Il greenwashing è in aumento nel mondo della finanza e va contrastato con più risorse finanziarie per le autorità di controllo locali, regole più ampie e più armonizzate abbinate a uno sforzo di maggiore trasparenza da parte degli operatori. Questa è la conclusione dell’analisi sul greenwashing fatta da Eba (European banking authority), Eiopa (European insurance occupational and pensions authority) ed Esma (European securities and markets autorithy). Ovvero le tre autorità europee che vigilano sul settore finanziario europeo, su richiesta della Commissione europea.

Come combattere il greenwashing

Il lavoro di analisi ha richiesto oltre un anno e ha monitorato tutte le pratiche ingannevoli legate alla sostenibilità sociale e ambientale in tutti i settori finanziari (banche, assicurazioni, fondi pensione, pensioni e mercati finanziari). L’obiettivo è trovare un terreno comune per azioni che consentano di prevenire e contrastare il greenwashing nella finanza sia a livello europeo sia nazionale, mantenendo la stabilità del mercato e aumentando la fiducia degli investitori.

  • Cos’è il greenwashing in finanza. Secondo il rapporto si parla di greenwashing quando si verificano affermazioni o azioni relative alla sostenibilità che non riflettono in modo chiaro e coerente il profilo di sostenibilità di un’entità (società, istituzione), prodotto o servizio finanziario. Secondo l’analisi degli organi di vigilanza ciò può avvenire anche in maniera non intenzionale, ma questo non giustifica chi lo commette.
  • Le azioni per contrastarlo. Al primo punto per contrastare il greenwashing c’è la stretta collaborazione tra gli organi di controllo finanziari e la creazione di standard uniformi che consentano a imprese, investitori, regolatori e altri stakeholder di condividere, comprendere e confrontare facilmente le informazioni riguardanti le pratiche di sostenibilità.
  • Aumentare la vigilanza nazionale. Secondo l’analisi, il controllo delle informazioni ESG da parte degli organi di vigilanza nazionali deve essere più rigoroso e sfruttare le potenzialità tecnologiche a disposizione.
  • Una guida agli investimenti green. Per rendere facile il compito agli investitori istituzionali e privati, secondo le autorità di vigilanza, occorre una guida agli investimenti green che tenga conto di tutti i criteri della tassonomia europea.

IDEE DI INVESTIMENTO

Per offrire agli investitori un orientamento nella scelta degli investimenti sostenibili e combattere il greenwashing, l’Unione Europea si sta orientando verso un sistema di etichette comuni. Per i green bond entrerà in vigore entro fine 2024 lo European Green Bond Standard che è marchio di qualità, definito etichetta di EuGb. In attesa di un’etichetta comune europea per tutti i prodotti sostenibili a prova di greenwashing, già oggi è possibile capire quanto un fondo sia green. Ci sono diverse società che forniscono rating, ovvero punteggi al portafoglio dei fondi. I più affidabili sono:

  • Morningstar Sustainability Rating, che misura direttamente il portafoglio dei fondi e si muove in linea di continuità con la filosofia di Morningstar. Da la possibilità di valutare tali strumenti in base al giudizio sulla sostenibilità delle holding di portafoglio con il supporto di Sustainalytics.
  • Rating ESG Fida che analizza in maniera puntuale il portafoglio dei fondi con un questionario inviato a tutte le società di gestione di prodotti distribuiti in Italia. Accanto alla metodologia di valutazione dei portafogli, la società affianca l’analisi complementare delle procedure organizzative. Le policy adottate dai gestori per garantire scelte d’investimento tengono conto della sostenibilità.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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