Europa più forte degli Stati Uniti; azioni più forti dei bond; tassi e dollaro in salita; materie prime e oro che dai massimi hanno corretto al ribasso; settore bancario sotto stress. Questo è, in estrema sintesi, il bilancio del primo semestre 2023 dei mercati.
Nella prima metà dell’anno economia e mercati sono stati migliori delle attese. Ci sono, però, ancora molti rischi potenziali all’orizzonte che destano preoccupazione negli investitori:
- uno scenario macroeconomico difficile, che è ancora sospeso tra timori di recessione;
- tensioni geopolitiche crescenti derivanti dalla guerra in Ucraina;
- volatilità del settore bancario;
- inflazione.
Come sarà il secondo semestre 2023 dei mercati
In questa situazione, le prospettive di investimento sono ancora confuse. Un’asset allocation diversificata al massimo è la vera arma per chi investe. Scopri quali sono i punti chiave secondo le analisi di Amundi, Columbia Threadneedle Investments, J.P. Morgan Asset Management, Intermonte Advisory & Gestione, Morgan Stanley, Ersel, Pictet Asset Management, Raiffeisen Capital Management, UBS AM.
- Crescita globale ancora incerta. Il Prodotto interno lordo (PIL) a livello globale è destinato a rallentare. Le attese sono per un PIL che non vada oltre il 2,9% nel secondo semestre 2023 a causa della frenata dei mercati sviluppati (0,9%) e di una ripresa (4,2%) dei mercati emergenti, Cina compresa. Nel 2024 il PIL globale dovrebbe arrivare al 2,5%.
- L’inflazione domina la scena. Le manovre delle banche centrali sui tassi per frenare il costo della vita restano il tema centrale. L’obiettivo di portare l’inflazione al 2% non sarà raggiunto nel secondo semestre.
- Banche centrali al bivio. Le previsioni più ottimistiche indicano che la Banca centrale europea (BCE) continuerà ad alzare i tassi almeno fino al primo semestre 2024, mentre in America le manovre della banca centrale americana (FED) potrebbero cambiare già da gennaio 2024.
IDEE DI INVESTIMENTO
In uno scenario non proprio fluido, l’impostazione dell’asset allocation nel secondo semestre 2023 deve seguire due regole chiare: prudenza e controllo del rischio.
- Sulle azioni globali vincono qualità e cedola. Gli effetti delle manovre sui tassi non sono ancora visibili sugli utili aziendali. Per questo gli investitori dovrebbero concentrarsi su azioni di valore con dividendi periodici e una buona visibilità sugli utili. Questo è soprattutto vero sui mercati sviluppati. Per diversificare al massimo una buona idea sono i fondi che investono su azioni ad alto dividendo.
- Obbligazioni occhio ai costi La qualità vince anche sulla parte obbligazionaria del portafoglio che ha come funzione primaria diversificare il rischio. I Titoli di Stato sono la scelta di qualità tradizionale nei mercato sviluppati, per aumentare il rischio si può guardare ai corporate bond rimanendo prudenti sugli high yield.
- Gli emergenti interessanti su azioni e bond. Dopo un primo semestre difficile, la ripresa della Cina ha dato la spinta ai mercati emergenti che sono interessanti per qualità e prezzi sia sull’azionario, sia sull’obbligazionario. In particolare, le Borse asiatiche sono un asset da tenere d’occhio. Una buona idea sono i fondi azionari che investono in Asia-Pacifico. Sul fronte obbligazionario, le obbligazioni in valuta forte sono la scelta insieme all’high yield dei mercati emergenti che offre valutazioni interessanti.
Per fare il check-up di portafoglio e scoprire come migliorare il tuo investimento in fondi visita il sito Online SIM.
Note
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.
Nessun commento