L’analisi delle variabili di mercato è un buon metodo per impostare una strategia di investimento. Il sogno di ogni investitore è che studiando i numeri si possa prevedere l’andamento di azioni e obbligazioni. Ma è possibile prevedere l’andamento dei mercati finanziari? Scopri quali sono i dati e gli indicatori da valutare e come investire in modo saggio.
- Cosa determina l’andamento dei mercati
- Come prevedere il futuro dei mercati finanziari
- Le difficoltà maggiori
Cosa determina l’andamento dei mercati finanziari
Sono tante le variabili che determinano l’andamento dei mercato. La maggioranza sono esterne e hanno a che fare con la macro economia e poi ci sono fattori interni che riguardano i valori economici di aziende e Paesi. Si tratta di indicatori rilasciati a cadenza periodica che imprimono una direzione al mercato e condizionano anche l’umore degli investitori, il cosiddetto sentiment. Vediamo quali hanno una forza maggiore sui mercati:
Inflazione
Indica l’andamento dei prezzi sia su base mensile sia annuale. Il principale indice da tenere in considerazione è l’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) che misura il tasso di crescita dei prezzi al consumo.
Tasso d’interesse
Indica il costo del denaro e allo stesso tempo il rendimento generato da un investimento. Il costo del denaro è determinato dalla politica monetaria dalle Banche Centrali, per esempio BCE e FED, che decidono il valore dei tassi di interesse. Per i mercati finanziari è un indicatore determinante perché misura la quantità di interesse che deve essere pagata sul denaro preso a prestito e anche la percentuale di guadagno in rapporto a una somma di denaro investita nel corso del tempo.
Tasso di disoccupazione
Anche questo è indicatore determinante per i mercati perché influisce sulle decisioni di politica monetaria delle banche centrali. Indica ìla percentuale di persone disoccupate che cercano lavoro oin maniera attiva. Il numero è sempre messo in relazione all’intera forza lavoro di un Paese che indica la somma di persone occupate e disoccupate.
Prodotto interno lordo (PIL)
Misura il valore totale dei beni e servizi prodotti all’interno di un Paese. I dato sono rilasciati ogni trimestre e danno l’idea del rendimento economico di un Paese. Si tratta dell’indicatore macro economico più importante e offre la possibilità di fare confronti tra Paesi e intere aree geografiche.
Produzione industriale
Il dato è strettamente collegato al PIL e misura quanto l’industria di un Paese è in grado di produrre ricchezza. Dà buone indicazioni sui settori che trainano maggiormente la crescita economica e indica quali sono le aziende, e di conseguenza i titoli quotati, che possono beneficiare dell’andamento positivo.
Vendite al dettaglio
Misura la domanda di beni da parte dei consumatori. Il dato viene rilasciato ogni mese dagli uffici statistici, per esempio EUROSTAT per l’Europa e ISTAT per l’Italia, e dal suo andamento dipende l’inflazione. Quando i consumi crescono, solitamente l’inflazione cresce.
Debito pubblico
Si tratta del valore più importante per misurare i Titoli di Stato del Paese che li emette. Indica il totale del debito accumulato negli anni da uno Stato e finanziato proprio attraverso l’emissione di Titoli di stato. Non ha nulla a che fare con il deficit che indica quanto le uscite superano le entrate in un anno.
Indici di fiducia
Monitorano attraverso sondaggi il grado di fiducia di imprese e consumatori nell’economia di un’area geografica o di un Paese. Per l’Europa l’indice principale è l’indice ZEW.
Come prevedere il futuro dei mercati finanziari
Non esiste una sfera di cristallo per prevedere il futuro dei mercati finanziari. Saper leggere e interpretare i principali indicatori fornisce una chiave di lettura su cui basare le scelte di investimento.
Ci sono due modi per analizzare il mercato che possono essere utilizzati singolarmente o in sinergia.
- Analisi tecnica. Gli analisti tecnici confrontano grafici e indicatori nel tempo in modo da individuare degli schemi che si ripetono nel tempo e che, in condizioni economiche simili, possono ripetersi. L’obiettivo dell’analisi Tecnica è farsi trovare dalla parte giusta del mercato nel momento giusto per minimizzare le perdite e massimizzare il rendimento. In sostanza, l’analisi tecnica cerca di interpretare cosa ci si può aspettare dal mercato.
