Si chiama iCarbonX e c’è chi l’ha già definita la Google delle società biotecnologiche. La società cinese nata da un’idea del medico Wang Jun, ex Ceo del Beijing Genomic Institute che ha fondato nel 1999, con un obiettivo chiaro: gestire la vita digitale e sanitaria delle persone attraverso l’interpretazione del genoma. In che modo? Creando degli avatar digitali che possano essere utilizzati per curare persone vere a distanza.

È una delle nuove frontiere dell’e-health su cui investono i migliori gestori specializzati in biotecnologie, healthcare e tecnologia che è un business che già oggi vale 15 miliardi di dollari, ma è destinato a raddoppiare entro il 2020 e ad avere una crescita esponenziale nei prossimi 20 anni complice l’invecchiamento della popolazione. Jung ha passato gli ultimi 15 anni a studiare la composizione del DNA umano in modo da far sposare i due mondi che sono racchiusi nel nome della società dove la “i” sta per Internet e la “X” sta per DNA.

Wang vuole costruire un “io digitale” che mette insieme dati derivati da campioni biologici come saliva e proteine e li amalgama con dati ambientali come la qualità dell’aria, lo stile di vita e la dieta dell’individuo analizzato. Per arrivare al risultato, la società cinese sta sviluppando algoritmi ad hoc che siano in grado di analizzare i dati e di consigliare poi programmi su misura per il benessere, le scelte alimentari e, eventualmente, medicinali soggetti a prescrizione. La prima applicazione pratica riguarderà la cura della pelle con il lancio dei primi avatar entro la fine del 2016.

Salute: un avatar digitale da 1 miliardo di dollari

Il progetto di Wang non è fantascienza. Tanto che il gigante Internet cinese Tencent e la società specializzata nella ricerca cellulare Zhongyuan Union Cell & Gene Engineering Corp. hanno investito in iCarbonX, facendola diventare una delle start up del settore healthcare più promettenti della Cina con un valore già oggi di circa 1 miliardo di dollari. iCarbonX non è un caso isolato nel mercato cinese che è, senza dubbio, il più avanti nello sviluppo di idee per il mercato e-health.

Non a caso il settore della ricerca sulla salute e il miglioramento della qualità della vita ha generato circa 30 miliardi di dollari di giro d’affari in Cina nel 2015 (+70% rispetto al 2014) secondo dati Bloomberg, e ci sono almeno 10 startup di settore che hanno un valore circa 1 miliardo di dollari.  Tanto che il settore sta attirando i big cinesi di Internet che uno dopo l’altro hanno deciso di impegnare capitali nell’healthcare: Alibaba e Baidu, per esempio, hanno deciso di entrare nel mercato dei farmaci che può arrivare a circa 180 miliardi di dollari di ricavi entro il 2020.

Fuori dai confini cinesi, un altro esempio che unisce tecnologia e DNA è quello della società americana Veritas Genetic che a marzo 2016 ha lanciato Test My genoma, un’applicazione Internet che promette per 999 dollari di misurare lo stato di salute delle persone attraverso l’interpretazione del DNA. Con un’avvertenza: la App non può sostituire il medico. Non ancora.

IDEE DI INVESTIMENTO

La strada verso la creazione di una banca dati tecnologica del Dna secondo il progetto di iCarbonX va sotto il nome di genomica ed è un fenomeno destinato a cambiare il mercato della salute e a diventare un affare anche per chi investe. Sul mercato esistono fondi specializzati n biotecnologie che mettono insieme sia l’investimento in titoli biomedicali, sia in nuove tecnologie applicate alla cura della salute. I migliori fondi azionari tecnologia, biotech e salute sono stati analizzati in questo articolo.

Note

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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