Le elezioni presidenziali francesi non sono solo un test politico per la Francia. La sfida tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen al ballottaggio del 24 aprile 2022 è anche un test per l’euro e la tenuta dell’Unione Europea in un clima di guerra ai propri confini.
Secondo l’analisi di NN Investment da questo voto partiranno nuovi equilibri. Esattamente come accadde nel 2017 quando Le Pen portò avanti una campagna basata sull’uscita della Francia dall’Unione Europea. Oggi i mercati guardano a lei perché Le Pen, che non parla più di uscita dall’euro, vuole comunque limitare l’influenza dell’Unione Europea sulla politica della Francia, mentre Macron vuole spingere su un’ulteriore integrazione Europea.
Sul piatto non c’è solo la politica, ma una serie di temi di economici cruciali per l’Europa in questa fase di mercato. In particolare:
- Il futuro dell’unione monetaria. In questa momento la struttura istituzionale non è così forte e potrebbe essere difficile sostenere il percorso dell’euro.
- la deglobalizzazione che va di pari passo con la transizione energetica e digitale. L’Europa dovrà essere più autonoma e indipendente in vari settori: difesa, tecnologia, energia verde.
Il mercato tifa Macron che al momento ha 10 punti di vantaggio nei sondaggi. Secondo l’analisi di Abrdn, la rielezione di Macron è garanzia di continuità, di riforme – anche previdenziali – e di integrazione UE. Una vittoria di Le Pen, invece, aumenta il rischio di investire in Europa e la riforma fiscale annunciata potrebbe mettere in ginocchio le finanze pubbliche francesi.
Su un unico punto dell’agenda politica Macron e Le Pen sono d’accordo: la Francia rimarrà una potenza nucleare chiunque vinca. Il nucleare per i due candidati è fondamentale per la transizione energetica e in progetto c’è la costruzione di nuovi reattori e l’ammodernamento di quelli esistenti. Le posizioni sono invece opposte sulle rinnovabili: per Macron si deve investire in nuovi impianti, mentre per Le Pen non ha più senso costruire impianti eolici e fotovoltaici.
IDEE DI INVESTIMENTO
In attesa del risultato elettorale del 24 aprile 2022 ecco cosa attendersi:
- Il mercato sta già scontando una possibile vittoria di Macron che non avrà alcun un impatto sul mercato azionario. Il discorso è diverso se vincesse Le Pen: in questo caso è attesa una correzione del mercato azionario francese ed europeo.
- Le elezioni francesi si sentono di più sul fronte obbligazionario. Secondo NN Investment, nel breve termine potremmo assistere ad un certo allargamento dello spread tra i rendimenti dei titoli di Stato a 10 anni francesi e tedeschi che riflette un rischio politico più alto. Una vittoria di Macron rimetterebbe le cose a posto anche sulle obbligazioni, non sarebbe così con Le Pen.
- La partita francese, in ogni caso, non si chiude con l’elezione del presidente. Carmignac ricorda che le elezioni legislative francesi del 12-19 giugno 2022 saranno determinanti per il futuro del Paese e anche dell’Europa.
Per investire sull’Europa serve un approccio selettivo al mercato con un occhio attento alle valutazioni. La dinamica dell’inflazione e dei tassi oggi sono favorevoli al value investing con un obiettivo di lungo termine.
- JPM – Eur Strategic Value Classe A è un fondo azionario Europa che investe in grandi imprese definite value. Rende a un anno il 10,34% (dati Morningstar aggiornati ad aprile 2022). Lanciato nel 2005 il fondo ha come primi settori in portafoglio finanza ed energia. Il 53% è investito nell’area euro.
- Invesco Pan European Equity Classe A (acc) Eur è un fondo azionario Europa che investe in grandi imprese con prospettive di crescita superiori alla media. Non ha una distribuzione geografica predeterminata. Ha uno stile di gestione flessibile. Rende a un anno il 9,92% (dati Morningstar aggiornati ad aprile 2022). Lanciato nel 1991 il fondo ha come primi settori in portafoglio finanza, beni industriali e materie prime. Il 63% è investito nell’area euro, il 20% in Uk.
- FF – FIRST European Value Fund – A- ACC – Euro è un fondo azionario Europa che investe almeno il 70% in azioni sottovalutate di società che abbiano la sede principale o svolgano la maggior parte delle loro attività in Europa. Rende il 9,46% a un anno (dati Morningstar aggiornati ad aprile 2022). Lanciato nel 2011 il fondo ha come primi settori in portafoglio finanza, energia e materie prime. Il 50% del portafoglio è investito nell’area euro.
Per investire con la massima diversificazione scopri i portafogli modello, il servizio più indicato per accompagnarti nelle scelte di investimento in base alle tue esigenze e ai tuoi obiettivi.
Note
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.
Nessun commento