
- Arbitraggio. Abbattere del tutto il rischio per conseguire un profitto attraverso transazioni combinate sul derivato e sul sottostante in modo da cogliere eventuali differenze di valorizzazione.
Quali sono i rischi
La maggioranza dei derivati utilizza la leva finanziaria, ovvero compra a debito per aumentare il profitto, e questo amplifica la volatilità di questi strumenti e al rialzo.
Si tratta in tutti e i casi di attività complesse che presuppongono una grande capacità di analisi. La cosa più difficile nella gestione dei derivati è la determinazione del loro valore che varia con il sottostante.
IDEE DI INVESTIMENTO
Per un investitore non esperto che voglia provare attività di gestione non convenzionali la strada migliore sono fondi di investimento. Ci sono, per esempio, fondi “hedged” che proteggono l’investimento dal rischio di mercato e utilizzano strategie diverse dal semplice acquisto di prodotti finanziari tradizionali. E ci sono fondi che usano strategie multi-asset. L’obiettivo è la ricerca del rendimento assoluto.
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Note
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.
*Articolo pubblicato a giugno 2023 e sottoposto a successive revisioni
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