Principi e Re, Papi e Finanzieri d’altri tempi. Negli ultimi anni ho raccontato storie incredibili di uomini e donne eccezionali che hanno cambiato il mondo dei soldi e della finanza per sempre fornendo esempi straordinari a cui ispirarsi. Ma come e quando mi è nata questa vena creativa? Perché ho voluto condividere queste storie?  Chi mi conosce bene sa che non ho mai avuto una grande vena scrittoria, al liceo gioivo quando prendevo 6 meno meno, nel tema d’Italiano. Eppure all’improvviso, un po’ come il sottotitolo del mio libro tutto è cambiato. Considero tutto questo il dono del destino dopo un grave incidente in moto che mi ha cambiato la vita. No, non è una frase ad effetto, ma ciò che realmente è accaduto! Circa sei anni fa infatti, mentre mi recavo ad un appuntamento di lavoro in pieno centro a Milano, una persona distratta ha effettuato un’inversione a U a pochi metri da un semaforo su doppia linea continua. Senza guardare alle sue spalle ha sterzato all’improvviso cambiando per sempre la mia vita.
Nell’impatto mi sono incastrato sotto la sua macchina provocandomi una ferita alla caviglia sinistra, suturata con oltre 50 punti, una frattura alla gamba e al dito della mano sinistra, la lussazione della spalla; e nonostante indossassi il casco, un’emorragia cerebrale mi ha causato un coma farmacologico di oltre 48 ore.

Proprio quest’ultimo trauma, a detta del neurochirurgo che mi ha curato, deve aver stimolato qualche area del mio cervello, diciamo dormiente. Come recita il detto? «Non tutti i mali vengono per nuocere»? A distanza di anni posso dire che è così! Da allora ho sviluppato una vena scrittoria che non avevo mai avuto. Arte, storia e cultura sono diventate molto più che una passione tanto che ho scritto decine di articoli pubblicati in buona parte su questo blog, girato una serie di video pillole sulla storia del denaro con la web tv del Sole 24 Ore e ho avuto l’ispirazione anche per questo libro.

Dove e quando ha avuto inizio questa crisi senza fine che non ci lascia più dal 2008? Ma si tratta davvero di una crisi o di qualcosa di più profondo? Domande all’apparenza innocenti ma che sono diventate l’ossessione non soltanto metaforica del protagonista di questo insolito romanzo. Bankageddon è un fanta-romanzo finanziario che racconta cosa è successo sui mercati a partire dal 2008, attraverso le vicissitudini di un ex banker della city che, dopo essere stato ingiustamente licenziato, apre un sito di contro informazione. Da dove viene e dove va a finire questa crisi senza sbocchi in cui siamo caduti? Se siamo tutti indebitati fino al midollo, ci dovranno essere anche dei creditori, no? Chi possiede realmente la ricchezza che abbiamo contribuito a creare con il duro lavoro di generazioni? Perché ci ritroviamo in questa situazione? C’è una via d’uscita, in fondo al tunnel? Queste e altre domande inquietanti sono l’ossessione che colpisce, non solo metaforicamente, il nostro protagonista.

Mentre la crisi economica travolge il settore finanziario e il mondo intero, Giovanni si lecca le ferite, covando una feroce volontà di vendetta per il sopruso subito e cerca di ritrovare sé stesso ed i suoi sogni infranti. Forse non casualmente proprio lui, amante della vita notturna e delle belle donne, single impunito e molto materiale, trova in quegli stessi mesi durissimi l’amore nuovo e autentico di Consuelo, rinnovando la sua capacità di ascoltare la vita con emozioni profonde e diverse. La sua accurata opera di denuncia, le sue critiche dirette sulle pratiche poco trasparenti che per anni ha potuto osservare, nel proseguire del racconto si scontrano con un tesoro insperato: dalle pieghe del passato riemergono antichi manoscritti sconosciuti legati al mondo finanziario che gli sono stati regalati da un amico d’infanzia di Parma. Attraverso di essi Giovanni riscopre le vite straordinarie di uomini che agli albori dell’economia occidentale utilizzarono la finanza e spesero la propria stessa esistenza non per arricchirsi alle spalle degli altri, ma per costruire un mondo migliore. Come Jacob Fugger  al quale è stata dedicata un’intera puntata del documentario Money Art, che ho condotto su RAI 5. Tornare al passato, riscoprire le radici autentiche della finanza e l’origine stessa di quel denaro che tutti ossessiona, potrebbe essere la ricetta vincente per costruire un domani meno cupo.

Sulla via del futuro, però, Giovanni viene rapito e si imbatte nel volto feroce di una misteriosa società segreta, dove pochi uomini senza alcuno scrupolo detengono (forse) le leve di un potere inimmaginabile, capace di condizionare brutalmente anche le più evolute democrazie del mondo. Perché, come dicono gli appartenenti alla società segreta, “i confini del bene e del male” non esistono. Nessuno è veramente onesto. Niente è come sembra, nulla è semplice. E non c’è alcuna scelta priva di rischi. Per scoprire come il protagonista ne verrà fuori, e come potremo uscire tutti da una situazione che sembra senza speranza bisognerà arrivare alle ultime pagine. Perché con ogni probabilità questa non è una semplice crisi, bensì il più grande cambiamento in seno all’economia dal dopoguerra ad oggi. Questo romanzo vuole essere, dall’inizio alla fine, una sorta di viaggio etico, più o meno immaginario, dentro le vicende passate e presenti del mercato dei capitali, per trovare risposte a domande che spesso ci siamo posti, per mettere a fuoco informazioni che non sempre arrivano in superficie. E per provare a rendere comprensibili i nodi dell’attuale finanza, dei mercati, dell’economia, percepiti dai più come intricati e inafferrabili, ma in realtà determinanti per la vita di ciascuno. Il titolo scelto, Bankageddon, allude proprio all’effetto dirompente che eventi epocali hanno avuto e continuano ad avere sulle vite di milioni di persone restando ancora indecifrabili. Ma è anche un messaggio di speranza, affinché dalle sue ceneri, proprio come un’araba fenice, la finanza stessa possa trovare la via, il Sogno di un mondo migliore.

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Note
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Alex Ricchebuono

Alex Ricchebuono

Competenze:
Alex ha oltre 24 anni di esperienza nel settore dell’Asset Management ed ha ricoperto ruoli di responsabilità per lo sviluppo commerciale a livello europeo in società di primaria importanza tra le quali: Credit Suisse, Janus Capital, American Express e Bnp Paribas.

Esperienza:
È stato tra i soci fondatori dell’Associazione Italiana del Private Banking e membro del primo consiglio di amministrazione. Vive e lavora tra Milano e Londra ed è Partner di New End Associates, piattaforma Inglese per la distribuzione di alcuni dei più importanti gestori alternativi internazionali (Apollo, Bain Capital, Brookfield e altri). Scrive libri e articoli sulla storia della finanza, è un appassionato di storia economica ed evoluzione della Moneta e si occupa di divulgazione finanziaria. Ha realizzato una serie di video pillole per Il Sole 24 Ore dal titolo “I soldi Raccontano”. Ha inoltre condotto per la Radio Televisione Italiana il documentario in 4 puntate Money Art andato in onda su RAI 5. Insegna Storia ed Evoluzione della moneta all’Università del Piemonte Orientale presso il Dipartimento CLEA. Ha inoltre ricoperto il ruolo di Presidente del Comitato Promotore delle Coniazioni Ufficiali di EXPO 2015.

Formazione:
Laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Torino.

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