Ottobre è il “Mese dell’educazione finanziaria” che prevede una serie di iniziative ed eventi gratuiti, senza fini commerciali, per aumentare la conoscenza di base su tutti i temi collegati alla gestione del denaro. L’appuntamento è annuale ed è stato istituito per la prima volta nel 2018 su iniziativa dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria.
Sono tanti i soggetti che aderiscono con le loro iniziative. Tra questi il Gruppo Ersel che ha lanciato una nuova miniserie dei podcast Ersel chiamata “A scuola di Finanza Sostenibile” e dedicata all’educazione finanziaria. Ascolta qua il primo episodio e il secondo episodio. La miniserie è pensata soprattutto per un pubblico giovane. Nel prossimo e ultimo appuntamento il podcast tratterà il tema finale “Come si legano investimenti e gli obiettivi di sviluppo sostenibile”.
Cos’è l’educazione finanziaria
L’educazione finanziaria è l’insieme dei processi che portano al miglioramento della conoscenza e della comprensione dei concetti chiave della finanza e degli strumenti finanziari. Questa definizione accurata è dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), l’ente che dal 2012 è impegnato nella diffusione della cultura finanziaria verso i consumatori in generale.
Sono due i punti chiave per l’OCSE:
- Diffondere la conoscenza dei rischi e delle opportunità offerti dagli strumenti finanziari.
- Rendere gli investitori e i risparmiatori consapevoli delle scelte che fanno con l’obiettivo di migliorare la propria condizione economica.
In Italia il concetto di educazione finanziaria è stato introdotto con la Legge n. 15/2017 e la sua definizione riprende in parte quella dell’OCSE, indicando che l’educazione finanziaria è il processo attraverso cui le persone migliorano la loro comprensione degli strumenti e dei prodotti finanziari e sviluppano le competenze necessarie ad acquisire una maggiore consapevolezza dei rischi e delle opportunità finanziarie.
Sono diversi gli ambiti dell’educazione finanziaria. In particolare:
- Denaro e transazioni;
- Pianificazione e gestione delle finanze;
- Rischio e rendimento;
- Ambiente finanziario.
Il livello di alfabetizzazione finanziaria in Italia
L’educazione finanziaria è entrata nelle scuole italiane, sia primarie sia secondarie, come materia di studio in via sperimentale. L’obiettivo è innalzare il livello di alfabetizzazione finanziaria degli italiani che resta basso. Secondo l’ultima indagine sugli adulti prodotta da Banca d’Italia a luglio 2023, confrontando i dati rispetto al 2020, c’è un leggero miglioramento guidato da:
- comportamenti che considerano la gestione delle risorse finanziarie nel breve e nel lungo termine.
- atteggiamenti che rilevano l’orientamento degli individui al risparmio e l’accortezza nell’uso del denaro.
Resta però bassa la conoscenza di concetti come l’inflazione, il tasso di interesse semplice e composto e la diversificazione del rischio, mentre è migliorata la comprensione delle conseguenze sul potere d’acquisto delle famiglie.
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Note
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.
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