Le maggiori aziende alimentari che insieme rappresentano un quinto degli imballaggi in plastica prodotti a livello globale (Nestlé, Unilever, PepsiCo, Coca-Cola e Mars) sono quasi certe di non raggiungere l’obiettivo di utilizzare solo confezionamenti riutilizzabili, riciclabili o compostabili entro il 2025. Lo dice il rapporto prodotto dalla Ellen MacArthur Foundation e dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente.
La ragione? La produzione di articoli difficili da riciclare, come bustine di salsa e buste trasparenti per insalata, sta impedendo a queste aziende di mantenere il loro impegno. Del resto, non avevano alcun obbligo di farlo. La scelta di diminuire l’uso della plastica è stata totalmente volontaria da parte di queste aziende.
La plastica soffoca i mari e la fauna marina
L’uso eccessivo di plastica è una delle cause principali dell’inquinamento dei mari. Questo danneggia la vita marina e ha un impatto negativo sulla salute umana. Inoltre guida la domanda di idrocarburi, il che sta aumentando la pressione sulle multinazionali per frenarne l’uso.
Il rapporto della Ellen MacArthur Foundation dà qualche segnale di ottimismo, ma getta un’ombra scura se si guarda al lungo termine.
In particolare:
- Per il terzo anno consecutivo, la quota di imballaggi in plastica riutilizzabili, riciclabili o compostabili è leggermente aumentata al 65,4% nel 2021 – ultimo dato disponibile – rispetto al 63,2% del 2019.
- L’inquinamento non si ferma: il volume annuale di plastica che entra nell’oceano quasi triplicherà, passando da 11 milioni di tonnellate nel 2016 a 29 milioni di tonnellate nel 2040.
- Le scorte di plastica negli oceani quadruplicheranno, raggiungendo oltre 600 milioni di tonnellate.
- Entro il 2050 potrebbe esserci più plastica che pesci nell’oceano.
Diminuire la plastica: un documento Onu potrebbe obbligare le aziende
Le cose però potrebbero presto cambiare. Le Nazioni Unite sono intenzionate a non lasciare più alla buona volontà della aziende la diminuzione dell’inquinamento da plastica. Tanto che sarebbe in dirittura di arrivo un documento Onu sull’utilizzo e il riuso della plastica vincolante a livello globale. Se approvato, potrebbe comportare ulteriori rischi normativi e controlli per le imprese.
L’impegno da parte delle aziende, anche quelle più inquinanti, c’è ma evidentemente non è abbastanza. Tra i casi più recenti di impegno contro la plastica c’è Mattel che lancia la Barbie con rifiuti di plastica riciclabile e ha lanciato un piano da 104 miliardi di dollari per studiare giochi sostenibili.
Anche Hasbro ha annunciato lo scorso anno che il giocattolo noto come Mr. Potato Head sarebbe stato realizzato con materiali vegetali o rinnovabili entro la fine del 2024. Ance Lego sta cercando di cambiare il processo produttivo usando una plastica derivata dallo zucchero di canna brasiliano canna e sta sperimentando la possibilità di costruire i mattoncini usando bottiglie di plastica riciclate.
Scopri che cosa scrivevamo nel 2018 sempre su questo tema.
IDEE DI INVESTIMENTO
Per investire con un’ottica di lungo termine sui megatrend dell’economia circolare che abbraccia tanti settori della sostenibilità e delle materie prime ci sono fondi azionari tematici. Ecco dove investono i migliori fondi presenti sulla piattaforma di Online SIM.
- Candriam Sustainable – Equity Circular Economy Classe C Usd è un azionario globale che investe in aziende che forniscono soluzioni per una transizione verso un’economia circolare per affrontare le principali sfide sostenibili, sulla base di una gestione discrezionale. Il fondo è partito nel 2020 e seleziona le aziende in base anche all’analisi proprietaria dei criteri ESG. Beni industriali e beni di consumo pesano per il 40% sul portafoglio, il mercato Usa è vale il 50%.
- BlackRock Global Funds – Circular Economy Fund Classe E2 USD è un azionario globale che investe almeno l’80% del patrimonio totale in titoli azionari di società a livello globale che beneficiano o contribuiscono al progresso dell’economia circolare. Partito nel 2019, il fondo investe il 53% del portafoglio in beni industriali e beni di consumo. Il mercato Usa vale il 52%.
- Robeco Capital Growth Funds Circular Economy Equities Classe D EUR Acc è un fondo azionario globale che investe in aziende che riducano il consumo complessivo di risorse limitate e prevengano la perdita di biodiversità. Partito nel 2020, investe in aziende che promuovono modelli di business efficienti sotto il profilo delle risorse per quanto riguarda la produzione e il consumo di beni, in linea con i principi dell’economia circolare. I beni industriali sono il primo settore in portafoglio con il 33%. Il mercato Usa è vale il 51%.
- Decalia Circular Economy Classe A1 EUR Acc è un fondo azionario globale che investe in azioni che beneficeranno strutturalmente del passaggio da un’economia lineare a un’economia circolare, con un impatto positivo sull’ambiente grazie al loro modello di business. Partito nel 2019 ha come primo settore in portafoglio i beni industriali (24%). Il mercato Usa vale il 72%.
Scopri come investire in fondi sulla piattaforma Online SIM.
Note
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.
Nessun commento