Mercato azionario in discesa, relazioni geopolitiche difficili, crisi del settore immobiliare, ripresa della pandemia. La lista delle ragioni per essere scettici sul mercato cinese si allunga ogni giorno di più. Da mesi i grandi gestori sono divisi sulla tenuta economica della Cina nel breve termine.
I rischi del mercato cinese
Il rischio su questo mercato è aumentato insieme alla volatilità e le performance non ci sono. Se guardiamo all’indice Morgan Stanley che rappresenta le azioni cinesi (MSCI Cina), da gennaio ad aprile 2022 ha lasciato sul terreno il 21% quasi quanto aveva perso l’indice nell’intero 2021 (-22% da gennaio a dicembre 2021).
La discesa è costante e ha portato i grandi investitori a vendere azioni cinesi in maniere sistematica negli ultimi 6 mesi, con un record di vendite pari a 6 miliardi di dollari nei primi tre mesi del 2022 secondo dati Bloomberg. Insomma, da “tutti pazzi per il Dragone” ora il gioco sembra essere diventato “addio al Dragone”.
Ma è giusto stare fuori dalla Cina? Oppure vale la pena esserci? Secondo l’analisi di NN Investment Partners c’è un problema di fiducia sulla crescita del Paese che ha rivisto al ribasso le stime di crescita nel 2022 portandole al 5,5%.
Perché la Cina rallenta?
- La ragione è, in un certo senso, nell’occidentalizzazione della sua economia con i privati che hanno un peso maggiore rispetti a 20 anni fa. Oggi il governo cinese controlla ancora una parte relativamente ampia dell’economia, ma dai privati dipendono circa il 70% degli investimenti totali e il 90% dell’occupazione nelle grandi città.
- Dai privati dovrebbe arrivare la spinta per maggiori guadagni ed efficienza, innovazione e crescita della produttività. La crisi immobiliare però iniziata con Evergrande e le limitazioni per le aziende tecnologiche hanno ingessato i settori strategici.
Ascolta il podcast dedicato a cura di Federica De Giorgis e Mattia Rossetti del team Financial Advisory di Ersel con un focus sulla crisi del settore immobiliare e sulla disputa con gli Stati Uniti nel settore. - Le restrizioni per il Covid-19 che non sono mai cessate negli ultimi due anni hanno bloccato interi settori produttivi. La città di Shanghai, per esempio, è da oltre un mese in lockdown estremo con sospensione dei trasporti pubblici e divieto imposto ai residenti di lasciare le proprie abitazioni. Una misura simile si sta valutando anche per Pechino.
- La posizione ambigua della Cina sulla guerra Russia-Ucraina non aiuta la ripresa. Se la Cina si schierasse apertamente a favore della Russia le sanzioni potrebbero essere estese al Dragone. Al momento questa ipotesi è comunque altamente improbabile.
IDEE DI INVESTIMENTO
Investire in Cina in questa fase di mercato è un’opportunità o un rischio troppo alto? Per avere un aiuto nella costruzione della tua asset allocation e diversificare in modo corretto e equilibrato puoi scegliere un portafoglio modello investito in fondi più vicino alle tue esigenze. Visita il nostro sito.
Note
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1 Commento
Molto utile, Grazie