Il ritorno di Donald Trump e la ripresa del dollaro hanno condizionato i mercati emergenti che restano però un buon investimento nel lungo termine secondo le analisi dei gestori.
Tutte le analisi sottolineano come i mercati emergenti possano rappresentare una valida alternativa agli investimenti tradizionali, soprattutto in un contesto globale caratterizzato da incertezza politica e volatilità economica.
- Robeco mette in luce le opportunità offerte dai fondamentali economici e dalle valutazioni relative.
- Abrdn enfatizza la resilienza delle obbligazioni e i rischi geopolitici legati alle materie prime.
- Columbia Threadneedle Investments individua politiche commerciali, forza del dollaro e stabilità geopolitica come elementi chiave che possono creare sia rischi sia opportunità da gestire sui questi mercati.
Quali sono gli effetti del ritorno di Trump sui mercati emergenti
La rielezione di Trump e il suo programma economico orientato a protezionismo, deregolamentazione e tagli fiscali potrebbero influenzare significativamente i mercati globali, con impatti diretti sui mercati emergenti. In particolare:
Politiche commerciali e dazi
La retorica protezionistica di Trump, inclusa la minaccia di ulteriori dazi alla Cina, potrebbe incidere negativamente sugli esportatori dei mercati emergenti dipendenti dalla domanda statunitense. Tuttavia, questa stessa politica potrebbe favorire il Sud-est asiatico e l’America Latina, dove le catene di approvvigionamento potrebbero essere delocalizzate. L’approccio del presidente, che include la promozione della produzione interna, evidenzia il tentativo di bilanciare il protezionismo con la creazione di posti di lavoro per gli americani.
Forza del dollaro USA
Le politiche fiscali espansive, come i tagli fiscali e gli investimenti infrastrutturali, potrebbero rafforzare il dollaro, rappresentando un ostacolo per i mercati emergenti. Al contempo, un dollaro forte potrebbe spingere le valute emergenti a deprezzarsi, aumentando la competitività delle loro esportazioni. Questo fenomeno potrebbe mitigare parzialmente l’impatto negativo delle tariffe e creare opportunità per gli investitori nei mercati emergenti.
Stabilità geopolitica
Le tensioni derivanti da potenziali conflitti, come le relazioni con Cina e Russia, potrebbero alimentare incertezza sui mercati. Tuttavia, le dichiarazioni di Trump contro la guerra e la sua volontà di mediare il conflitto Russia-Ucraina potrebbero favorire una stabilità relativa nel lungo termine. Queste dinamiche geopolitiche richiedono attenzione, poiché il loro impatto su commercio e valuta influenzerà direttamente i mercati emergenti.
Debito dei mercati emergenti
Il debito in valuta forte dei mercati emergenti si è dimostrato resiliente, sostenuto da bassi tassi di default rispetto ai mercati sviluppati. Si prevede una stabilità per i titoli sovrani e corporate, con tassi di default inferiori al 3% entro il 2025.
Opportunità di investimento nei mercati emergenti
Gli investitori dovrebbero considerare le seguenti opportunità nei mercati emergenti:
- Tassi locali e valute. I mercati emergenti offrono tassi locali interessanti, soprattutto in America Latina e nell’Europa centro-orientale. Paesi come Polonia e Romania presentano prospettive promettenti grazie a politiche fiscali solide. Tuttavia, il potenziale di volatilità richiede un approccio selettivo, soprattutto nei mercati asiatici, dove la Cina affronta sfide economiche significative.
- Materie prime e geopolitica. Le dinamiche della domanda globale sono influenzate dalla crescita cinese e dalle politiche di Trump sul commercio e sull’energia. Un aumento della produzione di petrolio negli Stati Uniti potrebbe esercitare una pressione al ribasso sui prezzi, mentre un’espansione della domanda di metalli industriali potrebbe avvantaggiare esportatori di materie prime in America Latina e Africa.
- Bond di frontiera. Le obbligazioni dei mercati di frontiera mostrano resilienza, con rendimenti nominali elevati che compensano la forza del dollaro. Tuttavia, un rallentamento nell’allentamento monetario degli Stati Uniti potrebbe influire negativamente sull’accesso al mercato per alcuni paesi.
- Sfide e rischi da monitorare. Nonostante le opportunità, è importante considerare i rischi associati alla politica commerciale di Trump. Politiche protezionistiche aggressive potrebbero influenzare negativamente i flussi commerciali globali, creando venti contrari per alcune economie emergenti. Inoltre, le tensioni geopolitiche, in particolare tra Stati Uniti, Cina e Medio Oriente, potrebbero aumentare la volatilità nei mercati.
IDEE DI INVESTIMENTO SUI MERCATI EMERGENTI
I mercati emergenti offrono opportunità interessanti nonostante le sfide poste dal ritorno di Donald Trump e dal rafforzamento del dollaro. Per gli investitori, un approccio diversificato e selettivo, basato su un’analisi approfondita dei fondamentali e delle dinamiche geopolitiche, sarà cruciale per trarre vantaggio da questi mercati nel lungo termine.
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Note
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.
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