L’indice MSCI Emerging Markets ha consegnato agli investitori una perdita, compresi i dividendi reinvestiti, del 7,5% negli ultimi 12 mesi, rispetto al rendimento totale del 2,2% dell’indice MSCI World. Una discesa come questa spinge a valutare l’opportunità di entrare su questi mercati anche in vista del cambio di rotta della politica monetaria della banca centrale americana (FED) che dopo nove rialzi dei tassi, di cui quattro solo nel 2018, sembra orientata a tagliare il costo del denaro americano. Storicamente, quando la Fed taglia i tassi i mercati emergenti ne beneficiano. Tuttavia, le opportunità per la ricerca di un affare sul mercato azionario emergente sono rare in questo momento. La ragione? Secondo il consensus degli analisti di Bloomberg, i titoli quotati sulle Borse dei Paesi emergenti è arrivata ai livelli più alti degli ultimi sei anni e da sola la mossa della FED non può spingere così tanto gli utili di queste aziende da far sperare in un rialzo deciso di questi mercati.

L’aumento delle valutazioni dei titoli quotati sulle Borse emergenti è il segnale che su questi mercati il rischio è aumentato. Secondo l’analisi di Bnp Paribas asset management i listini dei Paesi emergenti sono stretti tra la prospettiva di una politica monetaria accomodante e la guerra commerciale Usa-Cina, ed entrambi i fattori continueranno a essere un enigma anche nei prossimi mesi. Il taglio dei tassi, per esempio, è atteso in Indonesia, in Brasile ed è scontato nelle Filippine e riguardo alla guerra commerciale, secondo Richard Titherington, cio e head of emerging markets & Asia Pacific equities (EMAP) di J.P. Morgan Asset Management, per ora a farne le spese è proprio la Cina che però continua a restare interessante soprattutto se si guarda al comparto tecnologico.

Per Titherington questo è un momento abbastanza positivo sui mercati emergenti anche per la crescente attenzione, soprattutto nell’area Asia Pacifico, delle aziende verso i criteri ESG perché le società più attente in questo senso danno rendimenti migliori. Questa svolta sostenibile dei mercati emergenti asiatici è sottolineata anche da Bnp Paribas asset management che sottolinea però come ci sia ancora tanta strada da fare e sfide da vincere tra cui la ricerca di dati affidabili e la risoluzione di diversi requisiti normativi da rispettare da parte delle aziende. Se si guarda all’Europa Emergente, le opportunità nel lungo termine, secondo l’analisi di Hugo Bain, gestore del fondo Pictet Global Emerging Europe-R EUR, le opportunità sono interessanti per un investitore che punta sui titoli value. In particolare, secondo Pictet asset management le migliori occasioni si trovano in Russia, anche se le valutazioni non sono convenienti, e in Turchia che, dopo il crollo del 2019, dovrebbe risalire nel secondo semestre e offre grande valore a prezzi contenuti.

IDEE DI INVESTIMENTO

Nelle ultime settimane, nonostante i segnali di una ripresa della guerra commerciale Usa-Cina, le azioni dei listini emergenti si sono mosse nella direzione opposta rispetto alle aspettative, estendendo i guadagni. Al di là delle valutazioni dei titoli che segnalano un aumento del rischio e dell’instabilità politica in diverse aree emergenti, secondo le analisi dei gestori ci sono due fattori che giocano a favore delle Borse emergenti in questa fase.

  • La discesa del dollaro americano che ha perso terreno sia nei confronti dello yuan cinese sia del rublo russo è un segnale favorevole perché la maggioranza delle economie emergenti è indebitata in dollari e questo riduce il costo dei finanziamenti.
  • La svalutazione del dollaro è legata a doppio filo alla politica monetaria della FED e anche alle previsioni di rallentamento della crescita americana.

La Top 10 dei fondi azionari Paesi emergenti

ProdottoRendimento 3yRendimento 1y
BlackRock Strategic Funds - Emerging Markets Equity Strategies Fund D2 USD18,80%11,04%
Baillie Gifford Worldwide Emerging Markets Leading Companies Fund Class C YEN Acc17,68%16,12%
Jpm Emerging Markets Opportunities Fund D (acc) - Eur15,02%10,70%
T. Rowe Price Funds SICAV - Emerging Markets Value Equity Fund Q USD14,57%11,65%
FF - Emerging Markets Fund - A - USD14,09%15,61%
Artemis Global Emerging Markets Fund I Acc GBP14,01%10,40%
Credit Suisse Index Fund (Lux) Equity Emerging Markets Fundamental DB USD14,01%8,25%
Bgf Emerging Markets Fund Eur Classe E213,94%11,73%
Vontobel Fund - mtx Sustainable Emerging Markets Leaders A USD13,89%11,16%
JPM Emerging Markets Equity D (acc) - EUR13,87%17,06%
Nella tabella, i migliori fondi azionari Paesi emergenti ordinati per rendimento a tre anni. Dati in euro aggiornati a giugno 2019. Fonte Morningstar.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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