Il settore delle telecomunicazioni ha perso smalto agli occhi di chi è a caccia di megatrend di investimento. Ma l’intelligenza artificiale, se distribuita su vasta scala, può aiutare il settore a proteggere i ricavi di base e a guidare la crescita dei margini. Un’analisi McKinsey apre nuovi scenari e si concentra sui titoli telecom nati con l’intelligenza artificiale ed evidenzia due punti chiave:
- Aumento dell’accessibilità della tecnologia IA. Le società native dell’IA come Meta stanno facendo crescere l’ecosistema open source rendendo ampiamente disponibili nuovi linguaggi di programmazione, set di dati e algoritmi. Parallelamente, i fornitori di servizi cloud hanno sviluppato più API di machine learning rapide da implementare come l’API Natural Language di Google Cloud. Anche le soluzioni di intelligenza artificiale generativa, come Chat GPT, in grado di creare risposte coinvolgenti alle domande umane, sono accessibili tramite API. Questi fattori, insieme alla riduzione dei costi di elaborazione e archiviazione dei dati, rendono l’intelligenza artificiale sempre più facile da sfruttare per le società.
- L’esplosione dell’utilizzo dei Big Data. Gli operatori telefonici possono raccogliere, strutturare e utilizzare molti più dati rispetto al passato. Queste informazioni includono: big data di utilizzo delle app, punteggi dell’esperienza del cliente specifici a un sito e cosa può essere acquistato o condiviso da partner o terze parti. Sfruttare questa mole di dati pone un tema di privacy che le società tlc devono gestire in maniera attiva.
Quanti settori rivitalizzare con l’intelligenza artificiale?
Secondo l’analisi di MorganStanley, la grande accessibilità dei dati e le nuove tecnologie dell’IA disponibili grazie all’utilizzo di Chatbot segnano una rivoluzione nei consumi in tanti settori. L’intelligenza artificiale sta accelerando la digitalizzazione del tempo e anche dei portafogli dei consumatori. Secondo Morgan Stanley, solo in America, ci sono 6 mila miliardi di dollari di consumi che stanno per cambiare direzione.
Il tema della privacy è il punto debole dell’IA generativa. L’Europa è probabilmente il Paese più avanti nella normativa in materia. La Commissione europea ha presentato una Proposta di Regolamento sull’Intelligenza Artificiale che va sotto il nome di AI Act e conta su 85 articoli più gli allegati. Si tratta del primo testo legislativo che si propone di regolare l’IA con un approccio che metta al centro l’uomo e sarà discusso entro l’estate 2023.
IDEE DI INVESTIMENTO
L’intelligenza artificiale (IA) è il motore di una rivoluzione industriale e sociale ed è un megatrend di investimento di lungo termine. Al centro c’è anche il tema della robotica che è una possibilità di investimento offerta da pochi prodotti venduti sul mercato italiano. I migliori presenti sulla piattaforma di Online SIM sono:
- Candriam Equities L Robotics & Innovative Technology Classe C Eur Acc è un azionario internazionale che investe in azioni di società che operano in ambito tecnologico e robotico, tramite una gestione discrezionale. Lanciato nel 2017 rende a tre anni il 17,32% (dati Morningstar aggiornati a marzo 2023). Investe il 69% del portafoglio in Usa. Tecnologia e beni industriali sono i primi settori in portafoglio.
- Pictet – Robotics Classe HR Eur è un azionario internazionale specializzato sul questo segmento presente sul mercato italiano dal 2015. Investe in aziende attive principalmente, ma non esclusivamente, nelle seguenti aree: applicazioni e componenti di robotica, automazione, sistemi autonomi, sensori, microcontrollori, stampa 3D, elaborazione dati, tecnologia di attuazione nonché riconoscimento di immagini, movimento o vocale e altro tecnologie e software abilitanti. Rende a tre anni il 14,44% (dati Morningstar aggiornati a marzo 2023). Investe il 63% del portafoglio in Usa. Tecnologia e beni industriali sono i primi settori in portafoglio.
- CS (Lux) Global Robotics Equity Classe BH Eur Acc è un azionario internazionale che investe che investe in tecnologie avanzate. Lanciato nel 2017 rende a tre anni il 7,88% (dati Morningstar aggiornati a marzo 2023). Investe il 50% del portafoglio in Usa. Tecnologia e beni industriali sono i primi settori in portafoglio. (fondo fuori gamma)
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NOTE
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.
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