Come si sta muovendo l’inflazione nel 2024 dopo il calo cominciato nel 2023? Scopri i motivi dietro questa frenata e cosa aspettarsi dal futuro.
- I dati del 2023 sull’inflazione in Italia
- Perché ha frenando
- Inflazione in Italia e in Europa: il confronto
- L’inflazione in Italia nel 2024
- I possibili scenari futuri
I dati del 2023 sull’inflazione in Italia
Il 2022 si era chiuso con un aumento dell’inflazione italiana su base annua dell’11,6% a dicembre 2022 secondo dati Istat. Da allora la Banca centrale europea (BCE) aveva alzato per ben due volte i tassi di interesse (50 punti base a dicembre 2022 e 50 punti base a febbraio 2023) e ha continuato a farlo nei mesi successivi.
L’effetto del rialzo dei tassi sull’inflazione italiana si era fatto subito sentire:
- A gennaio 2023 è cominciata la discesa dell’inflazione: l’aumento è stato del 10,1% su base annua. Il dato resta comunque alto e non si vedevano questi livelli da settembre 1984. Il dato relativo all’inflazione di fondo a gennaio 2023 era del 5,8% contro il 6% di dicembre 2022.
- La discesa è stata costante per tutto il 2023. In media i prezzi al consumo nel 2023 sono cresciuti del 5,7% rispetto all’anno precedente con un rallentamento evidente rispetto all’8,1% del 2022.
Per i risparmiatori, la principale conseguenza del rialzo dei tassi per contenere l’inflazione è stato un aumento dei costi dei mutui. In media il costo dei finanziamenti immobiliari nel 2023 ha raggiunto un livello superiore al 6% per un tasso variabile (contro lo 0,6% di inizio 2022). Alla fine del primo semestre 2024 la media il costo medio di un mutuo è sceso tra il 3,67% e il 2,94% a seconda che sia fisso o variabile. I costi dei mutui nel 2024 sono destinati a scendere.
Perché ha frenato
Secondo l’analisi Istat, il rallentamento dell’inflazione in Italia nel 2023 è dipeso da:
- Discesa dei prezzi dell’energia. A fine 2022 l’aumento dei costi dell’energia era stato di oltre il 50% rispetto al 2021. A fine dicembre 2023 l’aumento è stato solo dell’1,2%. Su base annua il prezzi dell’energia hanno avuto una flessione del 41,6%.
- Giù i prezzi di intrattenimento e alimentari lavorati. A contribuire alla discesa dell’inflazione nel 2023 sono stati i prezzi di Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona cresciuti del 3,6% (contro il 4,6% del 2022) e degli alimentari lavorati cresciti del 4,9% (contro il 5,8% del 2022).
Inflazione in Italia e in Europa: il confronto
In Italia il livello dell’inflazione è rimasto a lungo a doppia cifra nel 2023 mentre nel resto dell’Eurozona era in calo all’8,5%. Questa è stata la principale differenza tra Italia e resto d’Europa. Il raffreddamento dei prezzi in Italia è avvenuto più lentamente.
Perché abbiamo l’inflazione più alta dell’Eurozona:
- L’Italia è tra i Paesi europei con i maggiori rincari dell’indice dei prezzi al consumo armonizzato il cosiddetto Indice IPCA. Si tratta di un indicatore dell’inflazione supplementare elaborato con una metodologia comune dai Paesi membri dell’Unione Europea e dell’Associazione europea di libero scambio.
- Secondo dati Eurostat, in Italia abbiamo un IPCA a gennaio 2023 del 12,3% anno su anno (+0,2 rispetto a dicembre 2022) contro il 9,6% della Germania, il 6,7% della Francia e il 5,6% della Spagna.
- Se guardiano ai Paesi dell’est Europa i tassi sono molto più alti: oltre il 20% in Lettonia e Lituania, 17,5% in Estonia, 15% in Slovacchia. Male anche l’Olanda, con un tasso dell’11% anno su anno.
L’inflazione in Italia nel 2024
Il raffreddamento dell’inflazione in Italia è stato evidente a dicembre 2023 ed è proseguito per tutto il 2024. Se guardiamo l’andamento dell’inflazione a livello mensile in Italia, da gennaio a luglio 2024 gli aumenti sono stati stabili e confermano la discesa.
- Gennaio 2024 – aumento dello 0,3% su base mensile (+0,8% su base annua)
- Febbraio 2024 – aumento dello 0,1% su base mensile (+0,8% su base annua)
- Marzo 2024 – aumento nullo su base mensile (+1,2% su base annua)
- Aprile 2024 – aumento dello 0,1% su base mensile (+0,8% su base annua)
- Maggio 2024 – aumento dello 0,2% su base mensile (+0,8% su base annua)
- Giugno 2024 – aumento dello 0,1% su base mensile (+0,8% su base annua)
- Luglio 2024 – aumento dello 0,4% su base mensile (+1,3% su base annua)
- Agosto 2024 – secondo le stime preliminari aumento dello 0,2% su base mensile (+1,1% sul base annua)
Possibili scenari futuri
Quali possono essere gli scenari futuri secondo gli esperti:
- Secondo le proiezioni di Banca d’Italia, l’inflazione può arrivare all’1,1% nel 2024 (era 1,9 nell’ultima previsione di dicembre), a causa della discesa dei prezzi dell’energia e dei prodotti lavorati. Nel 2025-2026 le attese sono per un’inflazione media di poco superiore all’1,5% .
- Secondo le proiezioni Istat, l’inflazione in Italia avrà un andamento molto vicino all’obiettivo della Banca centrale europea (BCE) con un lieve aumento nel 2025.
- Secondo i calcoli della Banca centrale europea, la crescita attesa dell’inflazione in Europa è al 2,5% nel 2024, che scenderà al 2,2% nel 2025 e all’1,9% nel 2026.
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Note
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*Articolo pubblicato a febbraio 2023 e sottoposto a successive revisioni
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