Mancano poche settimane alla conclusione del primo semestre 2024 e i mercati si mostrano di nuovo tonici dopo una breve pausa del trend. A fronte di un aprile sottotono e debole, maggio ha regalato nuove soddisfazioni confermando un ribalzo dei principali indicatori. In particolare:
- Ripartono le commodities. In questo settore si individuano alcuni tra i movimenti di maggiore rilievo. Il gas naturale corre quasi del 30%, riportandosi in parità sull’anno corrente; sul medio termine la materia prima risulta ancora deprezzata, ma la riduzione dei Paesi fornitori – che oggi sostanzialmente si esauriscono con Norvegia, Usa e Qatar – ne dovrebbe sostiene i prezzi. Anche l’argento registra un allungo record, contestualizzato in un trend di medio positivo e condiviso con altri beni rifugio: nel caso specifico l’incremento di domanda a fini industriali (pannelli solari, batterie…) sta giocando un ruolo chiave.
- Euro debole. Con riferimento a maggio ed alle rilevazioni sui primi cinque mesi dell’anno, l’euro evidenzia un lieve rafforzamento nei confronti delle altre principali valute. Tuttavia, il recente taglio dei tassi operato dalla BCE (-0,25% a inizio giugno) sta determinando un indebolimento della moneta unica, soprattutto nei confronti del franco svizzero, valuta sostenuta anche del rally della relativa borsa.
- Mercato svizzero in spolvero. Lo Swiss Market Index, il principale indice azionario svizzero, è il migliore tra i principali indici azionari a maggio, con un allungo di oltre il 6,5% e seguito a stretto giro dal Nasdaq 100. Nel complesso i listini azionari sono ben impostati: circa l’80% chiude maggio in positivo, e il 90% è in attivo dall’inizio dell’anno. Si conferma la sovra performance dei mercati Usa ed europei rispetto a quelli asiatici.
Risparmio gestito: lo scenario è rassicurante
Anche l’overview sugli indici FIDA calcolati su categorie omogenee di fondi disegnano un quadro rassicurante. Tra le opzioni azionarie, i fondi focalizzati sul mercato norvegese generano i migliori ritorni – quasi nove punti percentuali – beneficiando anche del rafforzamento della corona e trascinando i comparti sui paesi nordici. Nonostante l’indebolimento dell’euro abbia reso relativamente più redditizio l’investimento su altri continenti, l’Europa occupa la prima parte delle classifiche. La ridotta capitalizzazione di borsa e le società in crescita configurano due fattori di successo, ma nell’anno corrente rimane evidente il vantaggio competitivo delle large cap.
Molto interessanti anche le dinamiche settoriali, che vedono in maggio una rotazione ed un recupero di immobiliare ed energie alternative – due temi che nel medio termine vivono qualche difficoltà – mentre le energie tradizionali ritracciano, pur rimanendo in apprezzabile allungo nell’anno.
Anche lo scenario sui prodotti obbligazionari è particolarmente disteso e piuttosto aderente con i movimenti registrati sul Forex. Con il 70% degli indici in crescita a maggio, anche il quadro da inizio anno migliora. Il rendimento medio è contenuto, come la dispersione dei risultati. Le scadenze brevi si confermano fattori di successo, così come l‘esposizione agli asset convertibili.
IDEE DI INVESTIMENTO
Ad oggi, un portafoglio diversificato dovrebbe risultare in crescita sia nel mese sia nell’anno, con performance proporzionali alla quota azionaria. L’Europa è l’area di maggiore interesse, ma anche gli Usa sono molto ben impostati e cavalcabili preferibilmente con posizioni coperte. In merito alla duration, le scadenze brevi sono preferibili, dal momento che in Europa un ulteriore taglio dei tassi è improbabile nel breve termine e, negli USA, le Fed pare voglia confermare i tassi attuali. C’è ancora tempo quindi per caricarsi di bond a lungo termine prima di un sostanziale deprezzamento del denaro.
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NOTE
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