L’America ha deciso: il Repubblicano Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti. La vittoria sulla candidata democratica Kamala Harris è stata schiacciante e non lascia spazio a dubbi o contestazioni come era accaduto quattro anno fa con la sfida Biden-Trump. Quali potrebbero essere le conseguenze sui mercati delle elezioni americane 2024? Scopri come la Borsa potrebbe subirne l’influenza.

Come i mercati sono influenzati dalle elezioni americane

Le elezioni americane hanno avuto storicamente un impatto significativo sui mercati. Secondo un’analisi di T. Rowe Price che ha preso in considerazione le 24 elezioni che si sono tenute dal 1927 fino al 2020. L’analisi quantitativa dei dati conferma che esiste una correlazione. Alcuni punti chiave:

  • Una variabile da sola non è decisiva. Secondo l’analisi, le elezioni americane da sole non possono condizionare i mercati perché sono tante le variabili economiche che incidono sul loro andamento. Per esempio, la Grande Depressione (1932) ha pesato molto di più della consultazione elettorale, così come è accaduto con la Seconda Guerra Mondiale (1940 e 1944), la bolla tecnologica (2000), la crisi finanziaria globale (2008) e la pandemia di Covid-19 (2020).
  • L’indice S&P 500 sensibile alle elezioni. L’analisi statistica dell’andamento dell’indice S&P 500 della borsa americana evidenzia che i rendimenti complessivi e medi sono stati inferiori negli anni delle elezioni presidenziali rispetto a quelli senza elezioni. Dall’analisi emerge anche che i rendimenti dell’S&P 500 sono stati più elevati nel periodo che precede le elezioni presidenziali rispetto agli anni non elettorali. I rendimenti dei mercati azionari sono stati inferiori anche nei periodi a 1, 6 e 12 mesi dopo le elezioni rispetto ai periodi corrispondenti negli anni senza elezioni presidenziali.
  • Volatilità in aumento. Se i mercati azionari in media scendono con le elezioni presidenziali, la volatilità sale nei 12 mesi precedenti l’elezione e nel mese successivo. Ma in media l’S&P 500 ha avuto una volatilità inferiore negli anni elettorali.
  • Non è il presidente a fare la differenza. In generale, i presidenti appena eletti non hanno una grande influenza sui mercati azionari. Contano di più le promesse elettorali che, se non mantenute, possono influenzare l’andamento nei 12 mesi successivi all’elezione. Secondo la statistica, le probabilità di recessione aumentano nell’anno successivo a quello elettorale.
  • Lo stato di salute dell’economia è fondamentale. Un ruolo decisivo nella vittoria elettorale è l’andamento dei principali indicatori economici. Se i dati sono positivi, il partito in carica ha quasi il 100% di chance di essere riconfermato. In caso di sconfitta del partito in carica, il mercato azionario è stato storicamente più debole nel periodo precedente alle elezioni presidenziali, ma successivamente la performance riparte.

Le possibili conseguenze della vittoria di Trump

I mercati nel corso del 2024 si sono concentrati più sulla stagione delle trimestrali e sulle azioni di politica monetaria della Banca centrale americana (FED) che ha tagliato i tassi. E hanno scommesso quasi subito su una vittoria Repubblicana dopo l’addio alla corsa alla presidenza di Joe Biden a luglio 2024. Secondo l’analisi di Robeco dal titolo Trump versus Harris: The impact for markets, la politica di Trump ha un impatto significativo sia sull’economia statunitense sia sui mercati globali. In particolare:

  • Impatto sui mercati. L’elezione di Trump fa aumentare inizialmente il mercato azionario, grazie ai tagli alle tasse e alla deregolamentazione.
  • Politiche commerciali. Trump è favorevole al protezionismo e all’isolazionismo, con dazi che potrebbero aumentare l’inflazione.
  • Settore energetico. Trump sostiene l’espansione dei combustibili fossili (fracking, trivellazione), mentre Harris promuove l’energia verde.
  • Sanità. Trump vuole eliminare l’Obamacare senza un’alternativa chiara per la copertura sanitaria degli americani.
  • Congresso e mercati. Un Congresso diviso è considerato più positivo per i mercati, evitando che una singola parte politica possa prendere il controllo completo.

Come si comportano le azioni di solito

La reazione delle azioni alle elezioni americane dipende molto anche dal contesto economico globale, come inflazione, tassi d’interesse, e tensioni internazionali, che possono amplificare o attenuare l’effetto delle elezioni. In generale, nell’anno delle elezioni americane le azioni mostrano un comportamento che si ripete. In particolare:

  • Prima delle elezioni: maggiore volatilità e incertezza.
  • Subito dopo le elezioni: rimbalzo positivo se c’è chiarezza, altrimenti volatilità se il risultato è incerto.
  • Effetto di medio-lungo termine: crescita del mercato azionario con performance diverse a seconda delle politiche del presidente e della composizione del Congresso.

Le azioni favorite con la vittoria Repubblicana. In generale, i mercati azionari hanno un’ottima performance sotto le amministrazioni repubblicane, specialmente per via delle politiche di deregolamentazione e riduzione delle tasse, percepite come favorevoli agli affari e alle imprese. Energia tradizionale, difesa, settore finanziario, manifattura e sanità privata sono i settori che beneficiano di una vittoria repubblicana. Secondo l’analisi di ABRDN, nel lungo termine, la vittoria di Trump determina un ambiente normativo più lassista, un’escalation dei dazi commerciali e potenziali tentativi di abrogazione di componenti dell’Inflation Reduction Act (IRA). Il comparto manifatturiero americano e le società a piccola e media capitalizzazione potrebbero sovraperformare il mercato. Con il Presidente Trump al comando, l’America affronta poi un elevato rischio di inflazione, che influenza i settori sensibili ai tassi e rafforza il dollaro.

Come sta reagendo la Borsa dopo l’elezione di Trump

La vittoria di Trump ha rapidamente lasciato il segno sui mercati finanziari. I future sull’indice S&P 500 sono saliti oltre il 2% e il dollaro ha registrato il suo più grande guadagno rispetto alle principali valute dal 2020, affossando l’euro. I Titoli del Tesoro americano sono crollati, facendo salire i rendimenti di riferimento di quasi 20 punti base, e anche il Bitcoin è salito a livelli record.

  • Aumento della volatilità. Nel corso del 2024, il mercato ha visto un incremento di volatilità, con l’indice di volatilità VIX che ha mostrato un aumento notevole, passando da una media di 14,8 a circa 20 a settembre 2024, sintomo di una crescente richiesta di copertura dai rischi di fluttuazione del mercato. Questo aumento di volatilità si deve anche alla possibilità di cambiamenti nelle politiche di spesa e regolamentazione, soprattutto in settori come l’energia, la difesa e la sanità, che tipicamente beneficiano di una vittoria repubblicana, rispetto a quelli come tecnologia pulita e infrastrutture, più favorevoli con una leadership democratica​.
  • Vince la diversificazione. Secondo l’analisi di Morgan Stanley, evidenzia le aspettative divergenti dei settori azionari: per esempio, il settore dell’energia e dei materiali tende a performare meglio con i Repubblicani. Invece, il settore della tecnologia verde e dell’innovazione infrastrutturale potrebbe ricevere uno stimolo più significativo sotto un’amministrazione democratica. Per questo occorre mantenere posizioni diversificate, in vista dei potenziali cambiamenti di politiche economiche e commerciali che potrebbero impattare vari settori in caso di vittoria di un candidato o dell’altro.

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*Articolo pubblicato a luglio 2024 e sottoposto a successive revisioni

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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