Se si guarda ai rendimenti da gennaio a dicembre 2016, il comparto biotecnologie non ha certo brillato. Il miglior prodotto sul mercato è Selecta J. Lamarck biotech che ha reso l’1,42% secondo dati Morningstar, ed è l’unico del settore con rendimento positivo (vedere tabella in basso). Cosa è accaduto? Secondo l’analisi di Gianpaolo Nodari, amministratore delegato di J. Lamarck le cause sono da ricercare al di fuori del settore e, in particolare, nel rallentamento dell’economia cinese e nel calo del prezzo del petrolio che hanno innescato strategie di profit-taking, ovvero prese di profitto, nei comparti cresciuti maggiormente negli anni precedenti – i rendimenti a tre anni del settore biotech sono in media del 15%.

Eppure, i fondamentali delle aziende del comparto biofarmaceutico sono la fotografia di settore in grande salute ma le quotazioni dei titoli non hanno brillato come gli anni precedenti. Il 2017 sarà l’anno della riscossa? Secondo gli analisti di Morgan Stanley non ci sono dubbi e la riscossa è già cominciata con un rialzo del 10% dell’Indice Nasdaq biotech da novembre 2016 dopo che l’indicatore aveva toccato il minimo di 2500 punti.

A pesare nel breve periodo è stato l’effetto Trump che è un fattore determinante anche nel lungo periodo, mentre fanno ben sperare per il 2017 le valutazioni dei titoli del settore, soprattutto se di guardano i tassi di crescita dei principali indicatori economici del settore come fatturato (+13%), utili (+18%) ed investimenti in Ricerca e Sviluppo (+16%), secondo l’analisi di J. Lamarck. Secondo l’analisi di Morgan Stanley, il settore biotech può avere una crescita superiore a quella di qualunque altro comparto industriale nel 2017 anche per l’ampiezza del portafoglio dei prodotti in sviluppo delle aziende: sono circa 4500 i nuovi farmaci biotech in sperimentazione, tra cui spiccano quelli per l’immuno oncologia, per il trattamento delle infezioni, delle malattie cardiovascolari e gli antivirali, con numerosi nuovi ritrovati contro l’epatite C.

IDEE DI INVESTIMENTO

Il rally dei titoli biotech si è interrotto bruscamente nell’autunno del 2015 senza una vera ragione. La corsa è ripartita subito dopo l’elezione alla presidenza degli Stari Uniti di Donald Trump. Ecco secondo l’analisi di J. Lamarck e Loomis Sayles quali sono dopo l’insediamento di Trump i punti chiave che possono spingere il settore biotech nel 2017.

  • La riforma fiscale delle imprese. Trump ha manifestato la volontà di ridurre l’imposta sulle società al 15% fornendo al contempo la possibilità di rimpatriare le risorse finanziarie delle società detenute all’estero con un tax rate del 10%. Per il settore farmaceutico tradizionale gli analisti stimano che l’ammontare di denaro detenuto presso le filiali estere ammonti a circa 100 miliardi di dollari. Per il settore biotecnologico, si stima che le prime due società al mondo, Amgen e Gilead Sciences, potrebbero ottenere l’accesso a circa 60 miliardi di dollari mentre la diminuzione delle aliquote fiscali garantirebbe a Biogen un tasso di imposta più basso, permettendole così di incrementare l’utile per azione di circa il 10%. Dato che molte di queste aziende sono alla ricerca di pipeline innovative per guidare la loro crescita, il maggiore accesso alla liquidità potrebbe portare ad una nuova ondata di acquisizioni.
  • L’allentamento del controllo sui prezzi dei farmaci consentirà alle aziende di tornare a focalizzarsi sul nuovo ciclo di prodotto ed in particolare sull’innovazione. Gli investitori saranno così più propensi a concentrarsi nuovamente sulle pipeline e sulle nuove approvazioni. Le aziende potrebbero a loro volta usare la leva dei prezzi per conquistare quote di mercato ma anche questo fa parte del mercato e, conseguentemente, favorirà ancor più la ricerca di innovazione e di farmaci migliori. Con questo vogliano sottolineare che vi sarà comunque un bilanciamento rispetto alle attese sui prezzi.
  • Una nuova leadership alla guida del sistema sanitario. Trump ha scelto Tom Price alla guida del Health and Human Services (HHS) e Seema Verna alla guida del Centers for Medicare and Medicaid Services (CMS). Le due posizioni chiave del sistema sanitario nazionale sono, quindi, a guida repubblicana e storicamente questo ha portato a sostenere una politica di rapida approvazione di nuovi farmaci (sia generici e di marca), per stimolare la concorrenza e offrire scelte per i pazienti. L’impatto potrebbe essere maggiore se anche alla guida della Food and Drug Administration (FDA), ancora da decidere, la leadership sarà vicina ai repubblicani.
  • Il trend demografico, che non è legato all’ascesa di Trump, è un latro fattore chiave per il settore. Il progressivo invecchiamento della popolazione mondiale è uno dei temi d’investimento più interessanti del comparto, sta portando ad un continuo incremento dei costi sanitari pro capite, spinti dall’aumento della domanda di nuovi farmaci.

Nella tabella una selezione dei fondi biotech ed healthcare che hanno un portafoglio più del 30% di titoli biotecnologici:

I fondi azionari biotech e healthcare che puntano sull'innovazione

Prodotto Peso biotech in portafoglioRendimento YTDRendimento 3y
UBS (Lux) EF Biotech (USD) P-acc94,29%-12,73%17,31%
Zeus Capital SICAV DNA Biotech B Acc93,28%-6,79%---
Selectra J. Lamarck Biotech A92,76%1,42%16,15%
CS (Lux) Glb Biotech Innovtr Eq B USD88,01%-15,04%17,40%
Candriam Eqs L Biotechnology C USD Acc85,00%-15,33%17,42%
Polar Capital Biotechnology I USD Inc83,98%-2,73%29,38%
Franklin Biotechnology Discv A Acc $82,44%-13,70%16,70%
Pharus SICAV Biotech A EUR Acc80,21%---*---*
Pictet-Biotech P USD79,77%-20,43%11,88%
Variopartner Sectoral Biotech Opps P$Acc76,73%-18,71%---
SEB Concept Biotechnology D64,10%-15,67%15,39%
Charlemagne Magna Biopharma Income B Acc47,63%-17,52%7,68%
JB EF Health Innovation-USD B36,89%-13,56%18,08%
EdRF Global Healthcare A-EUR36,02%-7,12%15,54%
JPM Global Healthcare A (acc) USD35,32%-11,60%12,44%
Janus Global Life Sciences A USD33,86%-9,73%17,89%
Nella tabella, i fondi azionari biotech e healthcare con più del 30% di titoli biotech in portafoglio. *Il fondo è nato il 2 novembre 2016 dalla fusione tra Multi Stars Sicav Biotech nel comparto di nuova creazione Pharus Sicav Biotech. Fonte: Morningstar Direct.

 

Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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