Una gestione attenta del rischio inflazione è la parola d’ordine per l’investimento obbligazionario nel 2022. Al momento il reddito fisso fa fatica ad assolvere il compito che è proprio di questa parte del portafoglio: protezione. Il rendimento reale delle obbligazioni di alta qualità è stato negativo nel 2021 e non ci sono elementi che fanno pensare che questa situazione cambi nel 2022.
Il sostegno delle banche centrali sta per finire e la dinamica dei tassi è impostata a un lento rialzo in Usa e Uk. Secondo gli outlook 2022 dei principali asset manager consultati da Online Sim Blog, i temi rimangono sostanzialmente quelli della seconda metà del 2021: gestione attiva del rischio di spread e di duration. Il focus delle case di investimento globali per il 2022 resta su obbligazioni green, high yield, inflation linked, mercati emergenti e convertibili.
Più controversa l’esposizione sulle valute: il dollaro è atteso in rialzo e questo porta a essere molto selettivi sull’esposizione in valuta in modo particolare se si guarda ai mercati emergenti.
IDEE DI INVESTIMENTO
Ecco le linee guida delle principali case di investimento globali (abrdn, Amundi, Axa Investment Managers, Bank of America Merrill Lynch, BlackRock, Credit Suisse, Columbia Threadneedle Investments, Ersel, Goldman Sachs, Hermes Investment Management, Invesco, Morgan Stanley, Natixis Investment Managers, J.P. Morgan Asset Management, Pictet Asset Management, Robeco, Schroders, Ubs) per investire in fondi obbligazionari nel 2022:
- La dinamica dei tassi di interesse in lento rialzo condizionerà i rendimenti dei titoli di Stato nel 2022 ed è probabile che i rendimenti sulla maggior parte dei principali titoli di Stato restino negativi. Hanno fatto eccezione le obbligazioni indicizzate all’inflazione, che restano l’opzione migliore, soprattutto quelle con duration più breve. Potrebbe emergere qualche opportunità di acquistare titoli di Stato, ma più che altro dal punto di vista tattico.
- Una buona alternativa sono i green bond emessi dagli Stati con emissioni che stanno diventando sempre più grandi. Sul mercato esistono fondi specializzati in green bond che consentono una buona diversificazione del portafoglio obbligazionario in chiave sostenibile.
- Se si vuole restare sulle obbligazioni statali tradizionali le occasioni migliori sono sul debito emergente in valuta con un approccio selettivo a causa dei tassi in salita e del dollaro forte. Brasile e Russia sono le aree preferite.
- La dinamica dell’inflazione porta a riflettere sulla sostenibilità dei rendimenti attesi nel lungo termine e sugli obiettivi per un investitore in reddito fisso. Le obbligazioni convertibili sono una buona strada di ricerca di rendimento periodico sui bond e un’alternativa ai rendimenti scarsi dei titoli di Stato a livello globale.
- Per cercare rendimento sulla parte del portafoglio obbligazionario bisogna rischiare, sempre con un’ottica di lungo periodo. La strada indicata dai gestori è la stessa del 2021: obbligazioni high yield investment grade. I rendimenti più consistenti si trovano in Europa ma ci sono occasioni anche sui Paesi emergenti. Per investire in un’ottica di massima diversificazione, la strada migliore sono i fondi obbligazionari high yield globali.
- L’aumento del rischio in un portafoglio obbligazionario, che ha il compito di proteggere un portafoglio ben diversificato dalla volatilità dei mercati e di fornire un reddito periodico, può avvenire gradualmente. Su questa porzione di portafoglio l’investimento periodico con un Piano di Accumulo (PAC) può essere la soluzione indicata per il 2022.
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Note
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