Per gli italiani i fondi di investimento immobiliare sono una buona opportunità di investimento in tempi di tassi di interesse bassi. A certificarlo è stato il rapporto I Fondi immobiliari in Italia e all’estero di Scenari Immobiliari dedicato al mercato europeo che ha analizzato il patrimonio (Nav) dei fondi operativi in Francia, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, Olanda, Spagna, Svizzera e Italia, pari a circa l’85% del mercato Ue. Il risultato è un mercato in crescita – solo nel 2016 l’aumento del Nav è stato del 12,4% nel 2016 – da ormai sei anni. In Italia in patrimonio è arrivato a 46 miliardi di euro a fine 2016 – su un patrimonio complessivo degli otto Paesi analizzati di 517 miliardi di euro – con un obiettivo 2017 di un patrimonio di 50 miliardi in Italia per 407 fondi immobiliari attivi.

E il rendimento? Se si guarda all’indice degli Azionari Settoriali Immobiliare (Europa) di Fida, da gennaio a maggio 2017 il rendimento è stato del 6,52% (+7,56% anno su anno e +35,37% a tre anni). Rendimenti così sono attraenti per chi ha un obiettivo di medio periodo. Tanto che le previsioni per il 2017 tra i principali operatori europei sono di una crescita del patrimonio vicina al 4% e anche il numero dei fondi è atteso in aumento. L’Italia, nonostante la crescita continua, non è sul podio in Europa. Il Paese leader in Europa del settore per consistenza è la Germania con 88 miliardi di patrimonio per i fondi aperti e a 77,5 miliardi per i fondi riservati, seguita da Francia e Olanda.

IDEE DI INVESTIMENTO

Per capire come si muovono i gestori immobiliari, basta analizzare il report di Scenari Immobiliari che ha interrogato in un questionario alcune Sgr sul futuro del mercato. Il risultato è che il 70% dei gestori crede in un miglioramento ulteriore del rendimento dei fondi nel medio periodo (fino a 5 anni) contro un 13% che si aspetta una performance stabile e il 7% che, invece, è pessimista. A livello di asset allocation, cresce l’interesse per il residenziale, che ora vale in media il 10% dei portafogli investiti, con un occhio più attento agli immobili in ristrutturazione e sui nuovi complessi in cohousing per giovani e anziani.

Per chi vuole puntare sul mercato immobiliare europeo la scelta più adatta è un fondo immobiliare specializzato che in investa in Europa, inclusa Uk (Categoria Morningstar: Immobiliare indiretto Europa):

  • F&C Traditional Funds – Real Estate Securities Fund A EUR Accumulating rende il 14,33% da giugno 2014 a giugno 2017 (+11,38% da gennaio a giugno 2017). Il fondo è gestito da Alban Lhonneur e Marcus Phayre-Mudge e investe in società collegate al settore immobiliare o società che hanno un’esposizione significativa verso il mercato immobiliare europeo e fa delle puntate anche fuori Europa. Il portafoglio punta al 51% sull’area euro e al 31 sul mercato immobiliare Uk.
    F&C Traditional Funds - Real Estate Securities Fund A EUR Accumulating rende il 14,33% da giugno 2014 a giugno 2017 (+11,38% da gennaio a giugno 2017). Fonte: Morningstar.
    F&C Traditional Funds – Real Estate Securities Fund A EUR Accumulating rende il 14,33% da giugno 2014 a giugno 2017 (+11,38% da gennaio a giugno 2017). Fonte: Morningstar.

     

  • DPAM Invest B Real Estate Europe rende l’11,81% da giugno 2014 a giugno 2017 (+8,70% da gennaio a giugno 2017). Il fondo è gestito da Damien Maréchal che investe in società il cui management assicuri la crescita grazie ad un approccio dinamico. Il benchmark di riferimento è il Petercam European Property Shares Index, composto dalla società Global Property Research. Il 69% del portafoglio è investito in area euro e il 20% in Uk.
    DPAM Invest B Real Estate Europe rende l’11,81% da giugno 2014 a giugno 2017 (+8,70% da gennaio a giugno 2017). Fonte: Morningstar.
    DPAM Invest B Real Estate Europe rende l’11,81% da giugno 2014 a giugno 2017 (+8,70% da gennaio a giugno 2017). Fonte: Morningstar.

     

  • Henderson Pan European Property Equities Fund rende l’11,16% da giugno 2014 a giugno 2017 (+8,30% da gennaio a giugno 2017). Il fondo gestito da Guy Barnard ha come obiettivo una rivalutazione del capitale nel lungo periodo investendo almeno il 75% del patrimonio totale nei titoli azionari quotati di società o Real Estate Investment Trust. Il 56,5% del portafoglio è investito in area euro, il 33,12% in Uk.
    Henderson Pan European Property Equities Fund rende l’11,16% da giugno 2014 a giugno 2017 (+8,30% da gennaio a giugno 2017). Fonte: Morningstar.
    Henderson Pan European Property Equities Fund rende l’11,16% da giugno 2014 a giugno 2017 (+8,30% da gennaio a giugno 2017). Fonte: Morningstar.

     

Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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