L’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle malattie croniche è spesso legato o accelerato da una cattiva alimentazione. Questo presto manderà in crisi i sistemi sanitari globali. La food economy ha un impatto economico e ambientale significativo.
Il costo annuale del consumo alimentare globale totale è di 9 mila miliardi di dollari. I relativi costi economici, ambientali e sanitari ammontano a 19,8 mila miliardi di dollari, secondo i calcoli del World Economic Forum (WEF), di cui oltre 11 mila miliardi di dollari si devono ai costi per la salute umana legati a diete sbagliate. Come si può cambiare?
Le nuove tecnologie sostenibili per la produzione agricola insieme con la ricerca e l’innovazione del settore alimentare sono certamente una strada. Lo sottolinea anche il podcast di Catia Lippolis, del Team Financial Advisory di Ersel, e Sergio Allegri, Fund Manager del fondo Leadersel Innotech Esg. Nel podcast si parla delle sfide della Food Economy, l’economia agro-alimentare, un settore che vale 8 mila miliardi di dollari.
Food economy: quanto pesa l’alimentazione sulla salute delle persone
Le sfide sono tante e interconnesse tra di loro: il rischio di cambiamento climatico, le minacce alla biodiversità e la salute della popolazione.
In particolare, una cattiva alimentazione è la principale minaccia alla salute perché causa malattie croniche secondo l’analisi del WEF:
- Più della metà della popolazione adulta negli Stati Uniti (60%) soffre di una malattia cronica (cardiovascolari o diabete), e 4 adulti su 10 ne hanno due o più.
- Le malattie croniche in Europa rappresentano l’86% di tutti i decessi e la causa di tutte queste malattie è una cattiva alimentazione.
- Le persone mangiano più cibi ricchi di grassi e zuccheri, portando all’obesità, che contribuisce in modo significativo a una serie di problemi di salute.
Food economy: perché serve un cambiamento sociale
La soluzione è mettere in atto un cambiamento anche sociale dell’alimentazione, promuovendo soluzioni per elevare la nutrizione a fattore chiave del consumo responsabile, resilienza e inclusione. In che modo? Coinvolgendo consumatori, imprese, società civile, mondo accademico e settore pubblico per identificare e guidare gli sforzi di trasformazione verso un’alimentazione positiva e un cambiamento dei sistemi alimentari.
Secondo l’analisi di Pictet Asset Management, la pandemia ha accelerato tale trend dato il legame tra le comorbilità associate a regimi alimentari non corretti e la vulnerabilità alle malattie infettive. I governi chiedono con sempre maggiore insistenza nuove ricette a ridotto contenuto di zucchero, sale e grassi saturi, mentre i consumatori prediligono cibi e integratori funzionali, come quelli in grado di rafforzare il sistema immunitario. Di conseguenza, sul mercato aumenta il divario di crescita fra i cibi sani e nutrienti e i tradizionali alimenti industriali.
IDEE DI INVESTIMENTO
In tutta la catena del valore alimentare sono molte le soluzioni innovative i per affrontare queste sfide. Secondo l’analisi di CPR AM (Amundi) alcune delle frontiere più interessanti su cui investire includono:
- L’agricoltura di precisione, la digitalizzazione della catena di approvvigionamento per garantire una migliore trasparenza della filiera alimentare, tecnologie per l’ottimizzazione e il riciclo delle risorse idriche e il packging sostenibile.
- Lo spostamento delle preferenze dei consumatori verso alimenti più sani e prodotti in modo sostenibile offre interessanti opportunità di investimento in segmenti come gli alimenti plant-based e i meal kit, ovvero box contenenti ingredienti freschi o semilavorati pronti per l’uso, nelle dosi giuste per preparare piatti più o meno elaborati seguendo le indicazioni fornite dal kit stesso.
Per puntare sulla food economy che riguarda la trasformazione del settore agricolo e l’alimentazione, ci sono sul mercato fondi azionari specializzati (Categoria Morningstar Azionari Settore Agricoltura).
I migliori fondi presenti sulla piattaforma di Online SIM
- DWS Invest Global Agribusiness NC è un azionario internazionale che investe in azioni e obbligazioni convertibili di aziende che svolgono la propria attività principale nel settore agricolo o traggano benefici dallo stesso. Partito nel 2006, il fondo rende l’8,72% a tre anni (dati Morningstar aggiornati a ottobre 2022). Beni di consumo e materie prime sono tra i primi settori in portafoglio. Il 46% è investito in America.
- DPAM INVEST B Equities Sustainable Food Trends è un azionario internazionale che investe in imprese direttamente o indirettamente impegnate nella catena di produzione e distribuzione del settore agroalimentare e di altri settori connessi e selezionate sulla base di criteri ambientali, sociali e di governance (ESG). Nato nel 2007 il fondo rende il 3,74% a tre anni (dati Morningstar aggiornati a ottobre 2022). Beni di consumo e materie prime sono i primi settori in portafoglio, geograficamente è ripartito in maniera equa tra America ed Europa.
- Pictet – Nutrition Classe R Eur è un azionario internazionale che investe in azioni di società agricole (prodotti chimici per l’agricoltura, attrezzature e infrastrutture, prodotti agricoli e alimenti, combustibili biologici, scienze delle colture, terreni agricoli e forestali). Nato nel 2009, il fondo rende l’1,21% a tre anni (dati Morningstar aggiornati a ottobre 2022). Beni di consumo e materie prime sono i primi settori in portafoglio, gli Stati Uniti pesano per oltre il 43% in portafoglio.
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Note
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.
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