La chiamano creator economy o passion economy e i suoi “impiegati” sono creator e influencer. Scopri cos’è la creator economy, quanto vale e quali sono le regole.

Cos’è la creator economy

Creator e influencer sono al centro della creator economy. Tra le due figure c’è una distinzione. Il creator non cerca accordi commerciali con le aziende e vive dei suoi contenuti, l’influencer stipula accordi e guadagna anche sulle vendite dei prodotti oltre che sui contenuti.

In particolare:

  • Contenuti monetizzati. Le entrate arrivano dalla creazione di contenuti che possono essere scritti, immagini, video o audio. I social media sono le piattaforme di riferimento per la distribuzione.
  • Specializzazione sui temi. Creator e influencer si specializzano su temi che molto spesso sono legati alle proprie passioni. Moda, sport, cosmesi, ma anche consigli su argomenti più disparati e tutorial oppure semplice entertainment.
  • Guadagni variabili. Le entrate sono variabili e dipendono sia dalla monetizzazione per i creator dei contenuti pubblicati sulle piattaforme, per esempio i video su YouTube, sia dai contratti che gli influencer stipulano con le aziende.
  • Il valore degli utenti. A determinare il valore dei compensi è il pubblico che li segue. Con una distinzione: il creator conta solo sui numeri degli utenti, l’influencer monetizza le conversioni in acquisti che genera per le aziende con cui si accorda. Il numero degli utenti non però direttamente proporzionale ai guadagni.

Cos’è la creator economy

Quanto vale la creator economy

La crescita è stata esponenziale soprattutto nei due anni della pandemia. In particolare:

  • Oltre 300 milioni di creator. A dirlo è un’indagine condotta a livello globale da Adobe dal titolo The future of creator economy da cui emerge che le persone che lavorano alla creazione di contenuti online sono praticamente raddoppiati dai 165 milioni del 2020 a oltre 300 milioni nel 2022.
  • Più di 100 miliardi di dollari il fatturato globale, secondo dati Neoreach, che misura le campagne degli influencer a livello mondiale.
  • In Italia il giro di affari vale 1,5 miliardi di euro per 350 mila content creator attivi, secondo una stima di Assoinfluencer.
  • 50 mila dollari il guadagno medio di un lavoratore della creator economy secondo dati Statista. Il guadagno medio orario è di 61 dollari per un creator e di 78 dollari per un influencer, secondo l’analisi svolta su nove paesi a livello globale (Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Brasile, Australia, Giappone e Corea del Sud).

Quanto vale la creator economy

Come cambiano le regole per la creator economy

Il 2023 ha segnato un punto di svolta per la creator economy. Cosa è accaduto? La professione è diventata mainstream e i legislatori hanno cominciato ad occuparsi del tema. Tanto che, la domanda che anche l’Economist si è posto è: siamo già alla fine di un’era e alla caduta degli influencer? Il settimanale afferma che la creator economy, nonostante livelli reputazionali oggi davvero bassi, continua a espandersi tra gli utenti. Ma le cose cambieranno notevolmente, anche in Italia, con nuove regole.

Vediamo perché:

  • La legge francese fa da apripista. In Francia è stata varata nel 2023 una legge che regola l’attività degli influencer. La legge definisce per la prima volta gli influencer come “persone fisiche o giuridiche che, a pagamento, usano la loro notorietà per influenzare il loro pubblico e per promuovere beni e servizi online”. Vieta la promozione di “prodotti o pratiche pericolose”, come la chirurgia estetica, prodotti che contengono nicotina e gioco d’azzardo. Proibisce l’uso di filtri per le immagini se si promuovono cosmetici, a meno che non venga dichiarato in maniera esplicita. Le sanzioni previste: fino a due anni di reclusione e multe di 300.000 euro.
  • In Belgio divieti soft. Non c’è ancora una legge, ma ci sono una serie di divieti in Belgio. Si tratta di un protocollo di comportamento con indicazioni specifiche per creator e influencer. Non si possono pubblicare contenuti violenti e promuovere alcuni prodotti se il contenuto è destinato ai minori di 12 anni.
  • In Italia Agcom avvia la discussione. A luglio 2023 l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha avviato una consultazione per regolamentare la creator economy. Il compito di Agcom è di indirizzo e di garanzia del rispetto delle normative previste. A fine settembre verranno pubblicate delle linee guida.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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