Mentre Recep Tayyip Erdoğan inasprisce la crisi diplomatica con i Paesi dell’Unione europea, il mercato azionario turco continua a salire e la lira a recuperare terreno contro le altre valute. Tanto che sono in molti a pensare che la crisi contro l’Ue sia del tutto artificiale e che Erdogan l’abbia voluta solo per distrarre gli elettori da una riforma che non convince come lui vorrebbe, cercando di portare in Europa la stessa polarizzazione politica che ha creato in Turchia. Comunque vada a finire, il referendum atteso il 16 aprile è destinato a cambiare la storia politica della Turchia sia che passi la svolta del Paese verso la Repubblica presidenziale con abolizione del Primo ministro, sia che non passi.

In attesa del voto, il mercato corre. La lira turca ha guadagnato più del 6% da gennaio 2017 e la Borsa dopo che era scesa fino a 4 contro il dollaro e l’ISE 100, l’indice rappresentativo della borsa turca, è salito del 15,03%  da gennaio a marzo 2017 (+14,8% da marzo 2016 a marzo 2017) appena al di sotto del suo massimo di sempre. «Nell’ultimo periodo, l’economia turca ha fatto di nuovo registrare alcuni dati più positivi e la lira si è leggermente ripresa dopo le forti perdite dei mesi scorsi. Specialmente nel settore turistico la situazione sembra di nuovo sensibilmente migliorare, in primo luogo probabilmente grazie alla revoca delle sanzioni russe», secondo un’analisi di Raiffeisen. «A rafforzare la valuta anatolica starebbero concorrendo le condizioni monetarie più restrittive, che la banca centrale di Ankara tenta di attuare spingendo le banche locali a indebitarsi tramite la più costosa liquidità di emergenza».

IDEE DI INVESTIMENTO

Vale la pena puntare ancora sulle azioni della Turchia? Le condizioni economiche generali del Paese non sono cambiate. L’inflazione è, però, esplosa al 9,22% a gennaio, ai massimi da un anno e, allo stesso tempo, è di nuovo calato il disavanzo del conto corrente e gli investimenti diretti esteri hanno registrato il livello più alto da oltre un anno e le tensioni si sono ulteriormente inasprite dopo il tentato golpe del luglio 2016. La volatilità sul mercato, dunque resta alta e, secondo l’analisi di Bloomberg sui movimenti di Borsa delle ultime settimane, c’è un solo broker, la società Yatirim Finansman, tanto attivo sul mercato che da inizio marzo è stato capace di far salire e scendere l’indice di un 1% muovendo denaro su 12 titoli.

Della corsa dell’indice ISE-100 e della lira turca hanno beneficiato i fondi che investono sulla Borsa turca che hanno rendimenti a due cifre da gennaio 2017. Nella tabella in basso, quanto rendono i fondi specializzati sulla Borsa di Ankara venduti in Italia.

Quanto rendono i fondi che investono in Turchia

ProdottoRendimento YTDRendimento 3y
DWS Türkei10,86%6,02%
HSBC GIF Turkey Equity9,45%6,89%
UBAM - Turkish Equity R USD Acc8,83%7,01%
Parvest Equity Turkey Classe N8,26%3,06%
Jpmorgan Funds - Turkey Equity Fund D (acc) - Eur7,68%1,44%
Nella tabella, i fondi che investono sulla Borsa turca ordinati per rendimento da gennaio al 23 marzo 2017. Fonte: Morningstar.


Note

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Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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