Il primo meeting Cina-Usa dell’era Biden ha chiarito agli investitori che la transizione dall’amministrazione guidata da Donald Trump a quella di Biden ha introdotto un approccio più conciliante verso la Cina, ma il percorso non sarà facile e molte barriere commerciali restano. In futuro potrebbe esserci un rapporto economico più armonioso tra i due Paesi, dunque, ma non senza alcune scelte difficili. Secondo l’analisi di Morgan Stanley, per gli investitori è utile essere consapevoli di come questa transizione di rapporti tra i due Paesi andrà avanti perché può creare venti contrari per alcuni settori azionari chiave e opportunità in altri.
In particolare:
- I venti contrari sono dovuti alle barriere commerciali che continueranno. Questo potrebbe includere restrizioni alle esportazioni che potrebbero colpire nuovi settori: le tecnologie emergenti, per esempio, l’intelligenza artificiale, le batterie al litio. Nel breve termine questo orientamento penalizzerebbe l’industria dei semiconduttori cinese, mentre avvantaggerebbe quella americana se gli Stati Uniti investiranno nel ciclo produttivo di semiconduttori a livello nazionale.
- I vantaggi sono tutti all’interno degli Stati Uniti che, investendo sulla propria industria per fare fronte alla concorrenza cinese, può dare il via alla crescita dei settori ciclici, compresi i titoli finanziari statunitensi e tecnologici.
Il dato certo è che l’evoluzione del rapporto Usa-Cina è un elemento chiave per i mercati, esattamente come le manovre delle banche centrali. E per la prima volta dopo tanto tempo, secondo il consensus degli analisti, l’economia degli Stati Uniti potrebbe crescere di più di quella cinese. Ne sono convinti gli analisti di Goldman Sachs secondo cui il prodotto interno lordo (PIL) americano nel 2021 potrebbe salire al 6,9%, tornando a livelli di crescita che non si vedevano dal 1984.
Ancora più ottimista Morgan Stanley che ipotizza una crescita del PIL Usa del 7,3% nel 2021. Secondo Goldman Sachs e Morgan Stanley il PIL Usa supererà quello della Cina che nel 2021 dovrebbe fermarsi intorno al 6%. Si tratta di un cambiamento epocale dato che, secondo le statistiche della Banca Mondiale, gli Usa non crescono più della Cina da 45 anni a questa parte. Solo per fare un esempio, nel 2019 subito prima dell’inizio della pandemia, il PIL della Cina cresceva con un ritmo tre volte superiore a quello degli Stati Uniti.
IDEE DI INVESTIMENTO
La pandemia ha rallentato un ciclo economico che vedeva la Cina lanciata verso il sorpasso dell’America come super potenza globale, ma non ha fermato la corsa nel lungo termine. Secondo le stime della Banca Mondiale, già entro il 2024 la Cina potrebbe superare gli Stati Uniti per PIL globale, mentre il PIL nominale cinese supererà quello degli Stati Uniti entro il 2035. Nel breve termine, invece, gli Stati Uniti beneficeranno maggiormente della ripresa post pandemia.
In particolare, secondo Morgan Stanley il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti scenderà al di sotto del 5% entro la fine dell’anno e al di sotto del 4% entro la fine del 2022. In questo scenario, il mercato cinese nelle ultime settimane ha subito una correzione superiore al 3% mentre il Nasdaq americano è tornato a correre.
Al di là dei movimenti di breve termine, nei prossimi 10 anni, la Cina è destinata a diventare un asset core, ovvero fondamentale, nei portafogli dei gestori esattamente come l’America. La correzione di queste settimane è un’occasione per entrare su questo mercato con un obiettivo di lungo termine.
La scelta migliore per investire sulla crescita economica della Cina sono i fondi specializzati sulle azioni cinesi.
La Top 10 dei fondi azionari che investono sulla Cina
Prodotto | Rendimento 1y | Rendimento 3y |
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JPMorgan China A (dist) USD | 55,47% | 21,57% |
Jpm China D (acc) - Usd | 53,96% | 20,40% |
Robeco Chinese Equities D EUR Classe D | 50,28% | 15,59% |
Robeco Chinese Equities Classe D USD Acc | 50,28% | 15,59% |
Bgf China Euro Hedged Classe E2 | 47,74% | 11,93% |
Julius Baer EF China Evolution Usd Classe B | 45,84% | 13,52% |
Schroder ISF All China Equity Classe B EUR Acc | 42,59% | --- |
BNP Paribas China Equity Classe Classic Usd Acc | 39,74% | 18,32% |
Templeton China Fund A (Ydis) EUR | 35,53% | --- |
Fidelity China Consumer E-ACC-Euro | 33,59% | 11,98% |
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Note
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