A giugno 2023 è stato fatto un passo avanti importante nell’innovazione dei servizi per i pagamenti digitali. La commissione europea ha presentato un pacchetto di misure che fa capo alla cosiddetta Digital finance strategy, la cui discussione era cominciata nel 2020. Questa integra la proposta di regolamento della Commissione presentata nel 2022 che punta a rendere i pagamenti istantanei in euro disponibili a tutti i cittadini e le imprese titolari di un conto bancario nell’UE e nei paesi del SEE.
Le nuove misure hanno l’obiettivo di cambiare il sistema dei pagamenti europeo e, in generale, il fintech, ovvero il settore finanziario dell’era digitale. Sono orientate alla protezione dei consumatori e alla concorrenza nel settore dei pagamenti elettronici che in Europa valgono 240 milia miliardi di euro, in base all’ultimo dato dell’UE fermo al 2021.
Pagamenti digitali: dalla direttiva PSD2 alla PSD3 cosa cambia
La protezione dei consumatori è stata la stella polare per il legislatore europeo. Questa scelta si è resa necessaria dopo la pandemia, che ha moltiplicato i fornitori di servizi di open banking e fintech e ha aumentato e reso più sofisticate le frodi. La strada scelta è la revisione della Direttiva sui servizi di pagamento (PSD2) che diventerà PSD3.
La proposta garantisce ai consumatori la possibilità di continuare a effettuare pagamenti e transazioni elettroniche in tutta sicurezza nell’UE, a livello nazionale o transfrontaliero, in euro e non. Pur salvaguardando i diritti dei clienti, mira anche a fornire una maggiore scelta di fornitori di servizi di pagamento.
I punti chiave della PSD3
- Guerra a tutto campo alle frodi. Combattere e mitigare le frodi nei pagamenti è il primo obiettivo. La strada scelta è consentire ai fornitori di servizi di pagamento di condividere tra loro le informazioni relative alle frodi, aumentando la consapevolezza dei consumatori. Ma questo non basta. Saranno anche rafforzate le regole di autenticazione dei clienti, estendendo i diritti di rimborso dei consumatori vittime di frodi e creando un sistema per verificare l’allineamento dei beneficiari collegati all’IBAN con i loro nomi sul conto che saranno obbligatori per tutti i bonifici.
- Più diritti ai consumatori. Un punto debole della PSD2 sono i diritti dei consumatori in caso di frode. Questo meccanismo sarà migliorato. Per esempio aumentando la trasparenza sugli estratti conto e fornendo informazioni più trasparenti sulle spese bancomat.
- Più potere ai soggetti non bancari. Cresce la parità di condizioni tra banche e soggetti non bancari. In particolare sarà consentito ai fornitori di servizi a pagamento non bancari l’accesso a tutti i sistemi di pagamento dell’UE, con adeguate garanzie, garantendo loro i diritti su un conto bancario.
- Favorita la crescita dei servizi open banking. Migliorare il funzionamento dell’open banking, rimuovendo gli ostacoli e migliorando il controllo sui dati di pagamento da parte dei clienti, consentendo anche l’ingresso nel mercato di nuovi servizi innovativi.
- Negozi come bancomat. Migliorare la disponibilità di contante nei negozi e tramite gli sportelli automatici è un latro punti importante. Questo vuol dire consentire ai rivenditori di fornire servizi di contante ai clienti senza che acquistino nulla grazie a regole chiare per gli operatori indipendenti di sportelli automatici.
- Sanzioni efficaci. Rafforzare l’armonizzazione e l’applicazione, adottando la maggior parte delle regole di pagamento in un regolamento direttamente applicabile e rafforzando le disposizioni in materia di attuazione e sanzioni.
Pagamenti digitali: come cambia l’accesso e la condivisione dei dati finanziari
Le nuove misure sui pagamenti digitali consentiranno alle persone di condividere i propri dati in modo sicuro per accedere alla gamma più ampia possibile di prodotti e servizi finanziari al miglior prezzo.
In particolare:
- Condivisione volontaria dei dati. I consumatori hanno la possibilità, ma nessun obbligo di condividere i propri dati con i detentori di servizi finanziari (per esempio, servizi di consulenza online personalizzata)
- Più obblighi sul trattamento dei dati da parte dei fonditori di servizi. Obbligo per i titolari dei dati dei clienti (per esempio, istituti finanziari) di mettere questi dati a disposizione degli utenti dei dati (per esempio, altri istituti finanziari fintech) predisponendo l’infrastruttura tecnica richiesta e previa autorizzazione del cliente.
- Controllo dei dati ai consumatori. È previsto il controllo assoluto da parte dei clienti su chi accede ai propri dati e per quale scopo. Questo dovrebbe aumentare la fiducia nella condivisione dei dati, facilitata dall’obbligo di dashboard di autorizzazione dedicati e una protezione rafforzata dei dati personali dei clienti in linea con il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).
- Standard di condivisione. È prevista la standardizzazione dei dati dei consumatori e delle interfacce tecniche richieste come parte di schemi di condivisione dei dati finanziari, di cui devono diventare membri sia i titolari dei dati che gli utenti dei dati.
- Condivisione con regole chiare. Saranno adottati regimi chiari per accertare le violazioni e meccanismi di risoluzione delle controversie nell’ambito dei sistemi di condivisione dei dati finanziari, in modo che i rischi di responsabilità non disincentivino i titolari dei dati a renderli disponibili.
- Incentivi all’innovazione. Sono previsti incentivi per i titolari di dati che metteranno in atto interfacce di alta qualità per gli utenti dei dati. Si pensa a un ragionevole compenso da parte degli utenti dei dati in linea con i principi generali della condivisione dei dati tra imprese (B2B) stabiliti nella proposta di legge sui dati (e le imprese più piccole dovrà solo corrispondere un indennizzo al costo).
IDEE DI INVESTIMENTO
La proposta sui pagamenti digitali e il fintech porterà a prodotti e servizi finanziari più innovativi e stimolerà la concorrenza.
Per investire nel lungo termine su tutti i megatrend del cambiamento digitale con la massima diversificazione, una buona scelta sono i portafogli modello di Online SIM costruiti con diverse asset class e sviluppati sulla base di metodologie quantitative. In questo modo si ottengono diversi gradi di rischio che vengono associati al profilo dell’investitore. Ogni portafoglio adotta strategie di investimento differenti e predilige l’investimento in determinati settori, strumenti, Paesi.
I portafogli modello sono offerti dalle migliori società di gestione (UBS, Pictet, MainStreet Partners, Natixis) comprese quelle specializzate in investimenti ESG. Scopri anche la Guida per utilizzare i portafogli modello.
Guarda anche i fondi ESG disponibili sulla nostra piattaforma per investire sui trend di lungo termine della sostenibilità ambientale.
Note
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.
Nessun commento