Nell’anno nero del Covid-19 l’economia che guarda alle generazioni più anziane ha tenuto ed è pronta a ripartire. Le sfide saranno ardue, ma la buona notizia è che abbiamo generazioni più anziane piene di progetti e vitalità. Queste, senza dubbio, contribuiranno a trasformare l’invecchiamento della popolazione in una nuova economia, nota come silver economy, in un’opportunità di investimento di lungo termine. Secondo le proiezioni Istat, nel nostro Paese nel 2050 la quota di over 65 sul totale della popolazione potrebbe toccare il 37% dal già considerevole 22,6% di oggi.
Entro il 2040, secondo stime Onu, gli ultrasessantacinquenni cresceranno su scala mondiale, dal 9% di oggi, al 14%. Europa e Giappone sono le aree geografiche più vecchie del Pianeta. Tanto che la Commissione Europea, ha calcolato che la silver economy – considerando la generazione over 55 – contribuirà per 6.400 miliardi di euro al Prodotto interni lordo (PIL) dell’UE. Questo entro il 2025 (pari al 32% del PIL) e genererà 88 milioni di posti di lavoro (il 38% del totale).
Vediamo quali sono i punti chiave della silver economy:
- Nuovi modelli di consumo: la caratteristica principale della silver economy è un’espansione del settore dei servizi. Questa è trainata da maggiori esigenze sanitarie e alimentari. Anche in condizioni non pandemiche l’aumento delle attività turistiche e culturali in una società che deve affrontare il problema della solitudine è caratterizzante.
- Nuove forme di occupazione: l’allungamento dell’aspettativa di vita porterà le persone a rimanere attive nel mercato del lavoro e ad impegnarsi più a lungo nelle loro occupazioni. Secondo stime Onu, nel 2040 l’età media supererà i 47 anni in Europa, i 52 in Italia e i 35 a livello globale.
- Nuove formule abitative: aumenterà la necessità di adattare case, luoghi di lavoro e mezzi di trasporto alle esigenze di questi lavoratori. Così potranno vivere e lavorare in modo autonomo. In particolare si sta affermando un nuovo modello abitativo per anziani autosufficienti con appartamenti moderni che offrono servizi mirati.
- Nuove opportunità healthcare: una parte significativa della silver economy è legata all’assistenza sanitaria. In particolare, la Commissione Europea stima che la spesa pubblica per le voci legate all’invecchiamento della popolazione aumenterà dell’1,7% da qui al 2070 nell’area dell’euro. Così raggiungerà il 26,7% del PIL. Sul fronte abitativo e salute una ricerca sul mercato healthcare italiano, redatta da John Lang Lasalle (Jll), vede in Italia grandi opportunità di investimento. Questo perché entro il 2050 gli over 65 rappresenteranno il 34% del totale della popolazione.
IDEE DI INVESTIMENTO
Una recente ricerca di Oxford Economics e Technopolis Group, per conto della Commissione Europea, afferma che se fosse uno Stato sovrano, la silver economy sarebbe la terza potenza economica mondiale, subito dopo Stati Uniti e Cina, con un tasso di crescita annuo di circa il 5%. Gli effetti della transizione demografica sono l’invecchiamento della società da un lato, e la crescita della popolazione mondiale, dall’altro. Entrambi gli effetti hanno ripercussioni estremamente rilevanti.
Secondo l’analisi di Cpr Asset Management (Amundi) l’invecchiamento della popolazione è un trend in procinto di influenzare in maniera durevole e irreversibile la demografia globale. Si tratta di un trend di investimento potente e, sempre secondo l’analisi, sono 8 i settori più esposti ai consumi dei senior. Questi il benessere, i servizi di investimento, le attrezzature sanitarie, l’assistenza, il tempo libero, l’industria automobilistica, i prodotti farmaceutici e la sicurezza.
Per investire sui trend demografici legati all’invecchiamento della popolazione, esistono fondi azionari tematici che investono a livello globale sui cambiamenti demografici e fondi specializzati nella crescita della silver economy. In particolare, la maggior parte dei portafogli “generalisti” sulla demografia ha un’esposizione ridotta al tema dell’invecchiamento (si stima tra il 25% e il 30%). Solo i portafogli tematici offrono un’esposizione strutturale a tale trend.