- Analisi fondamentale. Studia a fondo le variabili economiche macro e micro che influenzano i mercati. L’approccio è pragmatico: si cerca il perché il mercato finanziario può comportarsi in un certo modo. Per esempio, l’analisi fondamentale sulle azioni tiene conto anche della solidità patrimoniale e della redditività del titolo in relazione al prezzo di mercato a alle prospettive di crescita del settore di appartenenza.
Le difficoltà maggiori
Anticipare i movimenti di mercato è il sogno di ogni investitore. Nella pratica però è un esercizio molto complesso che si basa su calcoli matematici. Grazie alla tecnologia, questi calcoli sono stati in qualche modo industrializzati, ma le variabili restano comunque troppe per essere digerite in maniera veloce ed efficace anche da una macchina. Una delle frontiere dell’Intelligenza artificiale è proprio l’elaborazione di sistemi che siano in grade di fare previsioni accurate sull’andamento di mercato. Ma siamo ancora all’inizio di una rivoluzione per nulla certa.
- Il fattore psicologico. Per ora i mercati restano difficili da prevedere a causa dei comportamenti umani, ovvero degli operatori di mercato. Il fattore psicologico e l’umore positivo o negativo in un dato scenario economico continuano a giocare un ruolo chiave nell’andamento dei mercati.
- L’irrazionalità. La natura dei mercati finanziari è caratterizzata da un alto grado di incertezza e da fattori soggettivi imprevedibili. Per questo le previsioni, soprattutto nel breve termine, sono poco affidabili.
L’analisi di specifici casi di successo nell’uso dell’AI nel settore degli investimenti finanziari rivela come questa tecnologia stia trasformando il panorama dell’intero mercato.
Un esempio significativo è rappresentato dall’impiego dell’Al nella gestione di grandi portatogli di investimenti, dove algoritmi avanzati analizzano enormi quantità di dati di mercato per identificare le migliori opportunità di investimento. Questi sistemi sono in grado di riconoscere tendenze emergenti e segnali di mercato con una precisione e velocità ineguagliabili, consentendo agli investitori di ottimizzare le loro strategie e massimizzare i rendimenti.
Un altro caso di successo si trova nell’ambito della consulenza finanziaria, dove i cosiddetti “robot advisor” basati su AI forniscono raccomandazioni di investimento personalizzate a costi significativamente inferiori rispetto ai consulenti tradizionali. Questi sistemi utilizzano algoritmi sofisticati per valutare il profilo di rischio del cliente, le preferenze di investimento e le condizioni di mercato, offrendo strategie di investimento su misura che si adattano dinamicamente alle variazioni del mercato.
Un caso particolarmente notevole è l’impiego dell’Al nel campo dei fondi di investimento quantitativi. In questi fondi, le decisioni di investimento sono guidate interamente da algoritmi
Al che analizzano dati di mercato per prendere decisioni di trading. Questi fondi hanno dimostrato una notevole capacità di battere il mercato, specialmente in periodi di alta volatilità, grazie alla loro capacità di elaborare e reagire rapidamente a nuove informazioni.
Questi casi di successo evidenziano il ruolo crescente e l’efficacia dell’AI nel settore degli investi-enti. Tuttavia, è importante riconoscere che l’uso dell’Al comporta anche nuove sfide, tra cui la necessità di una supervisione e regolamentazione adeguata a garantire la stabilità dei mercati e proteggere gli investitori da possibili rischi associati a decisioni algoritmiche*.
IDEE DI INVESTIMENTO
La difficoltà di prevedere con certezza l’andamento dei mercati è una spinta a puntare su strategie di investimento che guardano al lungo termine e siano basate sulla diversificazione.
Per costruire un portafoglio diversificato nel lungo termine Online SIM offre un percorso guidato attraverso i portafogli modello costruiti con diverse asset class e sviluppati sulla base di metodologie quantitative. Ogni portafoglio ha un grado di rischio differente e adotta strategie di investimento diverse puntando su settori, strumenti e Paesi. I portafogli modello sono offerti dalle migliori società di gestione (UBS, Pictet Asset Management, Mc Advisory, Natixis Investment Managers, 4Timing Sim) comprese quelle specializzate in investimenti ESG e in fondi passivi Vanguard.
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Note
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.
*Paragrafo estratto da AIFI – Intelligenza artificiale: scienza del fare impresa e finanza
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