Il termine PRIIPs, acronimo di Packaged Retail Investment and Insurance-based Investments Products, indica i prodotti di investimento e assicurativi pre-assemblati destinati agli investitori al dettaglio. Questo termine è stato introdotto dalla direttiva MIFID 2 (2014/65/EU) – in vigore dal 3 gennaio 2018 in tutta l’Unione Europea – e ha fornito nuove regole con un obiettivo molto chiaro: aumentare la trasparenza dei prodotti e aiutare chi investe nella scelta del miglior strumento di investimento.
Scopri in questa guida come orientarti con la nuova normativa e le differenze tra le nomenclature di PRIPs PRIIPs e a cosa serve il KID. Ecco cosa c’è da sapere:
- Dal PRIPs al PRIIPs: quali sono le differenze
- Definizione e normativa dei PRIIPs
- Cosa sono i KID dei PRIIPs
Dal PRIPs al PRIIPs: quali sono le differenze
La normativa MIFID 2 in vigore in Unione Europea ha disorientato in un primo tempo gli investitori perché non ha cambiato solo le regole, ma ha introdotto una nuova nomenclatura. In particolare prima dell’arrivo del termine PRIIPs esisteva già la definizione di PRIPs che non è diversa solo per una “I”. Quali sono le differenze?
- La principale è una differente copertura di prodotti: l’acronimo PRIPs indica Packaged Retail Investment Products e rispetto ai PRIIPs non comprende i prodotti assicurativi pre-assemblati.
- PRIIPs e PRIPs hanno documenti di accompagnamento e norme differenti dal momento che i prodotti finanziari a cui si riferiscono sono diversi.
- La normativa per i PRIPs è precedente alla MIFID 2 e risale al 3 luglio 2012 quando la Commissione europea introdusse i KID, ovvero i Key Information Document, una sorta di carta di identità per comprendere meglio i prodotti di investimento e assicurativi pre-assemblati destinata gli investitori al dettaglio.
- L’obiettivo PRIPs e PRIIPs è, invece, comune: aumentare trasparenza e chiarezza per l’investitore.
Definizione e normativa dei PRIIPs
Come abbiamo visto, il termine PRIIPs è l’acronimo di Packaged Retail Investment and Insurance-based Investments Products, indica i prodotti di investimento e assicurativi preassemblati destinati agli investitori al dettaglio. In particolare, i PRIIPs comprendono una serie di prodotti finanziari pre-assemblati che risentono in modo particolare della fluttuazione di mercato.
Essendo sensibili ai movimenti al rialzo e al ribasso dei mercati finanziari, i PRIIPs espongono i risparmiatori a un rischio medio-alto che deve essere ben compreso prima di investire. Per questa ragione le nuove regole hanno aumentato le informazioni a disposizione degli investitori, introducendo il KID come documento obbligatorio da consegnare prima dell’acquisto di qualsiasi PRIIPs.
Vediamo quali prodotti finanziari sono considerati dalla normativa PRIIPs:
- Fondi comuni di investimento;
- Obbligazioni convertibili;
- Prodotti assicurativi con una componente di investimento (per esempio unit linked);
- Prodotti e depositi strutturati;
- Derivati;
- Prodotti emessi da Special Purpose Vehicle (SPV o Società Veicolo), ovvero società o altro soggetto giuridico diverso dalla Banca, costituite per veicolare attività finanziarie cedute da terzi, in particolare con lo scopo di effettuare una o più cartolarizzazioni.
Quali prodotti finanziari non rientrano nella definizione normativa dei PRIIPs:
- Azioni;
- Obbligazioni;
- Depositi non strutturati;
- Polizze assicurative con prestazioni dovute solo in caso di morte;
- Prodotti pensionistici complementari (compresi i fondi pensione).
Cosa sono i KID dei PRIIPs
Definire in maniera chiara il profilo di rischio di un investitore è la grande sfida e la novità introdotta dalla normativa MIFID 2. Per questa ragione è nato il KID dei PRIIPs, ovvero il Key Information Document che deve contenere tutte informazioni chiave raccontate con un linguaggio semplice, riportando in maniera dettagliata i costi del prodotto e, allo stesso tempo, deve essere anche il più comprensibile possibile riguardo ai rischi a cui il prodotto espone l’investimento. Il KID ha un formato standardizzato – la lunghezza massima è di 3 pagine – che consente di confrontare in maniera omogenea le caratteristiche dei prodotti che rientrano sotto la definizione di PRIIPs
In particolare il KID serve a:
- conoscere e comprendere tutte le voci di costo di un prodotto che devono essere esplicitate e spiegate in ogni loro punto;
- definire il profilo di rischio dell’investitore che dovrà essere valutato in base alle competenze finanziarie. In questo modo si evita che vengano fatte proposte di investimento non adeguate al proprio profilo;
- scegliere in maniera consapevole e autonoma dopo aver valutato e compreso tutti gli aspetti dell’investimento;
- conoscere gli scenari possibili a cui può andare incontro il proprio investimento. Il KID deve offrire una valutazione di almeno tre possibili scenari di rendimento atteso (favorevole, moderate e sfavorevole) secondo una durata di 1, 3 o 5 anni;
- essere informati sulla possibilità e esporre reclami su prodotti, produttori, consulenti o distributori del prodotto di investimento.
Il KID secondo l’obiettivo del legislatore europeo è quello di dare alle persone, in fase precontrattuale, la possibilità di valutare attentamente le decisioni di investimento, aumentare la trasparenza ed evitare scelte non adatte al proprio profilo di rischio.
Scopri sulla piattaforma Online Sim come investire scegliendo un Portafoglio Modello. Lasciati aiutare passo a passo per individuare il portafoglio modello più indicato per le tue esigenze.
Note
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.
Nessun commento