- Punta molto sulla demografia anche Schroder ISF Global Sustainable Growth Classe A USD Acc (che in passato era denominato Schroder Global Demographic Opportunities Classe A Eur Hedged lanciato nel 2011). Un azionario internazionale large cap, gestito da Charles Somers e Katherine Davidson che rende il 19,45% da gennaio a luglio 2021 (+8,79% il rendimento a tre anni secondo dati Morningstar) che ha allargato il suo universo di investimento considerando la demografia come uno dei fattori della crescita sostenibile. I gestori puntano sull’America come primo mercato (44%) e sui settori beni industriali e finanza.
- Si concentra sull’Europa e le large cap con un stile blend il fondo DECALIA Silver Generation A1 Acc EUR, lanciato nel 2016. Rende il 17,97 da gennaio a luglio 2021 (+5,92% il rendimento a tre anni secondo dati Morningstar). Il settore salute vale il 46% del portafoglio, seguono risparmio finanziario, tempo libero, assistenza domestica e personale, produttori di automobili.
- Candriam Equities L Global Demography Class C EUR Cap, è un fondo azionario internazionale gestito da Johan Van Der Biest e Rudi Van den Eynde lanciato nel 2012 che rende il 16,27% da gennaio a luglio 2021 (+15,26% il rendimento a tre anni secondo dati Morningstar). Investe in tecnologia e finanza come primi settori e danno un peso preponderante al mercato azionario americano.
- Investe sull’Europa anche Generali Investments Sicav SRI Ageing Population DX EUR Acc rende il 15,28% da gennaio a luglio 2021 (+7,34% il rendimento a tre anni secondo dati Morningstar). Il fondo investe in large cap, è partito nel 2016 e gestito da Olivier Casse e Giulia Culot il fondo ha il 28% del portafoglio investito in salute, seguono finanza e beni di consumo.
- Tra i fondi più longevi sul trend della silver economy ci sono i fondi specializzati di CPR Asset Management (gruppo Amundi) denominati Cpr Silver Age I. E’ un fondo azionario Europa che punta sulle large cap con uno stile growth nato nel 2009. Rende il 12,79% da gennaio a luglio 2021 (+5,36% il rendimento a tre anni secondo dati Morningstar) che ha salute e finanza come primi settori in portafoglio. CPR Invest – Global Silver Age Class A EUR Acc è un azionario internazionale a stile blend. Rende il 15,29% da gennaio a luglio 2021 (+7,86% il rendimento a tre anni secondo dati Morningstar. Salute e finanza sono i settori più pesanti e l’America vale il 49% del portafoglio.
- AXA World Funds – Framlington Longevity Economy A Capitalisation EUR è un azionario settore salute che rende il 9,48% da gennaio a luglio 2021 (+20,53% il rendimento a tre anni secondo dati Morningstar). Il portafoglio di questo fondo azionario internazionale investe in titoli azionari e titoli collegati ad azioni emessi da società attive nel settore della sanità e dei prodotti e servizi medici su scala globale. Il fondo partito nel 2007 investe il 63% in America.
- LO Funds Golden Age lanciato nel 2012 che ha subito un cambio di politica di investimento nel 2015. Il fondo è denominato in euro e investe a livello globale sui temi di investimento in gran parte generati da cura per le persone di 55 anni o più, puntando sui settori della salute, finanza e consumi. Rende il 9,27% da gennaio a luglio 2021 (+10,05% il rendimento a tre anni secondo dati Morningstar).
- Fidelity Global Demographics Fund – E-ACC-Euro (Hedged) è un azionario internazionale gestito da Aneta Wynimko ed è stato lanciato nel 2015. Punta sui settori salute, beni di consumo e sugli effetti dell’aumento dell’aspettativa di vita delle popolazioni che invecchiano, oltre che della creazione di ricchezza nei mercati emergenti. Rende l’8,51% da gennaio a luglio 2021 (+12,17% il rendimento a tre anni secondo dati Morningstar).
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Note
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.
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