Bentrovati nel nostro spazio educativo dedicato alle metodologie per allocare il denaro tra più investimenti finanziari. Oggi spiegheremo come costruire un’allocazione di portafoglio per una ripresa economica.
È facile immaginare che il resto del mondo, con tempi diversi, abbia seguito gli Stati Uniti verso una ripresa economica.
Secondo diversi sondaggi condotti di recente tra vari panel di economisti e analisti finanziari, è possibile che ci attenda una crescita economica robusta, addirittura superiore al 5 per cento annuale, come stimato di recente anche dal Fondo Monetario Internazionale. In effetti, la fine speriamo prossima delle varie restrizioni che si sono accompagnate al lockdown dovrebbe permettere alle famiglie di aumentare nuovamente il livello delle spese, potendo attingere ai risparmi che si sono accumulati anche durante l’ultimo anno.
Questa è anche un’ottima occasione per rivedere l’allocazione del proprio portafoglio tenendo conto del nuovo scenario.
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Vediamo ora l’allocazione del nostro portafoglio. Come sempre, ricordiamo che la decisione più importante quando investiamo del denaro è come ripartirlo tra le varie categorie di attività. I passaggi sono due:
- Individuare qual è l’allocazione volatile, composta da categorie di attività soggette ad un rischio di prezzo, che si ritiene più soddisfacente;
- Individuare qual è l’allocazione completa, composta da quella volatile e da un’attività monetaria, che si ritiene adatta al nostro caso.
LE SCELTE DI BASE
Per questa allocazione le categorie di attività volatili sono rappresentate solamente da azioni. A queste attività, nel caso, dobbiamo aggiungere la tipologia di attività monetaria che riteniamo abbia il livello di rischio minore.
Solitamente, è rappresentata dalle obbligazioni statali a brevissimo termine. Per investirvi, possiamo utilizzare prodotti finanziari specifici, come i fondi comuni di investimento monetari o di liquidità.
L’ALLOCAZIONE ANTI-RECESSIONE
Di norma gli organismi ufficiali dichiarano la fine di una recessione economica dopo diversi mesi dall’effettiva conclusione. Ad esempio, negli Stati Uniti l’annuncio per la recessione terminata a giugno 2009 è stato dato a settembre 2010.
Ad oggi in giro per il mondo non vi sono state dichiarazioni ufficiali che hanno attestato il termine della recessione di inizio 2020 causata dal lockdown. Gli economisti dispongono, però, di indicatori che ci possono aiutare ad agire in anticipo: ad esempio, è più che probabile che la recessione economica sia terminata negli Stati Uniti già all’inizio dell’autunno 2020.
È facile immaginare che il resto del mondo, con tempi diversi, abbia seguito gli Stati Uniti. Detto questo, è interessante andare a vedere quali sono state in passato le categorie di attività che hanno registrato i rendimenti più alti durante i periodi di ripresa economica.
Prendiamo i dati del mercato finanziario statunitense e consideriamo le tre recessioni economiche precedenti all’ultima, cioè quelle terminate nel 1991, nel 2001 e nel 2009. Confrontando i risultati ottenuti nell’anno successivo da un insieme di attività finanziarie, le migliori sono state le azioni a più bassa capitalizzazione o valore di mercato (small cap, in inglese), insieme alle azioni di società che appartengono al settore dei materiali e al settore dei beni di consumi discrezionali.
Da notare che rendimenti relativamente alti sono stati realizzati anche dalle categorie obbligazionarie con scadenza a più lungo termine. Il punto oggi è capire se l’aumento dei rendimenti a scadenza iniziato da qualche mese si fermerà o è destinato a continuare per tutto il 2021, andando a penalizzare i rendimenti totali, come registrato già da inizio anno.
Pertanto, l’allocazione per una ripresa economica potrebbe essere così ripartita:
- Le azioni a minore valore di mercato hanno un peso sul totale del 40%;
- Le azioni del settore dei materiali hanno un peso sul totale del 30%;
- Le azioni del settore dei beni di consumo discrezionali hanno un peso sul totale del 30%.
