L’idrogeno sta diventando sempre più un’alternativa green ai combustibili fossili: scopri perché dovresti investire in idrogeno nel 2024 e come farlo.
Qual è il futuro dell’idrogeno
La transizione energetica in atto a livello globale spinge l’utilizzo dell’idrogeno verde che è il motore dell’energia pulita. Dal report dell’International Renewable Energy Agency (IRENA), l’organizzazione intergovernativa che favorisce la transizione energetica, sui costi e benefici dell’idrogeno emerge qual è lo scenario futuro.
- Impatto geopolitico. La transizione energetica in corso non ha precedenti a causa della sua portata e del profondo impatto sulle tendenze socioeconomiche, tecnologiche e geopolitiche consolidate in tutto il mondo. I Paesi con un’abbondanza di energia rinnovabile a basso costo potrebbero diventare produttori di idrogeno verde, con conseguenze geoeconomiche e geopolitiche importanti sul sistema globale dell’energia.
- Produzione in aumento. Entro il 2050 l’idrogeno verde sarà prodotto per due terzi da fonti rinnovabili, con un potenziale di produzione pari a circa venti volte il fabbisogno mondiale di energia. In Europa, entro il 2050 l’idrogeno verde potrebbe coprire il 24% della domanda finale di energia, creare oltre 5 milioni di posti di lavoro e contribuire alla riduzione di 560 milioni di tonnellate di CO2.
- Il tema dei costi. Il costo più elevato dell’idrogeno verde rispetto ai combustibili fossili è una sfida significativa per la sua diffusione. Nello scenario più ottimistico, i costi di produzione potrebbero raggiungere livelli di 0,65 dollari per chilo di idrogeno verde entro il 2050, in quello più pessimistico costerà 1,15 dollari per chilo di idrogeno verde. Oggi il costo è di 1,5 dollari per chilo di idrogeno verde. L’abbattimento dei costi è possibile grazie all’innovazione tecnologica e alle economie di scala che nella maggior parte delle aree del mondo renderanno l’idrogeno anche facilmente esportabile.
Perché investire in idrogeno nel 2024
Il futuro dell’idrogeno è importante per le grandi potenzialità come vettore pulito di energia in alcuni settori che fanno fatica a compiere una transizione verso l’elettrificazione: industria chimica e siderurgica, trasporti pesanti e miniere. Per questo i governi puntano sempre di più sull’idrogeno verde per dare una spinta al cambiamento energetico e rendono l’idrogeno un asset interessante su cui investire.
In particolare:
- La spinta del Green Deal europeo. L’Unione Europea ha scelto di essere sempre meno dipendente dai combustibili fossili e l’idrogeno svolge un ruolo chiave nei futuri sistemi energetici e nel conseguimento dell’obiettivo stabilito nel Green Deal europeo di arrivare alla neutralità in termini di emissioni di CO2 nell’UE entro il 2050.
- Il piano Usa per l’idrogeno. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha portato avanti un programma di ricerca con l’obiettivo di produrre un gas pulito che sia abbastanza economico per alimentare le centrali elettriche da qui al 2030. Allo stesso tempo, Giappone, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda hanno messo al centro dei loro piani energetici l’idrogeno. L’obiettivo è arrestare il cambiamento climatico puntando a una elettrificazione che sostituisca i combustibili fossili.
- La Cina corre. Nella strategia nazionale lanciata nel 2023, la Cina ha spinto sull’acceleratore della produzione complessiva di idrogeno rinnovabile che arriverà tra 100.000 e 200.000 tonnellate annue entro il 2025. Soltanto le tre province di Inner Mongolia, Qinghai e Gansu hanno propri piani di sviluppo che le possono portare a raggiungere già nel 2025 una produzione annua di 740.000 tonnellate.
Come investire sull’idrogeno
Ci sono diverse strade per investire sull’idrogeno avendo un’ottica di lungo termine e tenendo conto che questo è un mercato in via di sviluppo che presenta un rischio elevato.
- Acquisto di azioni. Sono tante le aziende quotate che operano nel settore dell’idrogeno (produttori, fornitori di infrastrutture, produttori di celle a combustibile a idrogeno, società tecnologiche). Tra i settori ci sono energia, automotive e tecnologia.
- Acquisto di obbligazioni. Per finanziarsi le aziende che operano nell’idrogeno lanciano obbligazioni corporate e questo è un modo di investire in bond e ottenere una cedola.
- ETF sull’idrogeno. In Borsa sono quotati ETF che puntano direttamente sul prezzo dell’idrogeno che è molto volatile.
- Fondi energie alternative. Sul mercato ci sono fondi comuni di investimento che investono a livello globale in azioni e obbligazioni dei vari settori delle energie alternative tra cui anche l’idrogeno.
IDEE DI INVESTIMENTO
Per un investitore con un obiettivo di lungo termine e un rischio medio, la scelta migliore per investire sull’idrogeno nel 2024 è affidarsi un gestore professionale. In particolare:
Investire sul megatrend della transizione energetica con un fondo azionario che investe a livello globale su tutte le fonti alternative.
- Pictet – Clean Energy Transition Classe R Eur ha un rendimento a un anno del 15,51% (dati Morningstar aggiornati a gennaio 2024). Partito nel 2007 investe in società di tutto il mondo che contribuiscono e beneficiano della transizione a livello globale verso una produzione e un consumo di energia meno basati sulle energie fossili. Tecnologia e utilities sono i primi settori in portafoglio, a livello geografico il 66% è investito sull’America, il 25% in Europa.
- BGF Sustainable Energy Fund Class E2 EUR è un fondo azionario internazionale e ha un rende del 2,39% a un anno (dati Morningstar aggiornati a gennaio 2024). Investe almeno il 70% del patrimonio in azioni di società operanti nel settore delle energie alternative e tecnologiche. Partito nel 2001 ha come primi settori in portafoglio tecnologia e beni industriali, investe America il 44% ed Europa il 32% del portafoglio.
Investire in maniera diversificata sulla transizione energetica collegata al cambiamento climatico, con un portafoglio modello sul cambiamento climatico che ha un rendimento annualizzato del 7,98% (dati aggiornati a gennaio 2024), costruito in collaborazione con Main Street Partners, boutique finanziaria inglese specializzata in ESG.
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NOTE
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.
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