In uno scenario incerto per la crescita economica globale, c’è un settore che secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) può diventare un motore dello sviluppo, anche in Italia. La ragione? Secondo un’analisi di McKinsey, il settore spaziale è a un punto di svolta simile a quello che i viaggi aerei commerciali hanno vissuto dopo la seconda guerra mondiale e Internet ha visto negli anni ’90. La space economy potrebbe guidare la crescita.

Vediamo alcuni punti chiave:

  • Più facile arrivare in orbita. Il costo per accedere allo spazio si è rivelato a lungo proibitivo. Oggi i costi di lancio sono diminuiti del 95% e sono destinati a scendere ancora. Per fare un esempio, nel 2013 lanciare un satellite poteva costare fino a 1 miliardo di dollari, oggi costa intorno ai 3 milioni.
  • I lanci sono raddoppiati. C’è stato aumento del 50% del numero di lanci anno dopo anno dal 2021 al 2022. Ci sono più di 7.000 satelliti operativi e oltre 45.000 veicoli tracciabili realizzati dall’uomo in orbita.
  • Quanto vale lo spazio. Stiamo passando dalla cosiddetta space economy 1.0 alla space economy 2.0 che vale già 400 miliardi di dollari.
  • L’Italia è in prima fila. Il Piano strategico Space Economy dell’Italia prevede investimenti per 4,7 miliardi di euro e pone l’Italia seconda in Europa e quinta a livello globale per risorse impiegate nella space economy.

L’influenza della space economy sull’economia globale

Sono tante le ricadute della space economy sull’economia a livello globale.

Vediamo alcuni punti chiave:

  • Un aiuto a clima e sostenibilità. Oltre 160 satelliti monitorano la Terra per valutare gli effetti del riscaldamento globale e rilevare attività, come il disboscamento illegale, che potrebbero aumentare il problema. I satelliti possono monitorare i cambiamenti ambientali, compresi quelli relativi all’acqua dell’oceano, al vapore acqueo, alle nuvole, al ghiaccio marino e terrestre e alle precipitazioni e calamità naturali.
  • Il digitale come elemento di inclusione. Stiamo arrivando al punto in cui ognuno nel mondo avrà un accesso a Internet globale grazie alla connettività satellitare che supporta i sistemi OneWeb e Starlink.6. L’accesso a Internet per tutti aumenta l’equità educativa e le interazioni sociali e può migliorare la salute pubblica e l’accesso a qualsiasi tipo di servizio.

La space economy offre opportunità di crescita in settori chiave

Lo spazio offre un’opportunità di crescita in tanti settori: dai semiconduttori all’agricoltura, all’energia e alle assicurazioni. In particolare:

  • Agricoltura. I sensori remoti basati nello spazio raccolgono dati (immagini, informazioni sui modelli meteorologici e misure per le onde elettromagnetiche) che gli agricoltori possono utilizzare per mettere in campo misure di adattamento e mitigazione contro i cambiamenti climatici e migliorare la coltivazione.
  • Energia. Le utility possono utilizzare i dati satellitari per monitorare le aree a rischio di interruzione del servizio e affrontare i problemi prima che si aggravino. Le previsioni meteorologiche a microlivello che utilizzano sensori spaziali e terrestri possono aiutare a prevedere quando i parchi eolici saranno produttivi e quando sarà necessaria ulteriore generazione di energia.
  • Assicurazioni. Una migliore immagine satellitare consentirebbe di valutare i rischi e i danni in località remote e assicurare un maggior numero di persone.

IDEE DI INVESTIMENTO

La space economy è un megatrend di investimento con importanti ricadute sulla società e l’economia a livello globale. L’economia spaziale è una frontiera di investimento di lungo termine. Secondo le stime di Morgan Stanley il mercato può crescere dagli attuali 447 miliardi di dollari fino a un minimo di 1.100 e un massimo di 1.700 miliardi entro il 2040.

Come investire? Sul mercato italiano al momento sono presenti due fondi tematici specializzati nella space economy. Per integrare il tema della space economy scopri sulla piattaforma Online SIM come investire scegliendo un Portafoglio Modello.

NOTE

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Articolo precedente

Obbligazioni: oltre il BTP come e quanto è corretto diversificare?

Articolo successivo

Voglia di cedola: puntare alla rendita da dividendo con un fondo

Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

Link ai social:

Nessun commento

Lascia un commento


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.