Ha una velocità di 10 nodi, meno di 20 chilometri all’ora, ma si prepara a navigare per i mari del Pianeta nei prossimi sei anni. Si chiama Energy Observer ed è il primo progetto di imbarcazione che utilizza anche l’energia a idrogeno, oltre all’eolico e al solare, resterà nel Mare Mediterraneo per tutta l’estate e sarà in missione per i prossimi sei anni con tappa anche a Tokyo per le Olimpiadi del 2020. Dietro al progetto c’è l’esperienza nella ricerca di mezzi alimentati a idrogeno della casa automobilista Toyota che è stata la prima a mettere su strada nel 2016 i due modelli Mirai e Clarity, macchine elettriche del futuro alimentate a fuel cell, ovvero le pile a combustibile.

In generale è l’Asia, non solo il Giappone, a spingere sulle auto a idrogeno. Tanto che dietro alle indiscrezioni rilanciate dal quotidiano Asia Times di un’offerta d’acquisto di Fca da parte della coreana Hyundai si nasconderebbe solo un rafforzamento della partnership già in atto che riguarderebbe proprio lo sviluppo delle auto a idrogeno. Per capire se i rumors possano diventare realtà si potrebbe dover attendere fino a maggio 2019 – quando Sergio Marchionne darà l’addio alla carica di Ceo di Fca – ma Chung Mongako, Ceo di Hyundai, potrebbe anticipare i tempi dell’offerta di acquisto se si verificasse un calo delle azioni della casa automobilistica italo-americana.

A favore di un interesse diverso da una partnership da parte di Hyundai nei confronti di Fca c’è l’accordo siglato dai coreani con Audi proprio in materia di ricerca su tecnologie fuel cell. L’alleanza è nata il 20 giugno 2018 e si tratta di un cross-licensing pluriennale che coinvolge anche Kia e Volkswagen. Una conferma in più dell’appetito del settore automobilistico per lo sviluppo dell’elettrico del futuro. Tanto che anche la prestigiosa corsa 24 Ore di Le Mans ha deciso di introdurre una categoria a parte entro il 2024 dedicata alle nuove vetture alimentate a idrogeno, grazie all’energia creata dalle fuel cell a lunga distanza.

IDEE DI INVESTIMENTO

Secondo uno studio McKinsey sulle auto elettriche del futuro, il giro d’affari potenziale dei veicoli alimentati a idrogeno è di circa 2,5 miliardi di dollari entro il 2030 a fronte di 10-15 milioni di automobili e oltre 500 mila autocarri. La società di consulenza definisce l’idrogeno come la prossima onda nei trasporti e coinvolge tutti i principali leader industriali del settore auto. Secondo lo studio, grazie a questa rivoluzione energetica potranno crearsi oltre 30 milioni di posti di lavoro e soddisfare un quinto dei consumi energetici entro il 2050.
L’economia dell’idrogeno ha trovato al World Economic Forum (WEF) di Davos del 2017 il primo momento di vero di dibattito, con la nascita dell’Hydrogen Council: un’iniziativa globale di aziende leader nel settore dell’energia, dei trasporti e dell’industria con una visione unita e ambizioni a lungo termine per favorire la transizione energetica.

Per investire sulle aziende che contribuiscono allo sviluppo di energie alternative ci sono fondi specializzati che investono sul mercato globale per rendimento a un anno (categoria Morningstar: Azionari settore energie alternative):

La top 5 dei fondi energie rinnovabili

ProdottoRendimento YTDRendimento 3y
Robecosam Smart Energy Fund-eur Classe B2,33%7,99%
Pictet - Clean Energy Classe R Eur0,74%-0,19%
Bgf World Energy Fund Eur Classe E20,41%4,66%
Edmond de Rothschild Energy Evolution R-3,10%---
Vontobel New Power Classe B-7,86%1,22%
Nella tabella, i fondi azionari specializzati in energie alternative ordinati per rendimento ottenuto nel primo semestre 2018. Fonte: Morningstar. Dati in euro.

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Note

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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