Da mercato sperduto e poco considerato dai gestori di fondi a Borsa ambita dai grandi investitori. L’India sta aumentando il suo peso finanziario nei portafogli e negli indici di investimento e il trading sulle azioni ha conquistato le giovani generazioni di investitori.

La Borsa indiana conquista Millennials e GenZ

Negli ultimi 5 anni l’indice di riferimento Nifty 50 che racchiude le grandi aziende indiane è salito del 125% raddoppiando il suo valore. Il risultato è doppio rispetto all’indice Nikkei 225 del Giappone, che nello stesso periodo è salito del 65%, e uno smacco alla Cina con l’indice Shanghai Composite che a 5 anni perde il 10%. Neppure l’indice S&P 500 americano, con sei aziende del valore di 1 trilione di dollari, ha tenuto il passo (+88% il rendimento a 5 anni). In particolare:

  • La corsa del mercato azionario indiano sembra non avere sosta. Da inizio 2024 l’indice Nifty è salito del 16% e non si vedono nubi all’orizzonte. Questa lunga cavalcata di Borsa ha creato un clima euforico nel Paese e conquistato Millennials e Gen Z che hanno scoperto il trading online come fonte di ricavi. In sostanza, l’India sta vivendo quello che in Europa, Italia compresa, hanno vissuto i mercati a inizio millennio.
  • L’esplosione dei conti di investimento. A testimoniare la finanziarizzazione del mercato indiano c’è il numero di conti degli investitori che è più che triplicato negli ultimi 4 anni arrivando a circa 160 milioni, secondo HSBC Asset Management. Nello stesso periodo, le attività nette in gestione del settore dei fondi comuni di investimento sono raddoppiate, arrivando a 59 trilioni di rupie (706 miliardi di dollari) a maggio 2024.
  • Cresce il trading online. Secondo quanto riporta Bloomberg, nel Paese si stanno moltiplicando le società che tengono corsi di trading e l’influencer finanziario sta diventando una professione. Questo scenario testimonia la trasformazione dei mercati azionari indiani con decine di milioni di investitori nazionali alle prime armi che si sono riversati su azioni e fondi comuni di investimento.

Mercati emergenti: l’India supera la Cina

Un tempo considerata dai gestori di portafogli globali un’area sperduta in cui era difficile investire, oggi l’India è in vetta alle preferenze degli investitori alla ricerca di un’alternativa alle azioni cinesi sui mercati emergenti. Tanto che l’India potrebbe presto superare la Cina all’interno dell’indice chiave dei mercati emergenti (MSCI Emerging Markets).Questo attira ancora di più l’attenzione degli investitori esteri e sostiene la crescita della Borsa che, secondo Morgan Stanley, è solo a metà del suo percorso. In particolare:

  • Cresce il peso dell’India. Il peso del paese dell’Asia meridionale nell’indice MSCI dei mercati emergenti è salito al 19,8% dopo la riorganizzazione ad agosto 2024, avvicinandosi al 24,2% della Cina. Il peso dell’India è aumentato costantemente dal 9,2% del dicembre 2020, mentre quello della Cina è sceso dal 39,1%.
  • Aumentano gli investitori esteri. Gli investitori di portafoglio esteri, secondo dati Reuters, hanno acquistato azioni per un valore di 531,78 miliardi di rupie (6,33 miliardi di dollari) nel 2024 e sono rimasti acquirenti netti da giugno, sostenuti dalla continuità politica dopo le elezioni del Paese e dall’inizio dei tassi di interesse globali. La spinta estera si affianca a quella degli investitori istituzionali nazionali, fondi comuni di investimento e trader al dettaglio che hanno contribuito ad alimentare il benchmark Nifty 50.
  • Cosa spinge la Borsa e i settori chiave. A sostenere il rally è il consolidamento fiscale che consentirà ai prestiti e alla spesa privata di alimentare la prossima fase di crescita degli utili delle aziende. Secondo Morgan Stanley, titoli ciclici e large cap sono da preferire. Sul fronte dei settori: finanziari, tecnologia, beni di consumo discrezionali e industriali sono quelli con le maggiori potenzialità di crescita.
  • Il rischio di una bolla. L’impennata degli investimenti nazionali ed esteri ha anche spinto le valutazioni sempre più in alto. L’indice MSCI India è scambiato a un premio medio del 58% e alcuni investitori temono che questo crescente entusiasmo stia alimentando una bolla speculativa che assomiglia sempre più a una versione locale dell’affare GameStop che ha travolto gli investitori al dettaglio americani nel 2021.

IDEE DI INVESTIMENTO

Per investire sul mercato azionario indiano la scelta migliore è un fondo azionario mercati emergenti che abbia una buona diversificazione in Asia.

Ecco dove hanno investito i migliori fondi che investono sull’Asia emergente presenti sulla piattaforma di Online SIM.

  • Schroder International Selection Fund Frontier Markets Equity Classe A1 è un fondo azionari mercati emergenti che investe in società dei mercati di frontiera, ovvero che si trovano in uno stadio di sviluppo iniziale rispetto ai mercati emergenti e che registrano alcuni dei più elevati tassi di crescita economica al mondo. Lanciato nel 2010, ha un rendimento del 12,58% a tre anni (dati Morningstar aggiornati a settembre 2024). Finanza e immobiliare sono i primi settori in portafoglio. L’Asia emergente vale il 48%. Il Medio oriente vale il 2% e l’Africa il 10%.

Schroder International Selection Fund Frontier Markets Equity Classe A1

  • BSF Emerging Markets Equity Strategies Fund Classe E2 EUR ACC è un fondo azionario che investe il 70% del portafoglio in società con sede o che esercitano la parte preponderante della propria attività economica nei mercati emergenti. Lanciato nel 2015, ha un rendimento dell’8,77% a tre anni (dati Morningstar aggiornati a settembre 2024). Tecnologia e finanza sono i primi settori in portafoglio. L’Asia emergente vale il 34% mentre l’Asia Paesi sviluppati il 22%.

BSF Emerging Markets Equity Strategies Fund Classe E2 EUR ACC

  • M&G (Lux) Global Emerging Markets Fund Classe A Usd Acc è un fondo azionario che investe sui mercati emergenti con un’ottica di lungo termine (cinque anni) applicando i criteri ESG. Lanciato nel 2015, ha un rendimento del 3,61% a tre anni (dati Morningstar aggiornati a settembre 2024). Finanza e beni di consumo sono i primi settori in portafoglio. L’Asia emergente vale il 35% mentre l’Asia Paesi sviluppati il 25%.

M&G (Lux) Global Emerging Markets Fund Classe A Usd Acc

Scopri gli altri Fondi e Sicav disponibili sulla piattaforma Online SIM.

NOTE

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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