Cresce il fascino degli investimenti in liquidità, in particolare i conti deposito ad alta remunerazione, che offrono rendimenti annuali alti dopo anni di tassi vicini allo zero e danno agli investitori sicurezza. Con rendimenti sui prodotti di risparmio così alti, si pensa, perché rischiare di perdere denaro in borsa?
La tentazione liquidità è uno dei temi 2023 anche per gli investitori istituzionali. Secondo uno degli ultimi sondaggi Mliv Pulse condotto da Bloomberg, oltre il 65% dei grandi investitori è attratto dalla liquidità e la considera un asset importante quest’anno. E questo è il punto: la liquidità è un asset e come tale va gestita. Ma non è sempre così.
Gestione liquidità: dove investire per battere l’inflazione
Di solito si preferisce rimanere liquidi in fasi di grande volatilità e di aumento del rischio. Con un livello di inflazione alto e persistente che costringe le banche centrali a continuare ad alzare i tassi, i prezzi di azioni e obbligazioni dopo un inizio 2023 promettente continuano ad essere sotto pressione.
E allora come impiegare la liquidità? Per battere l’inflazione. Ad aprile 2023 il tasso di inflazione in Italia è dell’8,3% (era al 8,2% a marzo 2023) e dovrebbe arrivare poco sopra al 5% entro fine 2023. Nessuna delle soluzioni di gestione della liquidità batte l’inflazione.
- Conti deposito rendono solo se vincolati a 5 anni. Lasciare il denaro sul conto corrente anche ad alta remunerazione non batte l’inflazione. In media i conti correnti ad alta remunerazione considerando le offerte migliori presenti sul mercato italiano arrivano fino a un massimo del 5% annuo, ma solo se si mantengono le somme vincolate al conto per almeno 5 anni.
- Cedole obbligazioni italiane in discesa. Il BTP Italia batte il conto deposito con cedole semestrali superiori al 5% in pagamento tra aprile e maggio 2023 e rendimenti che su base annua superano il 9%. In questo caso il merito è dell’inflazione: questi bond hanno un rendimento cedolare in parte fisso (minimo garantito) e in parte agganciato al tasso di inflazione italiana. Oggi i rendimenti sono alti per chi aveva sottoscritto questi bond quando l’inflazione era intorno all’1% annuo. Adesso il trend dovrebbe invertirsi: il tasso di inflazione in Italia dopo mesi di crescita è atteso in discesa, quindi i rendimenti dei Btp Italia sono destinati a scendere insieme all’inflazione.
IDEE DI INVESTIMENTO
La ricerca della tranquillità non va d’accordo con la ricerca di rendimento. Qualsiasi strumento che è oggi a disposizione di un investitore per gestire la propria liquidità deve fare i conti con la politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE), che continuerà ad aumentare per tutto il 2023 i tassi e non c’è una rotta certa per il 2024.
In questo scenario, la media di rendimento delle opzioni liquidità è inferiore all’inflazione.
Prima di parcheggiare la propria liquidità è bene sapere che:
- La liquidità sul conto serve per avere una somma pronta all’uso per coprire spese impreviste. Deve essere una parte minoritaria del proprio patrimonio e deve essere conteggiata in base alle spese a cui si pensa di andare incontro nell’arco di un anno.
- Per valutare quanta parte del portafoglio parcheggiare in liquidità è sempre consigliabile effettuare un check-up del proprio patrimonio valutando anche l’opzione di investire in fondi obbligazionari che hanno come obiettivo primario la copertura del rischio di portafoglio in modo da costruire una corretta asset allocation.
- Il parcheggio della liquidità non è una buona scelta di investimento nel lungo periodo soprattutto in un contesto di inflazione elevata.
Per fare il check-up di portafoglio e scoprire come migliorare il tuo investimento in fondi visita il sito Online SIM.
Note
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