L’energia è al centro di una trasformazione epocale, trainata da investimenti massicci, innovazioni tecnologiche e politiche climatiche sempre più stringenti. Ma quali sono le prospettive a lungo termine? Secondo i dati del report Energy Transition Investment Outlook: 2025 and Beyond di KPMG, il biennio 2024-2025 si preannuncia cruciale per accelerare la transizione energetica. Scopriamo cosa ci aspetta.

Investimenti in crescita per la transizione energetica: l’outlook 2025

Secondo il report di KPMG, gli investimenti globali in asset per la transizione energetica hanno superato i 2 trilioni di dollari nel 2024, raddoppiando rispetto al 2020. Tuttavia, per rispettare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, questi investimenti dovranno quasi triplicare entro il 2030, raggiungendo circa 6 trilioni di dollari all’anno. In particolare, i settori più attraenti per gli investitori nel biennio 2024-2025 sono:

  • Efficienza energetica (36%), che include tecnologie per l’elettrificazione e la riduzione dei consumi.
  • Energie rinnovabili (34%), con un focus particolare su solare, eolico e idrogeno verde.
  • Infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio energetico (32%), fondamentali per la stabilità delle reti.
  • Minerali critici (29%), indispensabili per la produzione di batterie e tecnologie verdi.

A sostenere gli investimenti c’è la riduzione dei costi delle tecnologie, come i pannelli solari e le batterie al litio, e il miglioramento delle condizioni macroeconomiche, con tassi di interesse in diminuzione e una maggiore stabilità nei prezzi delle materie prime.

Combustibili fossili: petrolio e gas sui record

Nonostante la rapida crescita delle energie rinnovabili, i combustibili fossili continuano a svolgere un ruolo significativo nell’attuale mix energetico. Il report rileva che gli investimenti globali in energia fossile ammontano a oltre 1,1 trilioni di dollari nel 2024, con una produzione di petrolio e gas a livelli record. In particolare:

  • Il gas naturale resta essenziale perché è visto come una fonte “ponte” essenziale per garantire sicurezza energetica e stabilità durante la transizione verso un sistema energetico rinnovabile. Secondo il report KPMG senza investimenti nei combustibili di transizione, il rischio di carenze energetiche o una dipendenza maggiore da fonti più inquinanti come il carbone è concreto.
  • L’importanza di una transizione graduale si vede nei numeri: solo il 25% degli investitori a livello globale ha cessato nuovi investimenti nei combustibili fossili, il restante 75% sottolinea la necessità di un approccio bilanciato per evitare disfunzioni nei mercati energetici globali.
  • Investire in infrastrutture per il gas naturale insieme a tecnologie per la cattura del carbonio (CCUS), è una strategia chiave per mitigare le emissioni senza compromettere l’affidabilità del sistema.

Ostacoli alla transizione energetica

Nonostante l’ottimismo, esistono barriere che rallentano gli investimenti.

  • Rischi normativi. Il 40% degli investitori ritiene che l’incertezza politica sia il principale ostacolo.
  • Volatilità del mercato. I cambiamenti nei prezzi e nei tassi di interesse complicano la pianificazione.
  • Prestazioni tecnologiche incerte. Molte nuove tecnologie devono ancora dimostrare la loro affidabilità.

IDEE DI INVESTIMENTO

Ma non c’è dubbio che l’opportunità di crescita del settore energetico sia importante nel 2025. In particolare, l’efficienza energetica, le rinnovabili e le infrastrutture per il trasporto saranno i settori più dinamici. L’adozione di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione delle reti, contribuirà a migliorare l’efficienza e a ridurre i costi. Tutti questi temi sono presenti nei portafogli dei fondi comuni specializzati in energie rinnovabili, transizione energetica e tecnologie verdi.

Per investire sul megatrend della transizione energetica ecco i migliori fondi presenti sulla piattaforma di Online SIM:

  • PIMCO MLP & Energy Infrastructure Fund Classe E Usd Dis è un azionario energia e materie prime che investe a livello globale su società che operano nel settore delle infrastrutture del settore energetico. Partito nel 2014 il fondo rende il 16,77% a cinque anni (dati Morningstar aggiornati a gennaio 2025). Il settore principale è quello delle infrastrutture, il 92% è investito in America.

PIMCO MLP & Energy Infrastructure Fund Classe E Usd Dis

  • Robeco – Smart Energy Equities Classe D Eur è un azionario energia e materie prime che investe a livello globale sulla decarbonizzazione del settore energetico attraverso investimenti in fonti di produzione di energia pulita, prodotti e infrastrutture efficienti dal punto di vista energetico, tecnologie a sostegno dell’elettrificazione di industria, trasporti e del riscaldamento. Partito nel 2020 il fondo rende il 13,29% a cinque anni (dati Morningstar aggiornati a gennaio 2025). Tecnologia e beni industriali sono i primi settori in portafoglio, a livello geografico il 51% è investito sull’America.

Robeco - Smart Energy Equities Classe D Eur

  • Pictet – Clean Energy Transition Classe R Usd. Si tratta di un azionario energia e materie prime che investe in maniera globale. Partito nel 2007 investe in società di tutto il mondo che contribuiscono e beneficiano della transizione a livello globale verso una produzione e un consumo di energia meno basati sulle energie fossili. Rende l’11,68% a cinque anni (dati Morningstar aggiornati a gennaio 2025). Tecnologia e beni industriali sono i primi settori in portafoglio, a livello geografico il 72% è investito sull’America.

Pictet - Clean Energy Transition Classe R Usd

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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