Mancano sei mesi all’entrata in vigore dell’European Green Bond Standard voluto dall’Unione Europea (UE) per combattere il fenomeno del greenwashing sulle obbligazioni verdi. L’UE ha definito requisiti specifici per le obbligazioni classificate come European Green Bond con lo scopo di creare un marchio di qualità, definito etichetta di EuGb, riconoscibile dagli investitori.
Le norme saranno in vigore il 21 dicembre 2024. In particolare:

  • Guida la tassonomia europea. Qualsiasi emissione obbligazionaria green deve essere allineata alla tassonomia europea che al momento è molto dettagliata per il fattore ambientale, mentre non ci sono ancora regole così definite per le dimensioni sociale e governance. Da gennaio 2024, la tassonomia ambientale ha messo a disposizione di aziende e settore finanziario un metodo più semplice ed efficace per investire in maniera sostenibile definendo obiettivi chiari: l’uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine; la transizione verso un’economia circolare; la prevenzione e il controllo dell’inquinamento; la protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.
  • Sei obiettivi per i fondi articolo 8 e 9. Con l’entrata in vigore della tassonomia ambientale, i fondi catalogati articolo 8 o 9 all’interno dell’UE sono tenuti a considerare tutti e sei gli obiettivi ambientali definiti dalla tassonomia dell’UE: mitigazione dei cambiamenti climatici; adattamento ai cambiamenti climatici; acqua; economia circolare; inquinamento; biodiversità.
  • Verifica da parte di un revisore esterno. Il controllo di conformità dei portafogli dei fondi obbligazionari green è affidato a un revisore esterno alla società che gestisce il fondo. L’obiettivo è difendere questa asset class anche dal fenomeno del greenwashing, ponendo uno scudo alle informazioni false o ingannevoli sul portafoglio del fondo.

Green bond: cresce il valore delle emissioni

L’Unione europea ha voluto imporre regole stringenti al settore dei green bond perché il valore delle emissioni continuerà a crescere. Oggi sono in circolazione circa 2 mila miliardi di obbligazioni sostenibili in Europa di cui il 60% rientra nella categoria green bond. Secondo la stima della Commissione europea serviranno oltre 600 miliardi di emissioni da qui al 2030 per finanziare la transizione sostenibile del Vecchio Continente.

Il fenomeno green bond non è però solo europeo. Tra i mercati più in crescita ci sono i mercati emergenti dove, secondo la sesta edizione dell’Emerging Market Green Bonds Report a cura di IFC e Amundi, le emissioni di green bond hanno raggiunto 135 miliardi di dollari nel 2023 (+34% in più rispetto al 2022). Allargando l’analisi a obbligazioni globali verdi, sociali, di sostenibilità e sustainability-linked (GSSS) il valore delle emissioni nei mercati emergenti supera i 1.000 miliardi di dollari, pari al massimo storico raggiunto nel 2021. Le previsioni sono per una crescita del 7% all’anno per il 2024 e il 2025. La Cina è il più grande emittente di green bond dei mercati emergenti con 89,1 miliardi di dollari.

IDEE DI INVESTIMENTO

La domanda di obbligazioni green continua a essere sostenuta a livello globale e un sistema più credibile e più regolamentato dovrebbe rassicurare gli investitori. Lo scetticismo sulla credibilità di questa asset class è dovuto alle preoccupazioni sul greenwashing e sulle informazioni errate relative al portafoglio di investimento.

I prodotti che mettono in portafoglio queste emissioni – statali o aziendali – appartengono a diverse categorie obbligazionarie.
Online Sim ha selezionato sulla piattaforma i migliori fondi obbligazionari globali che investono specificatamente in green bond:

  • DWS Invest Green Bonds Classe ND EUR Dis è un obbligazionario internazionale che rende a un anno il 6,04% (dati Morningstar aggiornati a giugno 2024). Il fondo partito nel 2018 punta specificatamente su emissioni che hanno come obiettivo il miglioramento del clima e dell’ambiente.
  • CSIF (Lux) Bond Green Bond Global Blue Classe FBH Eur Acc è un obbligazionario globale in euro e rende il 2,82% a un anno (dati Morningstar aggiornati a giugno 2024). Partito ad aprile 2019 in portafoglio ha diverse emissioni green statali (Olanda, Irlanda, Germania, Belgio).
  • BNP Paribas Green Bond Classe Classic Eur Acc è un obbligazionario globale in euro e perde il 2,75% a un anno (dati Morningstar aggiornati a giugno 2024). Partito nel 2017 investe il 94% del portafoglio in green bond emessi da governi, istituzioni e società con sede in qualsiasi parte del mondo.
  • AXA World Funds – Planet Bonds Classe E EUR Acc è un obbligazionario globale in euro rende il 2,42% a un anno (dati Morningstar aggiornati a giugno 2024). Partito nel 2015 investe il 100% del portafoglio green bond emessi da governi, istituzioni e società con sede in qualsiasi parte del mondo.
  • Allianz Green Bond Classe AT Eur Acc è un obbligazionario globale e a un anno rende il 2,25% (dati Morningstar aggiornati a giugno 2024). Partito nel 2017 il fondo ha come emissioni statali come titoli più pesanti in portafoglio.
  • Mirova Global Green Bond Fund Classe R EUR Acc è un obbligazionario globale in euro e a un anno rende il 2,13% (dati Morningstar aggiornati a giugno 2024). Il fondo è partito nel 2017 e in portafoglio ha diverse emissioni green statali.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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