L’appuntamento di Conferenza delle parti (COP) 27 è atteso a Sharm El Sheikh dal 6 al 18 novembre 2022. Si tratta di un appuntamento ormai di rito in cui tutti i Paesi del mondo fanno il punto sullo stato del clima globale alla ricerca di soluzioni.
L’appuntamento numero 27 di COP si è posto quattro obiettivi macro: mitigazione, adattamento, finanza e collaborazione. Questo mettendo in campo azioni pratiche e facendo un passo avanti rispetto a COP26 che si è tenuta Glasgow.
Al centro del dibattito temi chiave come energia, decarbonizzazione, agricoltura e biodiversità. Quest’ultimo tema sta assumendo sempre più importanza nella finanza globale. La ragione? La natura è alla base dell’economia e sostiene la vita sulla Terra. Ma, secondo un’analisi di Columbia Threadneedle Investments su dati Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (IPBES), il declino sembra inarrestabile.
I dati della piattaforma intergovernativa istituita per migliorare l’interfaccia tra scienza e politica in materia di biodiversità indicano:
- Il 75% della superficie terrestre è già oggi degradato in maniera significativa.
- Abbiamo perduto l’85% delle aree umide.
- Il cambiamento drastico dell’ecosistema mette a rischio di sopravvivenza il 25% delle specie e le specie autoctone sono diminuite del 20%.
- La distruzione è arrivata in fondo al mare con la perdita del 50% delle barriere coralline.
Biodiversità: i rischi diventano opportunità di investimento
La biodiversità si contende con il cambiamento climatico la corona di preoccupazione ambientale predominante. Arrestare la perdita di natura è un obiettivo da raggiungere entro il 2030 a cui dovrà seguire la rigenerazione degli ecosistemi con programmi a lunghissimo termine.
L’evoluzione del tema biodiversità genera meccanismi che possono tradursi in rischi e opportunità per gli investitori secondo l’analisi di Pictet Asset Management.
- Il rapporto tra finanza e biodiversità si è concentrato prevalentemente sulla raccolta di capitali per attività di conservazione del capitale naturale.
- Adesso qualcosa è cambiato e l’investimento in biodiversità e nel capitale naturale è cresciuto costantemente e ora comprende titoli che puntano in maniera esplicita a minimizzare la perdita delle specie e a sfruttare al meglio il potenziale di crescita a lungo termine del capitale.
L’allarme sull’importanza di preservare le specie è stato lanciato da uno studio della Banca Mondiale secondo cui le specie di piante ed animali a rischio estinzione è vicino a 1 milione. Questa è una perdita naturale, ma anche finanziaria: secondo i calcoli del World Economic Forum (WEF) vale circa 44 mila miliardi di dollari di Prodotto interno lordo (PIL) globale.
IDEE DI INVESTIMENTO
La biodiversità è un megatrend di investimento in continua evoluzione. Lo scenario economico 2022 potrebbero essere un ostacolo agli sforzi per ridurre la perdita di natura, ma nel tempo l’entità dei rischi aumenterà la pressione per ridurre gli impatti e rimediare ai danni.
Online SIM, offre la possibilità di investire sulla biodiversità con un portafoglio modello sul cambiamento climatico. Ha un rendimento annualizzato del 6,57% (dati aggiornati a ottobre 2022). Il portafoglio è costruito in collaborazione con Main Street Partners, boutique finanziaria inglese specializzata in ESG.
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Note
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.
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