L’ALLOCAZIONE COMPLETA
Quando è richiesto, per contenere la volatilità di questa allocazione dobbiamo investire anche nell’attività monetaria.
Ad ogni modo, la sua presenza è giustificata anche dalla necessità di avere della liquidità immediatamente e facilmente disponibile: ad esempio, per affrontare un calo inatteso del reddito o un aumento delle spese.
Se ipotizziamo che un investitore decida di tenere una quota di attività monetaria pari al 30% sul totale dell’allocazione completa, la torta che le categorie di attività volatili devono dividersi non è più il 100%, ma il 70%.
Pertanto, l’allocazione completa dei risparmi è così ripartita:
- L’attività monetaria ha un peso sul totale del 30%;
- Le azioni a minore valore di mercato hanno un peso sul totale del 28%;
- Le azioni del settore dei materiali hanno un peso sul totale del 21%;
- Le azioni del settore dei beni di consumo discrezionali hanno un peso sul totale del 21%.
IL PROFILO DI RISCHIO
Con i dati aggiornati a inizio maggio 2021, a questa allocazione completa che investe a livello globale è possibile assegnare un rischio di prezzo pari a -18%.
Esempio: investendo 100.000 euro, dobbiamo accettare che nel brevissimo termine – nel 5% degli anni più sfortunati – la ricchezza possa calare mediamente di 18.000 euro.
COME COSTRUIRE L’ALLOCAZIONE
Dopo aver deciso qual è l’allocazione completa che fa al nostro caso, dobbiamo prendere un’altra decisione importante, cioè quali prodotti finanziari utilizzare in pratica.
Sul mercato è possibile investire direttamente in singoli titoli, oppure, se si preferisce un prodotto del risparmio gestito si può scegliere di investire in fondi comuni di investimento tramite i servizi offerti da Online SIM.
La piattaforma permette di:
- Scegliere in autonomia i fondi comuni a gestione attiva per investire nelle varie categorie (soluzione Dossier Fondi Libero). Sul sito di Online SIM è possibile sceglier tra oltre 4000 Fondi e Sicav a commissioni di sottoscrizione scontate del 100% ed è disponibile un motore di ricerca, chiamato Fund Selector, in grado di analizzare migliaia di fondi. Ad esempio, mediante la ricerca avanzata, si può selezionare liquidità, per la categoria di attività monetaria; obbligazionario – Governativi, per la categoria di obbligazioni statali a lungo termine; obbligazionario – Corporate, per la categoria di obbligazioni aziendali a lungo termine; azionario, per la categoria delle azioni.
Attenzione: l’area geografica di riferimento dipende dall’esposizione desiderata ai mercati internazionali, oltre a quella valutaria quando manca la copertura del rischio di cambio.
- Se non ci si sente pronti ad operare in autonomia e si ha bisogno di supporto è possibile seguire un’allocazione professionale in fondi di investimento a gestione attiva. Online Sim offre un innovativo servizio di Portafogli Modello realizzati dalle migliori Società di Gestione: UBS, Pictet e MainStreet Partners. Con i portafogli modello è possibile:
-
- investire nelle varie categorie di attività, ad esempio portafogli obbligazionari oppure azionari
- e anche scegliere la tipologia di investimento preferita, come gli investimenti sostenibili, quelli tematici e quelli globali.
COME GESTIRE L’ALLOCAZIONE NEL TEMPO
Nel corso del tempo cambiano i prezzi delle attività volatili e anche la nostra tolleranza al rischio.
Pertanto, un’altra scelta importante da prendere nel processo di allocazione è decidere ogni quanto ricalcolare l’allocazione completa. Si intende, con questo, stabilire le nuove quote percentuali delle varie attività, compresa quella monetaria.
Non ci si deve, invece, preoccupare degli eventuali aggiustamenti all’interno di una data categoria di attività nel caso si utilizzi il servizio dei Portafogli Modello di Online Sim.
In questo caso, si riceveranno in automatico suggerimenti di ribilanciamento in base all’evoluzione dei mercati. Ed è sempre possibile scegliere i fondi consigliati oppure modificarli.
Scarica la Guida per utilizzare i portafogli modello, guarda il video qui di seguito oppure inizia ora e vai al servizio.
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