Il ritorno di rendimenti elevati sui bond, con i Treasury USA a 10 anni vicini al 5%, rappresenta un punto di svolta per il mercato globale. Gli investitori si trovano nel bel mezzo di una “guerra dei rendimenti”, in cui i bond tornano a essere competitivi rispetto alle azioni, con implicazioni profonde per le strategie di portafoglio. Monitorare i dati macroeconomici e l’evoluzione delle politiche monetarie è essenziale per comprendere le prossime mosse dei mercati.
Il ritorno di rendimenti elevati sui bond
Il rialzo è alimentato da una combinazione di fattori, tra cui la resilienza economica degli Stati Uniti e l’incertezza sulle politiche monetarie future. Secondo le analisi di BlackRock e T. Rowe Price, se l’economia americana continuerà a mostrare segnali di forza – per esempio, dati solidi sull’occupazione o sulla produttività – i rendimenti potrebbero stabilizzarsi sopra il 5%. Questo ha un effetto anche sugli altri mercati. Regno Unito e Giappone, per esempio, stanno già mostrando segnali di adeguamento ai livelli più alti dei rendimenti statunitensi.
Secondo JPMorgan e Bank of America un rendimento stabile sopra il 4,5%-5% potrebbe diventare la nuova normalità del mercato obbligazionario. Questo implicherebbe costi di finanziamento più alti per i governi e una maggiore attenzione alle politiche fiscali.
Gli effetti sulle azioni
Le correlazioni negative tra rendimenti obbligazionari e azionari indicano che i mercati azionari potrebbero soffrire. Storicamente, rendimenti elevati attraggono gli investitori istituzionali in cerca di maggiore sicurezza rispetto agli asset azionari, contribuendo a un possibile rallentamento delle borse. Nonostante l’aumento dei rendimenti obbligazionari, i mercati azionari hanno mostrato in questo inizio 2025 una sorprendente resilienza grazie alla solidità dell’economia e alla fiducia degli investitori in una “soft landing” economica. Tuttavia, questa resilienza potrebbe essere messa alla prova in caso di ulteriori rialzi dei tassi o di shock negativi.
Secondo Goldman Sachs, sono possibili tre scenari:
- Scenario ribassista. I mercati azionari globali potrebbero affrontare correzioni significative, in particolare nei settori più sensibili ai tassi, come quello tecnologico e dei beni di consumo. Tuttavia, settori come l’energia e la difesa, che beneficiano di politiche fiscali espansive o di domanda stabile, potrebbero mostrare una maggiore capacità di resistenza.
- Scenario Goldilocks. Se l’inflazione rallentasse e la crescita economica rimanesse moderata, il mercato azionario potrebbe mantenere il suo slancio. Questo dipende dalla capacità delle banche centrali di bilanciare le politiche monetarie.
- Scenario correzioni improvvise. In caso di dati economici negativi o un’accelerazione dell’inflazione, il rischio di una correzione rapida e significativa aumenterebbe. Gli investitori potrebbero quindi spostarsi verso asset meno rischiosi come obbligazioni a lungo termine.
IDEE DI INVESTIMENTO
Il futuro dei mercati finanziari sarà caratterizzato da una guerra di rendimento tra obbligazioni e azioni e gli investitori dovranno navigare un panorama più complesso e meno prevedibile. Una prima conseguenza una maggiore volatilità che porta anche opportunità significative per coloro che sapranno adattarsi a questo nuovo contesto.
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NOTE
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