Da aprile 2020 a febbraio 2022 i prezzi delle materie prime sono saliti alle stelle. Il balzo più spettacolare è stato senza dubbio quello del gas naturale, aumentato del 1.692%. Anche l’olio di soia ha più raddoppiato il proprio valore (+108%), mentre il rame ci è andato vicino (+89%).
La tendenza non riguarda solo le commodity energetiche, ma anche quelle agricole e industriali. Poi è arrivato il conflitto Russia-Ucraina e dall’inizio dell’invasione le materie prime, il gas, l’alluminio, il grano e l’oro, hanno raggiunto livelli record. Non solo il gas quindi. Infatti i trader si sono trovati alle prese con un ambiente geopolitico inatteso e una serie di rischi di approvvigionamento innescati dalla guerra.
L’alluminio, per esempio, ha raggiunto un nuovo record, mentre il nichel rosa e il grano sono arrivati vicino al livello più alto degli ultimi 13 anni. I lingotti, bene rifugio in tempi di tensioni internazionali, sono aumentati di oltre il 2% prima di eguagliare i guadagni.
Per Goldman Sachs, a meno che non si arrivi a una svolta nei negoziati di pace, i prezzi delle materie prime continueranno ad aumentare. Solo una frenata della domanda potrà calmierare i prezzi. Ma una frenata della richiesta di materie non è, al momento, all’orizzonte.
Secondo l’analisi di VanEck, l’oro e le azioni aurifere saranno gli asset che guadagneranno di più dall’invasione russa dell’Ucraina. Le sanzioni promesse dagli Stati Uniti alla Russia potrebbero far salire ancora i prezzi dell’energia, aumentando ulteriormente le pressioni inflazionistiche.
IDEE DI INVESTIMENTO
La combinazione tra conflitto russo, minaccia alla crescita economica globale e ripresa dell’inflazione creano le condizioni ottimali per cui gli investitori guardino all’oro come rifugio assoluto. Infatti il prezzo ha superato la soglia piscologica dei 1.900 dollari. Il superciclo delle materie prime è cominciato ben prima della guerra russa e non c’è solo l’oro su cui puntare.
Per investire sulle materie prime ci sono fondi specializzati in generale sulle commodities (Categoria Morningstar Materie prime generiche). Ecco dove investono i migliori presenti sulla piattaforma di Online SIM.
- Vontobel Fund – Commodity Classe B USD Acc investe in strumenti derivati (swap, contratti a termine, futures, opzioni, certificati, prodotti strutturati e obbligazioni). Può inoltre essere esposto all’andamento del settore delle materie prime investendo in quote di fondi ma non oltre il 10% del patrimonio netto del comparto. Partito nel 2007 rende il 45,7% a un anno (dati Morningstar aggiornati a marzo 2022). Al momento è investito al 62% in obbligazioni.
- Credit Suisse (Lux) Commodity Allocation Fund ClasseBH EUR Cap è un fondo flessibile che investe in maniera diversificata in strumenti correlati a commodity su scala mondiale. Lanciato nel 2010 rende il 40,34% a un anno (dati Morningstar aggiornati a marzo 2022). Al momento è investito al 75% in obbligazioni.
- Threadneedle (Lux) – Enhanced Commodities Fund Classe DU EUR investe in materie prime tramite l’utilizzo di derivati. Le materie prime sono materie fisiche (petrolio, alimenti, metalli). Partito nel 2010 rende il 36,49% a un anno (dati Morningstar aggiornati a marzo 2022). Al momento è investito al 90% in liquidità.
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Note
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.
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