Il mondo dei media e dell’intrattenimento TV ha gli occhi puntati sulla guerra in corso tra Walt Disney e il colosso della TV via cavo Comcast per gli asset di Fox. Per Rupert Murdoch l’unione con la società di Topolino porterebbe alla creazione di una delle maggiori e più innovative società media. La guerra, nonostante l’atteso rilancio di Comcast a 41 dollari per azione contro i 38 dollari offerti da Walt Disney, potrebbe finire presto per decisione dell’Antitrust americano che potrebbe concedere il via libera a Disney e l’approvazione definitiva entro la fine di giugno. Ma è la prova della vivacità di un settore definito maturo che in realtà è nel bel mezzo di una radicale trasformazione. Tanto da far sembrare preistoria la TV via cavo.

La guerra dei media per il dominio della TV, infatti, si gioca sempre di più sull’on demand e sui social media che diventano televisione. L’asset di Fox che fa più gola la quota di Hulu, il servizio di TV in streaming che conta 3 milioni di abbonati. La ragione? La vendita di show televisivi direttamente ai consumatori è la strategia privilegiata dei media tradizionali che sono ormai stretti dalla concorrenza di giganti tecnologici dell’entertainment come Netflix, Amazon e Google. Ma anche lo streaming TV rischia di essere il passato. La nuova frontiera per ricavi pubblicitari e audience è la social TV.

Il precursore è stato il canale YouTube Premium che poco più di un anno fa ha lanciato show originali trasmessi in esclusiva e gratuitamente, supportati dalla pubblicità, con star come Katy Perry, Ellen DeGeneres e Demi Lovato e adesso è pronto a lanciare serie originali. In arrivo su YouTube c’è una dark comedy in 10 episodi prodotta e interpretata da Kirsten Dunst, mentre nel 2019 debutteranno produzioni firmate da George Clooney e Sony TriStar Television.
Nell’agone delle social TV è sceso anche Twitter che privilegia le dirette di eventi sportivi e Snapchat che ha puntato su una sezione definita Discover che mette insieme con tenuti degli utenti e degli editori non solo televisivi, utilizzando però il video come forme di comunicazione privilegiata.

Ultimo ad entrare nel mercato delle social TV è Mark Zuckerberg che un anno fa lanciava l’idea in America di Facebook Watch, ovvero una sezione differente e scorporata dagli altri contenuti in cascata (profili personali, home e così via) che raccoglie show di tutti i tipi, approvati da Facebook ma prodotti da terzi, da guardare e commentare in compagnia come già accade per le dirette – in Italia dovrebbe essere disponibile da questa estate. È partita ufficialmente, invece, IGTV di Instagram, su cui Zuckerberg punta per dare slancio ai ricavi. Si tratta di video di un’ora, aperti a utenti e aziende, che lanciano la sfida a YouTube ma anche ai tradizionali canali televisivi.

IDEE DI INVESTIMENTO

La nascita di nuovi media e di nuove forme di televisione segue l’evoluzione della tecnologia e dei consumi tipica dei trend generazionali che sono un tema forte nel portafoglio dei gestori. In particolare, secondo un’indagine GlobalWebIndex che ha intervistato 350 mila persone in diversi Paesi nel mondo, di età compresa tra i 16 e i 64 anni, è emerso che l’utente medio di Internet utilizza le piattaforme social 20 minuti in più al giorno rispetto alla televisione. Il comportamento è moltiplicato per quattro se si guardano in particolare i Millennials e la Generazione Z, con una preferenza per Facebook, Twitter, Snapchat. La guerra della TV social è appena cominciata, resta da capire qual è il modello vincente: i video verticali che danno spazio all’utente (Instagram e Snapchat) oppure quelli orizzontali (YouTube e Facebook) dove le star TV e le aziende sono più protagoniste.

  • Per investire sui megatrend generazionali esistono fondi specializzati che diversificano in maniera globale il portafoglio.
  • Per puntare in maniera specifica sui nuovi consumi esistono fondi azionari specializzati (Categoria Morningstar: Azionari Settore Beni e Servizi di consumo):

La Top 5 dei fondi che investono sui nuovi consumi globali

ProdottoRendimento 3yRendimento YTD
Invesco Global Leisure Classe E (acc) Eur13,71%5,99%
CS Invm Fds 2 - Credit Suisse (Lux) Global Prestige Equity Fund UB EUR10,64%12,83%
Robeco Global Consumer Trends Equities E €8,99%7,73%
UBS (Lux) Equity Fund - Asian Consumption (USD) P-acc7,62%1,01%
Fidelity Global Consumer Industries Fund - E - ACC - Euro7,38%4,11%
Nella tabella, i migliori fondi che investono in maniera globale sui nuovi consumi ordinati per rendimento a tre anni. Fonte: Morningstar. Rendimenti in euro.

 

Per selezionare i fondi più indicati per te utilizza il fund selector di Online SIM.

Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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