Viviamo in un mondo caratterizzato da profonda disuguaglianza economica e sociale. Nel 2024, la ricchezza dei miliardari è cresciuta di 2.000 miliardi di dollari, a un ritmo tre volte superiore rispetto all’anno precedente, mentre quasi la metà della popolazione mondiale continua a vivere con meno di 6,85 dollari al giorno. La concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi non solo evidenzia un problema economico, ma rappresenta un fallimento sociale e politico. Come sottolineato nel report Oxfam “Disuguaglianza-Povertà ingiusta e ricchezza immeritata”, è urgente agire per un sistema più equo e sostenibile.

Le disuguaglianze geografiche

La disuguaglianza economica varia significativamente a livello geografico:

  • Africa subsahariana. Due terzi della popolazione che vive in condizioni di povertà estrema si trovano in questa regione. Le donne sono particolarmente colpite: una su dieci vive in estrema povertà, con un divario di genere che coinvolge 24,3 milioni di persone in più rispetto agli uomini.
  • Paesi a basso reddito. Questi Paesi sono gravati da debiti insostenibili, spendendo in media il 48% delle loro risorse pubbliche per ripagarli, spesso a discapito di investimenti in istruzione e sanità.
  • Italia. Il 5% più ricco delle famiglie possiede quasi la metà della ricchezza nazionale, mentre il 90% più povero vive con meno risorse. Le differenze tra Nord e Sud sono accentuate da politiche che premiano i territori più ricchi, alimentando ulteriormente il divario.

Tendenze e miglioramenti rispetto al passato

Sebbene negli ultimi trent’anni la percentuale di persone che vivono in condizioni di povertà estrema sia diminuita, il ritmo del progresso è rallentato. Tra il 2013 e il 2019, 150 milioni di persone sono uscite dalla povertà estrema, ma tra il 2024 e il 2030 si stima che solo 69 milioni potranno fare lo stesso. Questo rende sempre più improbabile raggiungere l’obiettivo di eradicare la povertà estrema entro il 2030, come previsto dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

In alcune regioni, come l’Asia orientale, si sono registrati progressi significativi, ma questi miglioramenti non sono stati equamente distribuiti a livello globale. Le disuguaglianze restano una barriera critica al progresso sostenibile.

Le radici delle disuguaglianze

Le disuguaglianze non sono casuali ma il risultato di scelte politiche ed economiche precise:

  • Concentrazione della ricchezza. Il 36% della ricchezza dei miliardari è ereditata, creando una nuova aristocrazia globale. Le multinazionali con potere monopolistico contribuiscono a questa concentrazione, generando profitti superiori al PIL dei due miliardi di persone più povere.
  • Influenza politica e clientelismo. I super-ricchi utilizzano il loro potere per manipolare politiche pubbliche, attraverso lobbying e finanziamenti a campagne politiche. Questo rafforza le disuguaglianze e limita l’accesso equo alle risorse.
  • Sfruttamento economico. Le multinazionali sfruttano risorse e manodopera a basso costo nei Paesi in via di sviluppo, perpetuando un sistema economico che avvantaggia pochi a scapito di molti.

Quali sono le soluzioni possibili per la disuguaglianza economica

Per affrontare efficacemente le disuguaglianze, secondo l’analisi di Oxfam, sono necessarie azioni decise e coordinate a livello globale:

  • Politiche fiscali più giuste. Introdurre una tassazione progressiva sulle eredità e sui patrimoni dei super-ricchi per redistribuire le risorse. In molti Paesi, le eredità sono ancora esentasse, perpetuando l’accumulo di ricchezza.
  • Investimenti nei servizi pubblici. Rafforzare istruzione, sanità e welfare per garantire opportunità a tutti, specialmente nelle regioni più vulnerabili.
  • Rappresentanza globale. Dare maggiore voce ai Paesi del Sud globale nelle istituzioni internazionali, riequilibrando il potere decisionale.

IDEE DI INVESTIMENTO

Le disuguaglianze economiche e sociali rappresentano una delle sfide più urgenti del nostro tempo. Tuttavia, un cambiamento è possibile. Attraverso politiche fiscali giuste, investimenti sostenibili e un maggiore impegno della finanza etica, possiamo costruire un futuro più equo e inclusivo. La finanza etica e sostenibile sono fondamentali per combattere le disuguaglianze e promuovere uno sviluppo diverso.

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Note

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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