La certezza dei tassi fermi fino alla fine del 2019 ha riacceso l’appetito dell’investimento in obbligazioni in chi è alla ricerca di un porto sicuro. Ma bisogna subito fare i conti con un dato di fatto: nonostante la fine del Quantitative easing da parte della Banca Centrale Europea, un investitore area euro deve sapere che i rendimenti dei titoli sovrani e di altri titoli di alta qualità a reddito fisso sono quasi pari a zero o addirittura negativi, se si considera l’inflazione. E allora come garantirsi un rendimento attraente in questa fase di mercato? Secondo l’analisi di Invesco, la strada maestra è non indirizzarsi verso un’unica strategia di portafoglio, valutando bene rischi e opportunità in base al proprio obiettivo.
Secondo quanto emerge dal Global Fixed Income Study annuale di Invesco sul comportamento degli investitori obbligazionari emerge, infatti, che prevedendo una conclusione relativamente a breve termine del ciclo economico, non si aspettano tanto una correzione significativa degli strumenti obbligazionari, quanto piuttosto la rara eventualità di un atterraggio morbido con una costante curva dei rendimenti piatta. L’obiettivo primario per gli investitori istituzionali resta la ricerca del rendimento che può essere ottenuto con un approccio attivo alla gestione del portafoglio guardando a strumenti alternativi, ai mercati emergenti e a investimenti in Cina. «Il dato interessante è che gli investitori obbligazionari di tutto il mondo stanno valutando un’ampia gamma di strategie di portafoglio: alcuni puntano al rendimento, altri perseguono la sicurezza di duration più brevi o della liquidità in caso di intensificazione della volatilità, mentre altri ancora desiderano la flessibilità degli strumenti a tasso variabile», ha detto Nick Tolchard, Head of Europe, Middle East & Africa (EMEA) per Invesco Fixed Income. L’esistenza dei molteplici fattori da valutare dimostra come gli investitori necessitino di svariate soluzioni per far fronte ai potenziali rischi.
IDEE DI INVESTIMENTO
Se l’atteggiamento degli investitori istituzionali va alla ricerca del rendimento su strumenti a volte poco convenzionali, un sottoscrittore di fondi comuni deve fare i conti con il proprio grado di rischio relativamente al rendimento atteso. Tra le tante strade proposte, al momento sono due quelle che possono bilanciare la ricerca del rendimento, attraverso un fondo obbligazionario high yield euro o un fondo obbligazionario specializzato sui mercati emergenti (Categoria Morningstar Obbligazionari Paesi Emergenti Eur), e la sicurezza attraverso i fondi obbligazionari governativi breve termine euro. Il 2019 è un anno promettente per le obbligazioni dei paesi emergenti per Luc D’hooge, head of Emerging Markets Bonds di Vontobel che ricorda come dopo un 2018 negativo le obbligazioni di quest’area geografica, sia quelle emesse dagli stati sovrani che quelle societarie, sono ripartite nel primo trimestre dell’anno e hanno ancora valutazioni interessanti. «Attualmente, i bond societari dei Paesi emergenti sono più interessanti delle obbligazioni sovrane e meno rischiosi perché hanno un rating migliore rispetto ai singoli Paesi, sono meno volatili e i bond hanno una durata inferiore rispetto a quelli degli Stati», ha sottolineato D’hooge. Chi investe in questi mercati deve però farlo con un’ottica di lungo periodo e non limitarsi al solo orizzonte temporale del 2019.
La Top 5 dei fondi obbligazionari Paesi emergenti
Prodotto | Rendimento 3y | Rendimento YTD |
---|---|---|
Ashmore SICAV Emerging Markets Short Duration Fund R EUR Cap | 7,20% | 2,63% |
Aberdeen Standard SICAV I - Frontier Markets Bond Fund X Acc Hedged EUR | 6,54% | 6,09% |
NN (L) Frontier Markets Debt Classe X Hdg | 5,50% | 8,03% |
NN (L) Frontier Markets Debt (Hard Currency) - X Dis EUR (hedged i) | 5,49% | 8,03% |
Schroder ISF Global High Income Bond EUR hedged Classe B | 5,37% | 7,06% |
Lo stesso ragionamento di lungo periodo si può fare per le obbligazioni high yield area euro (Categoria Morningstar Obbligazionari High Yield euro) che sono la scelta migliore in questa fase per Prashant Agarwal, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management. «La combinazione di tassi d’interesse bassi e crescita economica lenta ma costante è generalmente positiva per i mercati obbligazionari high yield che, soprattutto se si punta sulle scadenze più brevi, offrono la possibilità di garantirsi livelli di rendimento maggiori senza la volatilità tipica di questa classe di attivi», ha detto Agarwal.
La Top 5 dei fondi obbligazionari high yield area euro
Prodotto | Rendimento 3y | Rendimento YTD |
---|---|---|
DWS Invest Euro High Yield Corporates Classe LC Eur | 5,44% | 4,44% |
Janus Henderson Horizon Fund - Euro High Yield Bond Fund | 5,33% | 5,12% |
BlackRock Global Funds - European High Yield Bond Fund D2 EUR | 5,26% | 4,96% |
Threadneedle (Lux) - European High Yield Bond 3GP (GBP Distribution Shares) | 5,25% | 4,41% |
Barings European High Yield Bond Fund S EUR Accumulating Shares | 5,20% | 5,73% |
Se non si è pronti a sostenere il rischio di obbligazioni emergenti e high yield, e si punta alla sicurezza per diversificare un parte del portafoglio con un orizzonte temporale di breve termine, la scelta, secondo l’analisi di Morningstar può ricadere solo sui fondi che mettono in portafoglio bond sovrani con scadenze brevi (Categoria Morningstar: Obbligazionari Governativi Breve Termine Euro)
La Top 5 dei fondi obbligazionari governativi breve termine euro
Prodotto | Rendimento YTD | Rendimento 1y |
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Mediobanca Defensive Portfolio E | 1,21% | -1,62% |
Amundi Obbligazionario Italia Breve Termine A | 0,78% | 0,32% |
Generali Investments SICAV - Euro Bond 1-3 Years EY | 0,72% | 1,87% |
Eurizon Obbligazioni Euro Breve Termine Classe A | 0,59% | 0,38% |
Eurizon Obbligazioni Euro Breve Termine Classe D | 0,59% | 0,37% |
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Note
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