L’intelligenza artificiale spinge lo sviluppo di genomica e robotica che hanno un impatto significativo sulla salute delle persone. Scopri cos’è il genoma, a che punto è la ricerca genomica e come investire.

Cos’è il genoma

Nella definizione scientifica è l’insieme del patrimonio genetico di ogni organismo vivente. Non è, quindi, un patrimonio solo umano, ma appartiene per esempio anche alle piante. In particolare:

  • DNA come carta di identità. Tutte le informazioni che costituiscono il genoma sono racchiuse nel DNA. Nel caso dell’uomo sono presenti tra 20 mila e 25 mila geni.
  • Manuale di istruzioni. Il genoma è un manuale di istruzioni che guida lo sviluppo dell’organismo umano da quando è un semplice embrione. Conoscere l’evoluzione genetica e le sua eventuali anomalie aiuta a prevenire patologie.

Negli ultimi anni c’è stata un’accelerazione nella ricerca scientifica sui geni. La pandemia ha impresso una forte scossa. L’intelligenza artificiale dà una nuova spinta a questa scienza che è ancora agli albori, ma corre velocissima.

Cos’è il genoma

A che punto è la ricerca genomica

Vediamo le tappe chiave dello sviluppo della genomica:

  • Nel 1990 avviata la ricerca. Il National Human Genome Research Institute americano, ha lanciato la ricerca del genoma e coinvolto scienziati di 20 istituzioni di sei Paesi (Stati Uniti, Francia, Germania, Regno Unito, Giappone e Cina). L’obiettivo era arrivare a terapie mediche sempre più personalizzate.
  • Nel 2003 il primo genoma umano. Dopo 13 anni di ricerche si è arrivati alla scoperta della sequenza del primo genoma umano. I ricercatori però non riuscirono a decrittare tutte le informazioni contenute nel DNA.
  • Nel 2022 la prima mappa completa. Soltanto ad aprile 2022 gli scienziati sono riusciti a svelare la mappa completa dei geni umani. I risultati delle ricerche sono stati pubblicati sulla rivista Science.
  • Dal genoma al pangenoma. Nel 2023 gli scienziati dall’International Human Pangenome Reference Consortium, hanno fatto un passo in più definendo il pangenoma. Il lavoro, pubblicato su Nature, svela che i genomi delle persone sono in media identici al 99%. Le differenze sono piccole e una mappatura massiccia fatta attraverso l’intelligenza artificiale può accelerare la conoscenza di quell’1% variabile che ci rende diversi uno dall’altro. Più informazioni abbiamo e più saremo in grado di curare le malattie.
  • L’impegno dell’Europa. L’Unione Europea ha deciso di investire in maniera sistematica sulla genomica. A fine 2022 è partito il progetto Genome Data Infrastructure (GDI), coordinato da ELIXIR e cui partecipano 23 Paesi, che è stato finanziato con 40 milioni di euro. L’obiettivo? Realizzare un’infrastruttura efficiente e sostenibile per traslare la ricerca genomica nella pratica clinica e supportare le sfide della medicina di precisione.

A che punto è la ricerca genomica

IDEE DI INVESTIMENTO

L’intelligenza artificiale rivoluzionerà il settore della genomica e in particolare dell’healthcare. Tutto questo crea opportunità interessanti per gli investitori in quattro aree chiave di innovazione in ambito sanitario: genomica, medicina di precisione, procedure supportate dalla tecnologia e assistenza sanitaria digitale, ma anche farmaci.

Vediamo i punti chiave secondo l’analisi di ODDO BHF AM:

  • Farmaci più efficienti e meno costosi. Solo il 12% dei farmaci che entrano in sperimentazione clinica arrivano sul mercato e il tempo medio di sviluppo di un farmaco in tutti i suoi cicli è di 8 anni. L’intelligenza artificiale modernizzerà e rivoluzionerà questo approccio, portando a tempi di sviluppo più brevi e a scoperte relative alle malattie ancora difficilmente ipotizzabili.
  • Riduzione costi genoma. La forte riduzione del costo del sequenziamento del genoma è un altro driver. NVDIA che è la società di riferimento del settore IA ha annunciato che le sue tecnologie ridurranno il costo di questo sequenziamento da costi proibitivi a soli 100 dollari.
  • Diagnostica IA. Scienza della vita e diagnostica sono alla base dello sviluppo di nuove terapie e diagnosi di malattie nuove e mutanti. Questo settore si trasformerà gradualmente per diventare in gran parte alimentato dall’intelligenza artificiale.

I migliori fondi

Per investire ci sono fondi azionari globali specializzati (Categoria Morningstar Azionari Settore Salute). Ecco i migliori fondi presenti sulla piattaforma di Online SIM:

  • AB SICAV I-International Health Care Portfolio Class A EUR Acc è un azionario flessibile che investe in titoli azionari di società operanti nel settore sanitario e scientifico. Una parte rilevante del fondo è investita in società statunitensi. Partito nel 1999 il fondo rende a tre anni il 9,93% (dati Morningstar aggiornati a luglio 2023). Il 96% è investito nel settore salute una piccola parte è investita in beni industriali e beni di consumo. Il 63% è investito in America, il 22% in Europa.
  • UBS (Lux) Equity Fund – Healt Care (USD) P-acc è un azionario tematico salute che investe su scala globale dei comparti farmaceutica, biotecnologia, tecnologie mediche, forniture ospedaliere e servizi sanitari. Partito nel 1998 il fondo rende a tre anni il 9,27% (dati Morningstar aggiornati a luglio 2023). Il 97% è investito nel settore salute e una piccola parte in materie prime. Il 74% è investito in America, il 12% in Europa.
  • Janus Global Life Sciences – A usd è un azionario internazionale che investe a livello globale in titoli di società orientate alle scienze della vita (Life Sciences). Partito nel 2000 il fondo rende a tre anni l’8,05% (dati Morningstar aggiornati a luglio 2023). Il 100% è investito nel settore salute. L’80% è investito in America, il 6,9% in Europa.
  • Jpm Global Healthcare A (acc)-usd è un azionario tematico salute che investe a livello globale in diversi settori: farmaceutico, biotecnologico, servizi sanitari, tecnologia medica e scienze della vita. Partito nel 2009 il fondo rende a tre anni il 6,92% (dati Morningstar aggiornati a luglio 2023). Il 100% è investito nel settore salute. Il 78% è investito in America, l’11% in Europa.
  • BNP Paribas Health Care Innovators Classe Classic Eur Acc è un azionario tematico salute che investe almeno 2/3 dei suoi attivi in azioni o titoli assimilati di società che esercitano un’attività significativa nel settore sanitario e in settori collegati o connessi e in strumenti finanziari derivati su tale tipologia di attivi. Partito nel 2013 il fondo rende a tre anni il 6,91% (dati Morningstar aggiornati a luglio 2023). Il 99% è investito nel settore salute. Il 75% è investito in America, l’8% in Europa.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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