Ancora una volta è BlackRock, il leader mondiale dell’asset management a indicare la strada verso cui il settore del risparmio gestito sta andando. Lo aveva fatto nel 2015 quando ha acquisito FutureAdvisor, un robo advisor, una piattaforma online che tramite sofisticati algoritmi gestisce portafogli automatizzati per gli investitori, lo ha fatto a marzo 2017 quando ha deciso di tagliare posti di lavoro, facendo a meno dei gestori, e di lasciar gestire a un algoritmo almeno 30 miliardi di dollari di asset in portafoglio su un patrimonio complessivo di 5.100 miliardi di dollari. Certo, non tutti i gestori andranno a casa, ma una buona parte sì, perché le macchine quando si tratta di gestione attiva del portafoglio sono più veloci dell’uomo e meno emotive.
Il robot che costruisce il portafoglio e prende il posto del gestore, nella catena del valore dell’asset manager viene subito prima del robot che consiglia l’asset allocation ideale al cliente finale. Ed è il segnale che l’industria del risparmio gestito e della consulenza finanziaria sono diventate sempre più dipendenti dalle nuove tecnologie esattamente come è accaduto alle Borse negli ultimi 30 anni. Fino al 1997, per esempio, sul floor della Borsa di New York c’erano 5 mila operatori attivi, adesso sono solo 450.
Stile value, growth, timing di investimento, controllo del rischio sono tutte variabili che un algoritmo digerisce in fretta e non mette in discussione nel momento in cui c’è da fare una scelta come farebbe un qualsiasi gestore attivo. Il futuro degli stock picker, che da tempo fanno fatica a sovraperformare il mercato, sembra dunque segnato.
Robot e asset management: un algoritmo per la gestione e per la consulenza
E se la gestione automatizzata anche per i fondi attivi è all’inizio, la consulenza automatizzata, la cosidetta robo advisory, è ormai un trend inarrestabile. A spingere sull’acceleratore è anche Goldman Sachs che, dopo aver acquisito a marzo 2016 Honest Dollar la start up digitale specializzata nella consulenza pensionistica, adesso vuole sviluppare internamente un roboadvisor dedicato alla clientela affluent di massa, abbassando di molto il tiro rispetto ai clienti attuali che hanno una media di 50 milioni di dollari in gestione. Tanto che sul sito corporate della banca d’investimento americana è comparso un annuncio di lavoro per cercare esperti tecnologici che sappiano far funzionare un algoritmo e sviluppare una piattaforma di consulenza digitale.
A una piattaforma proprietaria di consulenza robotizzata sta lavorando da tempo anche Morgan Stanley che pensa di arrivare al lancio entro la fine dell’anno avendo come target i figli dei propri clienti e con un obiettivo: combinare consulenza digitale e umana come strategia per i prossimi 10 anni. Fidelity, un altro grande gigante americano della gestione, è già della partita dall’agosto del 2016 quando è stato lanciato sul mercato Usa il roboadvisor Fidelity Go, mentre l’ultima a scendere nell’area nel fintech della consulenza è stata la banca d’affari T.Rowe Price che ha lanciato il primo robo advisor che investe esclusivamente in fondi attivi. Si chiama T.Rowe Price ActivePlus Portfolios e punta solo su fondi gestiti in maniera attiva, escludendo Etf e fondi indicizzati, con un obiettivo pensionistico.
IDEE DI INVESTIMENTO
Secondo uno studio della società di consulenza AT Kearney intitolato “Hype Vs Reality: The Coming Waves of “Robo” adoption” entro il 2020 i robo advisors sono destinati a conquistare una fetta di mercato del 5,6% con circa 2 mila miliardi di dollari in gestione, ma già oggi questo segmento ha masse in gestione per 300 miliardi di dollari e un pubblico di investitori, quello dei Millennials, abituato a gestire via App tutti i propri investimenti.
Online SIM, piattaforma italiana del risparmio gestito online che fa capo al Gruppo Ersel, offre i portafogli modello che forniscono raccomandazioni di investimento personalizzate. Questi strumenti permettono di investire nelle varie categorie di attività, ad esempio portafogli obbligazionari oppure azionari e anche scegliere la tipologia di investimento preferita, come gli investimenti sostenibili, quelli tematici e quelli globali.
Note
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