Se vince Marine Le Pen, l’Europa è finita. Se perde, l’Europa è destinata ad andare a due velocità, con un gruppo di Paesi che puntano a legami ancora più stretti primeggiando sugli altri. È questo il sentiment degli osservatori politici a Bruxelles e nelle principali capitali europee, che agita i grandi investitori. Con una certezza: saranno soprattutto le elezioni in Francia a decidere il destino dell’Ue, già profondamente toccata dalla Brexit e dal dilagare dell’euroscetticismo, anche in Italia. E la discesa in campo di Emmanuel Macron, 39 anni, già ministro dell’economia con delega al digitale, alle presidenziali francesi di maggio ha fatto tirare un bel sospiro di sollievo ai gestori.
Perché fino alla discesa in campo di Macron come contendente di Le Pen, soltanto la Germania era una certezza. Chiunque sia, il futuro cancelliere che uscirà dalle urne a fine settembre 2017, infatti, non è destinato a essere un euroscettico. Angela Merkel o l’ex presidente dell’Europarlamento Martin Schulz sono due certezze per l’euro e un’eventuale vittoria della populista di Alternative fuer Deutschland (AfD) con Frauke Petry, al momento, non è attesa dati i sondaggi. Una certezza al contrario, invece, è che arrivi un premier anti-Ue non è in Olanda, dove si è aperta la lunga corsa al vo il balletto elettorale europeo il 15 marzo.
Mercati europei: perché si teme la ripresa dell’inflazione
Il calendario elettorale così fitto agita i gestori anche a causa di una possibile ripresa dell’inflazione che turba le quotazioni del reddito fisso. Ma come sempre quando ci sono dei cambiamenti in vista ci sono delle opportunità. Ne è convinto Guillaume Dalibot, gestore del fondo equity Europa Echiquier Agressor di La Financière de l’Echiquier. “Il 2017 apre sotto buoni auspici per l’equity Europa anche se l’esito incerto delle prossime scadenze politiche suscita preoccupazione” ha detto il gestore francese. “In un’ottica tuttavia puramente economica molti sono gli spunti che spingono all’ottimismo: alla debolezza dell’euro, che genera un notevole vantaggio competitivo per le aziende di molti settori industriali, si aggiungono altri fattori macroeconomici che lasciano presagire una crescita sostenuta in Europa”.
I mercati europei sembrano aver scontato gli eventi ritenuti portatori di minacce tra cui i prossimi risultati elettorali in Francia, nei Paesi Bassi o in Germania, ed ogni storno eventuale dovrebbe rivelarsi di breve durata, secondo il consensus dei gestori. Per Philip Dicken, responsabile azionario Europa di Columbia Threadneedle, il rafforzamento del vento populista continuerà a dominare l’agenda politica in vista degli appuntamenti elettorali in Europa nel 2017.
“I rischi e l’incertezza correlati a questi eventi sono molto più significativi rispetto ai cicli recenti” ha detto il gestore. “In un contesto politico così incerto, vogliamo concentrarci sugli aspetti positivi che riguardano l’Europa: ravvisiamo una crescita economica ragionevole nell’ordine dell’1% nel Regno Unito e una riconferma della ripresa debole in Europa, con il PIL dell’Eurozona in espansione dell’1,1%; un’inflazione intorno al 2% in Europa dovrebbe sostenere il fatturato delle società e prevediamo una crescita degli utili pari al 10% circa sul mercato europeo nel 2017”.
IDEE DI INVESTIMENTO
C’è un dato che fa sperare tutti i gestori che puntano sull’Europa: oggi le valutazioni europee sono relativamente interessanti. L’avversione al rischio nei confronti degli imminenti eventi politici ha provocato un’impennata dei deflussi dai listini europei, lasciando il mercato azionario quotato a sconto rispetto, in particolare, agli Stati Uniti. “Il rendimento da dividendo sul mercato europeo si aggira sul 3,5% e numerosi titoli di buona qualità rendono ancora di più” ha detto Dicken. “Inoltre, riteniamo interessanti le valutazioni nel comparto delle società di piccole e medie dimensioni poiché gli investitori si concentrano sui rischi piuttosto che sulle ottime prospettive di crescita disponibili”.
In un momento come questo, i gestori consigliano di puntare su società di qualità superiore con prospettive favorevoli a lungo termine. La scelta migliore è quella di un fondo azionario Europa che permette di diversificare anche fuori dall’euro che adotta uno stile value (categoria Morningstar: Azionari Europa small e mid cap) investendo i titoli a piccola e media capitalizzazione per trarre vantaggio dalla volatilità di mercato per acquistare titoli di buona qualità a sconti impensabili fino a qualche mese fa.
Nella tabella i migliori fondi azionari Europa small e mid cap per rendimento a un anno che investono secondo uno stile value:
Fondi Azionari Europa small e mid cap più esposti ai titoli value
Prodotto | Performance 1y | Titoli Value in portafoglio |
---|---|---|
Credit Suisse (Lux) Small and Mid Cap Europe Equity Fund ClasseB EUR Cap | 31,51% | 27,61% |
Henderson Horizon PanEur Smr Cms A2€Acc | 30,95% | 32,80% |
Henderson Gartmore Pan European Smaller Companies Classe B Eur Acc | 30,72% | 35,46% |
Metropole Avenir Europe A | 29,96% | 28,40% |
BG SICAV Generali Eurp Eq Recvry DXL Acc | 28,65% | 26,91% |
Schroder ISF Eur Smaller Coms A Acc | 26,19% | 27,96% |
CSIF (Lux) Equities Europe Sm Cps DB EUR | 25,96% | 27,64% |
Raiffeisen Azionario Europa Smallcap (r) | 25,27% | 26,03% |
Dimensional Europe Sm Comp B EUR | 24,26% | 28,77% |
Eurizon EasyFund Eq SC Europe R | 22,09% | 27,39% |
AXA Rosenberg Pan-Eurp Sm Cp Alpha A | 20,96% | 44,74% |
Amundi Fds Eq Europe Small Cap IE-C | 19,29% | 25,99% |
Parvest Equity Europe Small Cap C C | 12,06% | 29,01% |
Franklin European Sm-Md Cap Gr A Acc EUR | 11,77% | 25,97% |
Pioneer Fds European Potential E EUR ND | 10,61% | 29,28% |
Note
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